Buone notizie: Boris 4 è sempre Boris
12 anni dopo l'ultima messa in onda di Boris arriva una nuova stagione: Boris 4, meno attuale ma con lo stesso umorismo cinico e disilluso
La recensione di Boris 4 arriverà con la pubblicazione della nuova stagione dal 26 ottobre su Disney+. Abbiamo visto i primi due episodi e queste sono le nostre prime impressioni.
In più le prime due puntate che sono state mostrate alla Festa del cinema di Roma sono molto molto divertenti. Cioè anche l’umorismo è esattamente quello lì. Che era l’altro punto interrogativo, se si sarebbe ricreata la medesima forza comica (di nuovo si pensi a quanto è invece fiacco un sequel arrivato decenni dopo come Il principe cerca figlio). Strano a dirsi Boris 4 sembra essere stato girato subito dopo la terza stagione, tanto è in linea e preciso nelle dinamiche e nelle interazioni tra personaggi. Necessariamente molto è cambiato nelle loro vite, ma è tutto uno sconvolgimento superficiale che non muta l’essenza della serie. Boris continua a raccontare la maniera italiana in cui la collettività e il sistema frustri qualsiasi sforzo di miglioramento della propria condizione o del proprio lavoro.
Quello che, almeno nelle prime due puntate, non si trova, è semmai qualcosa di più sottile ma anche più essenziale per certi versi. Facendo la tara che va sempre fatta con Boris, cioè cancellando per un attimo il contesto da produzione e set, stavolta non rimane nulla. Una delle ragioni per le quali questa serie ha incontrato un pubblico molto ampio, decisamente più grande di quello che può essere interessato a pettegolezzi, tic, difetti e questioni dell’industria audiovisiva italiana, è perché ciò che accadeva su quei set era una perfetta trasposizione di ciò che accadeva ovunque, in qualsiasi ufficio, in qualsiasi esercizio commerciale e in qualsiasi luogo di lavoro. Era l’Italia del suo tempo.
Nelle prime due puntate di Boris 4 questo sembra esserci meno e come accadde per il film, nonostante si rida e si rida molto, calcando alcuni tormentoni e frasi rese celebri dalla serie (ma senza esagerare), l’impressione è che stavolta il discorso sia più limitato e settoriale. Come c’è anche l’impressione che l’arco narrativo sia tarato su ritmi, situazioni e evoluzioni tipiche da serie da piattaforma quale ora Boris è (va su Disney+), con una trama molto più orizzontale di prima e piccoli cliffhanger. Quello di cui parla Boris 4 in controluce semmai è del tempo passato. Con la nuova collocazione di molti personaggi vengono fatte le affermazioni più importanti non solo su come è cambiata l’industria (oggi gli attori fanno anche i produttori) ma anche su come è cambiata la società (qualcuno è finito in prigione, qualcun altro è stato promosso e valorizzato ma da un’azienda straniera, qualcuno infine nel mondo reale è morto e la serie lo deve riconoscere sia fattualmente che con una metafora molto delicata).
Trovate tutte le informazioni su Boris 4 nella nostra scheda.