Cannes 2022 ha un concorso che sembra fatto per far vincere i grandi nomi
Molti nomi forti, poche nuove leve: l'impressione è che il concorso di Cannes 2022 sia fatto per favorire la vittoria della vecchia guardia
Non era difficile immaginare che sarebbe andata così, cioè che ci sarebbe stata una simile presa di posizione dal festival di Cannes (che come molti altri maggiori aveva già annunciato che non avrebbe preso film finanziati dallo stato russo) ma è probabile che nessuno uguaglierà una coppia così simbolica.
Perché se il fuori concorso, andando a guardare nello specifico, è composto giustamente per fare il suo lavoro, cioè per attirare i grandi nomi, fare tappeto rosso, mostrare il lato spettacolare del cinema al suo meglio e celebrarne in questa maniera la capacità eccezionale di sapersi ancora posizionare al centro del discorso sociale e popolare (praticamente ci sono solo americani e francesi), mentre Cannes Premiere flirta con timidezza e un po’ di paura con la serialità televisiva (a Cannes è sempre pericoloso farlo perché gli esercenti francesi siedono nel consiglio di amministrazione e hanno un brutto carattere), il concorso sembra progettato per non far vincere niente di nuovo.
Perché i contendenti più giovani, al netto di grandi sorprese, non solo non sembrano avere la stoffa della Palma ma nella loro filmografia non hanno niente di nemmeno lontanamente paragonabile ad un film da premio. Sembrano sparring partner facili da battere. Se poi si aggiunge che comunque questi sono una decisa minoranza rispetto ai nomi altisonanti (ma non sempre nella parte più in forma della loro carriera), è facile immaginare che quest’anno la Palma possa andare ad un grande vecchio del cinema o al massimo ad una conferma, cioè ad un cineasta come Cristian Mungiu (già vincitore) o Park Chan-Wook (già un cocco della cinefilia) o, se il film lo consente, in un impeto politico a Serebrennikov.
Ali Abbasi, Tarik Saleh, Saeed Roustaee, Valeria Bruni Tedeschi ma anche Kelly Reichardt e Claire Denis dovrebbero davvero stupire per andare a Palma. Forse solo Lukas Dhont, per quel che ha fatto vedere con Girl, qualora avesse realizzato un grandissimo film, potrebbe scippare il premio. Ma è 1 su 18.