Bomber, culto vero o pallida imitazione?
Bomber con Bud Spencer e Jerry Calà è un film di culto o solo l’ombra di sé stesso e del glorioso passato del suo protagonista?
Quando l’anno scorso vi abbiamo segnalato l’arrivo dei film di Bud Spencer e Terence Hill su Star abbiamo deciso di approfondirli, e poco per volta li abbiamo affrontati per creare una specie di cronistoria della carriera della coppia. La piattaforma streaming di Disney, però, e a quanto pare anche Rete 4 questa sera a dimostrazione che gli anni Ottanta sono davvero tornati, non ospita solo i vari Trinità e … altrimenti ci arrabbiamo. Se scavate nel catalogo troverete anche Bomber, un piccolo/grande culto con Bud Spencer ma senza Terence Hill che è contemporaneamente uno dei più grandi successi solisti di Carlo Pedersoli e un’ottima dimostrazione del perché la sua carriera ha sempre funzionato meglio con il compagno di sempre al suo fianco.
Bomber è il quinto film di Spencer con Michele Lupo, ed è… be’, diciamolo chiaramente: è una copia spudorata del primo film girato insieme dai due, Lo chiamavano Bulldozer. In entrambi i casi, Bud Spencer interpreta un ex atleta caduto in disgrazia e finito a vivere su una barca (football nel caso di Bulldozer, pugilato per Bomber), in entrambi i casi ci sono dei soldati americani che si approfittano di quelli italiani, entrambi i film sono girati e ambientati in Toscana, ed entrambi i film hanno in un evento sportivo il climax e il momento di redenzione verso il quale il protagonista lavora per tutto il film (dopo essere stato coinvolto un po’ controvoglia). Ci sono davvero poche differenze tra i due film, che d’altra parte seguono pedissequamente la formula del film sportivo e la mischiano alla perfezione con la figura di Bud Spencer.
In Bomber tutta questa dimensione manca, come manca in tutti gli altri film con Bud Spencer ma senza Terence Hill. Anche perché qui Michele Lupo gli affianca un debuttante Jerry Calà, che proprio per girare questo film abbandonò i Gatti di vicolo Miracoli per tentare la fortuna nel cinema; e per quanto sia un volto iconico al quale è possibile volere un sacco di bene, Calà ha un decimo del carisma della vera spalla ideale di Bud Spencer, ed è ancora troppo legato ai suoi tormentoni e alle sue frasi ricorrenti, dalla doppia libidine con i fiocchi in giù, che qui vengono trasportati senza ritegno nel film, a spiccare come mosche su un muro bianco. Bud Spencer da solo non funziona mai bene; Bomber dimostra anche che non funziona se affiancato alla persona sbagliata, per quanto questa persona si impegni al massimo per non sfigurare.
Bomber resta comunque un film gradevole, con le solite scazzottate infinite (e ben coreografate), una colonna sonora che vi farà piombare in un imprevisto vortice di nostalgia, qualche battuta divertente e un Bud Spencer sempre e comunque in parte. Ci vuole di più per diventare un vero culto, ma basta anche poco di meno per finire nell’oblio, e Bomber, tutto sommato, non se lo merita.
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