Bridgerton 3: 10 serie tv da vedere in attesa della seconda parte!

Il 13 Giugno è ancora lontano: ecco 10 serie tv da guardare in attesa della seconda parte della terza stagione di Bridgerton

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Sentite già la mancanza di Bridgerton? In attesa della seconda parte della terza stagione, che arriverà su Netflix il 13 Giugno, ecco 10 serie tv da recuperare prima di far ritorno all’alta società londinese.

Cari Gentili Lettori, solo dieci giorni fa debuttava su Netflix la prima parte della terza stagione di Bridgerton, eppure dalla visione di quell’ultima scena in carrozza tra Penelope Featherington e Colin Bridgerton (chi ha visto sa) sembra essere passata un’eternità. 

Sono ormai quattro anni che la serie ideata da Shonda Rhimes e tratta dai romanzi di Julia Quinn macina record ad ogni stagione, soddisfando ogni volta la nostra voglia di romance in salsa Regency. Quella della storia d’amore tra Colin e Penelope era la stagione più attesa, e i numeri lo confermano: nel primo week-end dal lancio Bridgerton 3 ha registrato 41,5 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo, rendendolo il debutto più alto nella storia della serie. Per questa terza stagione Netflix ha adottato una strategia distributiva diversa rilasciando la serie non interamente ma divisa in due parti.

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Niente binge watching e addirittura un cliffhanger che ha lasciato i fan di Bridgerton vogliosi di molto di più: ecco quindi 10 serie tv perfette per ingannare l’attesa prima di tornare alla stagione dei Polin. Piccola premessa: le serie tv che vi suggeriamo non appartengono semplicemente al genere period drama, ma piuttosto condividono con Bridgerton elementi molto diversi, come l'atmosfera, l'approccio moderno, il romanticismo e la passione o magari la presenza di un volto conosciuto. Continuate a leggere per scoprire quali sono! 

Orgoglio e Pregiudizio

Non potevamo che partire dalle basi, e se Jane Austen è la madre del genere romance letterario, la miniserie Orgoglio e Pregiudizio prodotta dalla BBC nel 1995 è la madre del suo corrispettivo televisivo, un vero period drama da manuale. Il celebre libro dell’autrice inglese è stato nel corso degli anni soggetto a moltissimi adattamenti, e due degli attori che hanno dato voce e corpo ad Elizabeth Bennet e Mr. Darcy sono Jennifer Ehle e Colin Firth, ruolo che rese quest’ultimo sex symbol e icona del fascino inglese per eccellenza. Un fenomeno che si è ripetuto anche in Bridgerton con Regé-Jean Page, l’ombroso Conte di Hastings della prima stagione, a dimostrazione di come spesso siano proprio i prodotti romance a lanciare la carriera di attrici e (più spesso) attori.

Presente nella serie l’indimenticabile scena in cui Colin Firth si tuffa in un lago completamente vestito, che ha dato inizio ad un trend di “camicie bagnate ottocentesche” omaggiato anche nella seconda stagione di Bridgerton, quando Anthony cade accidentalmente in acqua. Addirittura la famosa camicia bianca indossata da Colin Firth è diventata un prezioso oggetto di culto, talmente iconica da essere battuta all’asta per più di trentamila sterline. 

Gossip Girl

Una delle tag line di Bridgerton durante la campagna promozionale della prima stagione recitava “Jane Austen incontra Gossip Girl”, e difatti non esiste descrizione più accurata. Al posto della Londra della Reggenza abbiamo la New York degli anni 2000 mentre ai balli dell’alta società inglese si sostituiscono quelli dell'élite dell’Upper East Side. Sei stagioni di amori, scandali, intrighi e passioni, tutti raccontati da un blog onnipresente e onnisciente gestito da una misteriosa pettegola professionista.

Gossip Girl potrebbe infatti benissimo essere la discendente di Lady Whistledown, anche se tra le due esiste una differenza (e non è nella voce fuoricampo, la prima in originale di Kristen Bell e la seconda della grande Julie Andrews): in Bridgerton l’identità misteriosa viene svelata alla fine della prima stagione, mentre per Gossip Girl si deve attendere fino all’episodio finale. Dopo un tentativo poco riuscito di un reebot, al momento la serie sta vivendo un ritrovato successo. Quale occasione migliore se non questa per vedere (o rivedere) l’iconica serie con Blake Lively e Leighton Meester

The Great

Una delle caratteristiche più amate di Bridgerton è l’arguzia dei dialoghi, elemento che non manca certo nel satirico The Great, la dramedy che racconta la storia “occasionalmente vera” o “quasi del tutto falsa” di Caterina La Grande, l’Imperatrice più longeva ad aver governato la Russia, e la sua relazione esilarante e tossica con il marito Pietro III. Al centro della serie la chimica incredibile tra i due protagonisti, Elle Fanning e Nicholas Hoult, che danno vita ad un rapporto sadico e premuroso, fatto di odio e amore.

Mozzafiato i costumi e le scenografie, mentre molto interessante la rilettura sovversiva ed inedita sulla Russia rurale del XVIII secolo: come in Bridgerton anche qui l’accuratezza storica non è l’obbiettivo principale, quanto piuttosto il racconto della vita di una giovane donna in chiave femminista. La serie è distribuita da Starzplay e purtroppo conta solo tre stagioni a causa di una prematura cancellazione. Motivo in più per guardarla e non far passare inosservato questo piccolo gioiello in costume. 

Dickinson

Da scrittrice di gossip a scrittrice di poesie: Dickinson è il period drama di Apple Tv+ che indaga la vita e il mondo interiore di Emily Dickinson, raccontando i primi anni della poetessa statunitense, la sua maturazione da ragazza a giovane donna e il suo rapporto con la sessualità, i ruoli di genere, l’amicizia, l’amore e le aspirazioni personali contro le aspettative della società.

La serie con protagonista una magnifica Hailee Steinfeld non si allontana troppo dalla realtà dei fatti, ma piuttosto re-immagina la vita di Emily Dickinson come quella di un’adolescente imprevedibile e piena di immaginazione, buffa e a irriverente, gettando una nuova luce su una poetessa da sempre considerata timida e introversa. Oltre al ritmo incalzante e alla scrittura umoristica, simile a Bridgerton è anche l’approccio alla colonna sonora, con brani rivisitati e non di autori contemporanei come Drake, Lizzo e Billie Eilish, il che la colloca perfettamente nel genere "moderni period drama".

The Buccaneers

Rimaniamo in America, precisamente durante l'Età dell'Oro americana: in questo periodo è ambientata The Buccaneers, la serie tv prodotta e distribuita da Apple Tv+. Basata sull’omonimo romanzo incompiuto di Edith Wharton (pubblicato postumo nel 1938), la storia segue le vicende di cinque giovani ragazze americane che decidono di attraversare l’Oceano Atlantico e di trasferirsi a Londra nella stagione delle debuttanti del 1970, così da avere più possibilità di trovare un nobile marito inglese.

Le giovani donne si ritroveranno invischiate nella vita sociale del tempo, tra feste, promenade, abiti sfarzosi, relazioni scandalose e shock culturali che le porteranno a non pochi problemi, il tutto con un tono leggero e squisitamente frivolo come solo i period drama sanno essere. Amicizia, scoperta della sessualità, libertà e uguaglianza femminile sono solo alcuni dei temi esplorati in The Buccaneers, che come Bridgerton è caratterizzata da un approccio e da una sensibilità più moderne rispetto al genere, che si parli di cast più inclusivo, linguaggio o costumi.

Outlander 

Se oggi abbiamo serie tv come Bridgerton, al cui centro troviamo un racconto non stereotipato della sessualità, molto lo dobbiamo ad Outlander. Basato sulla saga letteraria di Diana Gabaldon, Outlander ha esordito nel 2014 ed è giunta alla sua settima stagione. Nel corso del tempo Outlander è riuscita ad imporsi come serie trasversale per gli amanti del dramma storico e per gli amanti (o sarebbe più giusto dire le amanti) del romance, unendo anche il fantasy. Protagonista è Claire Beauchamp Randall, un’infermiera della Seconda Guerra Mondiale che dopo aver toccato delle misteriose pietre magiche si ritrova trasportata nella Scozia del 1743, nel bel mezzo delle rivolte giacobite della metà del XVIII secolo. Qui incontrerà il ribelle highlander Jamie Fraser e tra loro nascerà una passione così forte che neanche lo spazio ed il tempo saranno in grado di spegnere.

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Cambia il setting storico, dalla Reggenza alla Scozia del Settecento, ma non cambiail racconto mai volgare ma esplicito, realistico e molto sensuale del rapporto tra i protagonisti, interpretati da Caitriona Balfe e Sam Heughan. Con scene ad alto tasso erotico, Outlander è una serie in parte storica e in parte romantica, curata nei minimi dettagli per le ricostruzioni che attraversano epoche diverse e che non si nasconde solo dal racconto esplicito dell’amore e del sesso, ma anche da quello della violenza e del dolore. La serie è disponibile su NOW ed è un piccolo gioiello di scrittura e messa in scena che non ha nulla da invidiare a serie come Game of Thrones, ma che forse patisce l’anonimato per via di quel piccolo problema di piacere soprattutto alle femmine. Come Bridgerton

Derry Girls

Ci sono poi quelle serie che con Bridgerton non hanno nulla in comune se non il volto di alcuni suoi interpreti. Per sfruttare l’onda di popolarità di Nicola Coughlan non possiamo che consigliarvi, anzi urlarvi, di recuperare Derry Girls. Prima di diventare celebre nel ruolo di Penelope Featherington, l’attrice irlandese ha infatti prestato il volto a Clare, una delle protagoniste di questa brillante serie di tre stagioni prodotta da Channel 4 e disponibile in streaming su Netflix. Derry Girls segue le vite di cinque adolescenti, Clare, Michelle, Eri, Orla e il povero cugino James, che vivono nella cittadina di Derry (o Londonderry a seconda della fazione politica) nell’Irlanda del Nord durante i travagliati anni ’90 ribattezzati The Troubles.

Tutto potrebbe far pensare ad un dramma triste ed angosciante, invece divertente, esilarante, rumorosa, assurda e spassosa sono i termini che più si addicono a questa serie tv, senza dubbio una delle migliori commedie che potrete mai vedere. Eventi storici reali si mescolano con le vite delle protagoniste, che si ritrovano ad affrontare le classiche vicende tipiche della loro età sullo sfondo degli scontri tra cattolici e protestanti. Piccolo suggerimento: parte dell’umorismo di Derry Girls è dato dalla componente linguistica del dialetto irlandese, quindi per apprezzarla fino in fondo e per poter ridere fino alle lacrime vi suggeriamo di guardarla in lingua originale. 

Crashing

Prima dei premi per Fellow Travellers, prima dell’annuncio del nuovo film su Jurassic Park, prima di Wicked e prima ancora di essere Anthony Bridgerton, Jonathan Bailey è stato l’impertinente e irresistibile Sam di Crashing.

Questa piccola miniserie potrebbe inizialmente avere come unica attrattiva quella della presenza tra il cast dell’idolo di Bridgerton, ma in realtà guardandola si scopre che è scritta e interpretata da Phoebe Waller-Bridge (prima di Fleabag), quindi possiede tutto l’humour scorretto e mai volgare della scrittrice inglese. Senza contare che la trama è davvero accattivante: un gruppo di ventenni inglesi si trasferisce a Londra ma non potendo permettersi un affitto decide di vivere in un vecchio ospedale dismesso insieme ad altri sconosciuti. Le premesse comiche sono senz’altro più che geniali. La serie è molto breve, una sola stagione composta da sei episodi da venti minuti l’uno, e potete trovarla su Netflix. 

The Gilded Age

Dall’Età della Reggenza inglese di Bridgerton passiamo all’Età dell’Oro americana con The Gilded Age, nata dalla mente del creatore di Downton Abbey Julian Fellowes. Ambientata nella New York di fine Ottocento, questo period drama segue un gruppo di famiglie dell’alta società mentre navigano le acque perigliose della vita mondana tra invidie, arrivismi e proposte di matrimonio che vedono contrapposte la vecchia aristocrazia inglese e la nuova classe elitaria americana.

Balli ed eventi di beneficienza fanno da sfondo a tensioni e conversazioni pungenti, con un cast che comprende nomi come Cynthia Nixon e Christine Baranski. Ambientata in un’epoca storica ben precisa, come in tutti i period drama anche in The Gilded Age non mancano comparse di personaggi realmente esistiti attorno a cui far ruotare le vicende di quelli di fantasia, proprio come accade in Bridgerton, con la presenza della Regina Carlotta, reale sovrana inglese dal 1761 al 1818. 

Queen Charlotte: A Bridgerton Story 

Ed infatti, per ultima ma non per importanza, La Regina Carlotta: una storia di Bridgerton è la serie tv più ovvia da recuperare se non riuscite ad aspettare il 13 Giugno. Spin-off/prequel del 2023 ispirata alle vicende storiche e personali di Carlotta di Meclemburgo-Strelitz, la serie mostra i primi giorni di regno della giovane regina e al suo matrimonio con l’affascinante Re Giorgio III. Non solo amore e passione, ma anche dramma e lacrime inaspettate, in questa serie che partendo dalla reale storia dei due sovrani, riesce a costruire magistralmente un racconto che salta avanti e indietro nel tempo alla scoperta dell’iconico personaggio che abbiamo imparato ad amare in questi anni.

Nel cast conosciamo le giovani versioni di personaggi come Lady Danbury e Violet Bridgerton, così come varie incursioni al presente ci mostrano gli attuali personaggi a cavallo tra la seconda e la terza stagione. Insomma un prequel interessante nella forma, nel soggetto e nel tono, che si mantiene quello irriverente, passionale e emozionante della serie madre. D’altronde quale migliore modo per sopperire alla mancanza di Bridgerton se non guardando tutto quello che a Bridgerton è collegato? 

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Potete trovare tutte le informazioni e le curiosità sulla serie nella nostra scheda

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