Bohemian Rhapsody, abbiamo visto alcune scene del film sui Queen e Freddie Mercury

Una scrittura che non sembra impeccabile e recitazione molto ordinaria. Bohemian Rhapsody può salvarsi con la ricostruzione

Critico e giornalista cinematografico


Condividi
Il footage di Bohemian Rhapsody che abbiamo potuto vedere grazie alla 20th Century Fox non ha proprio sanato curiosità e chiarito i dubbi intorno al film che ricostruisce la storia di Freddie Mercury e i Queen dalla lavorazione travagliata, firmato da Bryan Singer nonostante questi sia stato licenziato verso la fine delle riprese.

Quel che abbiamo visto è stato un trailer molto lungo e qualche piccolo estratto da scene del film, nulla di veramente completo, diversi piccoli assaggi messi insieme da un montaggio che non è chiaro se sarà quello finale.

Ribadiamo quindi che qualsiasi valutazione da scene separate non ha niente a che vedere con una possibile valutazione sul film. Non è cioè possibile capire come sarà un film da un pugno di scene slegate tra loro. Anzi, spesso queste possono anche ingannare.

Ciò che ci sembra di aver capito abbastanza bene è come abbia recitato Rami Malek, come sono stati scritti i dialoghi, come sono stati ricostruiti gli eventi d’epoca e come sono stati affrontati i Queen.

Innanzitutto le protesi utili a ricreare il profilo e la bocca di Freddie Mercury sembrano più utili nelle scene che ricostruiscono momenti noti (come il Live Aid o gli altri concerti) che nelle scene che ricostruiscono momenti intimi, dove in effetti stonano un po’ e sembrano esagerate, specie perché il conseguente difetto di pronuncia è molto accentuato e un po’ inverosimile (l’abbiamo visto in lingua originale, resta da capire cosa accadrà con il doppiaggio italiano). Rami Malek recita in maniera ordinaria ma si muove abbastanza bene, considerato che le movenze di Freddie Mercury sono tra i suoi tratti più riconoscibili. Le parti migliori infatti sono sembrate quelle in cui lo vediamo palesemente imitare quel tipo di movimenti.

C’è ad esempio quello che sembra un bel dietro le quinte musicale del concerto al Live Aid, dalla mattina quando Freddie si sveglia (già con la tosse), dà da mangiare ai gatti e poi si veste con canottiera e jeans, sale nella macchina che è venuto a prenderlo e si reca al concerto. Non è chiaro quale sia la struttura del film, se si svolga prevalentemente intorno dei grandi e ben noti concerti (c’è un pezzo in cui i membri della band si conoscono che avviene dopo un concerto degli Smile, formazione in cui suonavano Roger Taylor e Brian May), c’è il già citato Live Aid, c’è una parte in cui Freddie guarda in televisione un concerto in cui suonano Love of My Life e lui (nel concerto) rimane stupito del pubblico che canta con loro, e poi c’è uno dei concerti del Live Killers.

Più deludenti le parti sentimentali. Vediamo Freddie che si dichiara bisessuale alla donna con cui sta, la quale ha molto da rinfacciargli, e vediamo il momento in cui annuncia al gruppo di essere sieropositivo ma di voler continuare a lavorare alla band e alla musica. Sono momenti molto sentimentali e delicati che tuttavia non paiono eccezionali (bisogna vedere come si incastrano nel flusso del film per avere la certezza).

Non sembrano convincere molto sia la recitazione che la scrittura. Ben Hardy e Gwilym Lee, rispettivamente Roger Taylor e Brian May, non funzionano benissimo e nemmeno le battute che pronunciano si elevano sopra lo standard della sufficienza. Le scene che abbiamo visto fanno bella mostra del copione più classico e scontato possibile per ogni singolo momento. Solo per l’appunto la regia, in certi momenti, risolleva la situazione. La scelta dei luoghi, la disposizione dei personaggi, l’idea di come farli muovere, come collegare i momenti, potrebbe essere la parte migliore. Proprio il fatto di voler raccontare i Queen a partire dalla grande mole di materiale iconico (la chitarra di Brian May, le mise di Freddie Mercury, i baffi, gli occhialoni a specchio…) forse è la cosa migliore. Ma anche qui non è chiaro quanto sia presente.

Bohemian Rhapsody

Infine abbiamo visto una versione più estesa del Live Aid con effetti speciali sotto lo standard cui siamo abituati: il pubblico sembra composto da cartonati piatti. Non ci è stato detto se si tratti di effetti speciali provvisori o definitivi, anche se mancano diversi mesi all'uscita del film, prevista per novembre.

Bohemian Rhapsody

Nel film di Bryan Singer Rami Malek (Mr. Robot) interpreta Freddie Mercury, al fianco di Gwilym Lee (Brian May), Ben Hardy (Roger Taylor) e Joe Mazzello (John Deacon).

La pellicola approderà nelle sale americane il 2 novembre 2018, il 29 da noi.

Scritto da Justin Haythe, il film è prodotto da Graham King, Jim Beach e Singer.

Continua a leggere su BadTaste