Budget troppo alto per Avatar?


A due anni dall'uscita, la pellicola di James Cameron rischia di diventare la più costosa della storia del cinema. E anche se gli incassi arriveranno, i rischi aumentano notevolmente...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

All'inizio del 1997, uno scoraggiato Bill Mechanic (allora presidente della Fox), parlando di Titanic, pellicola che sembrava non dover mai vedere la luce e che venne rinviata di diversi mesi, dichiarò "speriamo di fare un piccolo profitto, mentre ci attendiamo molto da Speed 2". Newsweek, commentando la dichiarazione sul kolossal di James Cameron, ironicamente la definì 'speranzosa'. Ora, scrivendo certi articoli si rischia di finire allo stesso modo e di doversene vergognare in seguito. Ma tant'è, buttiamoci.

Da quando abbiamo pubblicato questa notizia sul rinvio di sei mesi del film (peraltro, il secondo  della pellicola), confesso di essere molto preoccupato. Intendiamoci, Cameron ha oltrepassato i suoi budget iniziali spesso (almeno, per Abyss, Terminator 2 e ovviamente Titanic), ma in nessun caso si ha avuto l'impressione che i soldi siano stati buttati dalla finestra, come succede spesso in tanti blockbuster moderni. In realtà, le sue storie hanno sempre unito delle grandi vicende epiche a degli effetti speciali all'avanguardia. Mi fece molta impressione una sua dichiarazione sul set di Titanic, quando si girava la scena in cui Rose va a trovare Jack sulla nave e gli faceva capire di aver preso una decisione. "Gli effetti speciali sono importanti, ma se questa scena non funziona, crolla tutto il film". Fa capire che stiamo di fronte ad un regista innovatore a livello tecnico, ma che è consapevole che sono ancora le storie e i personaggi a conquistare il pubblico. Insomma, quello che vorrebbe essere Michael Bay e che non è.

E anche Avatar si annuncia notevole, con una storia di fantascienza matura e coraggiosa. Forse, però, troppo coraggiosa. E' facile dirlo adesso col senno di poi, ma Titanic era una pellicola epica e soprattutto aveva una storia d'amore perfetta tra due ottimi attori. Qualcosa in grado di riportare al cinema gli anziani e di convincere i giovani a vederla decine di volte. Qui, la cinquantenne Sigourney Weaver si dichiara la protagonista del film, anche se si parla di una storia d'amore importante tra i personaggi di Sam Wortington e Zoe Saldana. Ma sarà così avvincente e strappalacrime come quella di Jack e Rose? E questi due attori saranno così convincenti? Mah...

Comunque sia, è ovvio che con tutti questi rinvii, parlare ancora del budget iniziale di 200 milioni di dollari (per un film che, all'inizio di tutto, sembrava poter uscire... l'anno scorso!), fa sorridere. Al di là dell'aumento di lavoro per gli effetti speciali avanzatissimi e costosissimi, anche il semplice fatto di tenere impegnate centinaia (forse anche migliaia) di persone per un anno in più deve per forza avere conseguenze economiche. E poi, cosa ha detto Cameron la scorsa settimana ad AICN?

"E abbiamo un paio di giorni di riprese con Stephen Lang ad aprile o maggio, per girare la sua ultima scena, che tecnicamente è così difficile che francamente non sappiamo ancora come realizzarla.[...]
Ovviamente lo standard finale di animazione fotorealistica sarà coerente in tutto il film, perché verrà renderizzato tutto (in una frenesia generale) l'anno prossimo".

Una scena così difficile che non si sa come realizzarla? Renderizzare tutto in una frenesia generale? Mmm, suona interessante, ma soprattutto costosissimo.
La realtà è che, se non avverranno miracoli, il primato di Pirati dei Caraibi - ai confini del mondo di 300 milioni di dollari di costi, il budget più alto per una pellicola moderna, rischia di essere eguagliato o superato. Facciamo un po' di conti. A questo punto, 300 milioni di dollari per Avatar di budget rischiano quasi di essere un affare. A questi vanno aggiunti almeno 150-200 milioni di promozione/distribuzione/costo copie nel mondo (cifra assolutamente normale per questo genere di produzioni). Insomma, stiamo parlando di un film che, prima di uscire sugli schermi, avrà provocato un investimento di circa 500 milioni. Ecco allora due ipotesi. Guadagna un miliardo di dollari, cifra strepitosa per una pellicola di questo tipo. Tolte le percentuali degli esercenti, rimangono circa 500-550 milioni che dovrebbero tornare ai produttori. Ma andranno tutti a loro? E no, perché volete che James Cameron, ex re del mondo, in questo caso regista e sceneggiatore, non abbia richiesto delle condizioni simili a quelle ottenute per King Kong da Peter Jackson per se stesso e le sue collaboratrici allo script, ossia un 20% di incassi netti? Ecco quindi che la fetta di torta per i produttori diventa di circa 400-440 milioni di dollari. Vi rendete conto che la Fox, anche con un miliardo di dollari di incassi, dovrà aspettare l'home video per vedere dei profitti (o quantomeno conteggiare subito gli accordi promozionali o le vendite televisive)? E non parliamo di quello che accadrebbe se Avatar facesse gli incassi di King KongTitanic (pellicola che secondo qualcuno doveva mettere a repentaglio il primato di ), ossia 500 milioni di dollari: suicidio collettivo di massa?

In tutto questo, che Cameron trovi il tempo di parlare dell'ufficialità o meno di un artwork (che peraltro non rivela nulla di sconvolgentemente spoileroso, vero o non tanto vero che sia), invece di preoccuparsi di limitare i costi di questa sua ultima fatica, è curioso. Mi fa ricordare un aneddoto che mi rivelò Julian Senior, storico collaboratore di Stanley Kubrick, a proposito del Maestro. Durante la fase di montaggio di Eyes Wide Shut, quindi in un momento particolarmente delicato ed impegnativo, Senior riceve una telefonata notturna di Kubrick. Per parlare del film con Cruise e la Kidman? No, perché Kubrick, girando sulla tv satellitare, aveva trovato un canale olandese che trasmetteva Lolita, ma in formato sbagliato, e il Maestro voleva sapere con chi protestare. Ecco, ho il sospetto che siamo a questi livelli (sperando che Cameron stia facendo una pellicola al livello di Shining o Full metal Jacket e non di Eyes Wide Shut).

L'impressione è che Cameron sappia benissimo che nessun giornalista oserà mettere in discussione il budget, per evitare brutte figure come undici anni fa, quando quasi tutti consideravano Titanic una follia, e che quindi se ne approfitti. Ma poi i conti andranno fatti ed è impossibile dare per scontato che il film sarà un successo. Anche perché, a parte il risultato irripetibile di Titanic, tutti gli altri incassi (anche adattati per l'inflazione) nella carriera di Cameron non sarebbero sufficienti per andare in attivo in questo caso. Non ci credete? Terminator 2, 519 milioni di dollari nel mondo (ma era il sequel di una pellicola strafamosa, con la maggiore star dell'epoca), True Lies, 378 milioni e Abyss (che doveva essere innovativo come Avatar) solo 90. Insomma, la pressione deve essere tanta su Cameron: non esce un suo film da dodici anni, ci si aspetta qualcosa di rivoluzionario e deve fare una barca di soldi nonostante un budget mostruoso. Facile, no?

Ne riparleremo all'uscita del film. Tanto, dobbiamo aspettare solo due anni...

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