Blu-Ray e DVD, un mercato che non deve morire

Nonostante i dati in crescita dello streaming, non possiamo permettere che il mercato dei Blu-Ray e dei DVD venga ucciso dal digitale

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La scorsa settimana abbiamo pubblicato un articolo dedicato all’incremento del mercato digitale, rispetto a quello della vendita di Blu-ray e DVD. Un articolo che potrebbe risultare deprimente per chi, come il sottoscritto, è da sempre appassionato del supporto fisico e ne difende a spada tratta l’impareggiabile qualità. 

Per questo motivo, infatti, abbiamo deciso di tornare sui nostri passi, accompagnando l’analisi che trovate nel link qui sotto con nuovi dati e con nuove riflessioni.

Grazie a una chiacchierata con i ragazzi di DVD-Store, infatti, abbiamo scoperto che il mercato dei film in 4K, rispetto allo scorso anno, è sorprendentemente in crescita. Se i nostri dati precedenti si fermavano al 2020, quelli nuovi inerenti al 2021 dimostrano come questa particolare categoria di Blu-Ray sia ora salita al 14,5% sul totale dei film venduti. Una percentuale nettamente più bassa rispetto a quella dei DVD, ma che merita comunque grande attenzione. Per ogni film in 4K uscito, infatti, troviamo ben 100 opere distribuite in DVD, rendendo la percentuale del 14,5% molto più impattante sul mercato attuale. Una percentuale inevitabilmente più bassa rispetto al Digital Versatile Disk, ma che dimostra quante persone siano ancora fedeli a questo mercato.

A questo aggiungiamo inoltre una considerazione unica e inequivocabile: coloro che cercano il massimo della qualità preferiscono e preferiranno sempre e comunque il supporto fisico. 

Questo perché la velocità di trasmissione dell’immagine di un Blu-ray 4K Ultra HD non può nemmeno lontanamente competere con quella di uno streaming in 4K. Vi basti sapere che il primo ha una velocità di trasmissione di 100 mbit/s, mentre il secondo di soli 15 mbit/s. Il risultato è che l’immagine da disco è spaventosamente più pulita, offrendo inoltre interessanti aggiunte come il mai abbastanza elogiato HDR. L’High Dynamic Range, infatti, permette di ottenere immagini con un contrasto più netto, favorendo soprattuto le scene buie e quelle più frenetiche. La differenza, in poche parole, è palese.

Negli scorsi giorni ci siamo trovati più volte a paragonare un film in 4K su disco alla sua versione disponibile in streaming. Il risultato ottenuto, nonostante i diversi film presi in causa, è stato sempre il medesimo: il Blu-ray 4K appare più nitido, con i contrasti marcati e privo di effetti nebbia che, nelle scene più scure, rendono la visione meno leggibile. Uno tra i problemi più presenti nello streaming è quello che viene definito “effetto banding”, ovvero la presenza di bande più scure rispetto alla scena trasmessa. Niente di devastante, sia chiaro, ma sicuramente in grado di minare l’attenzione dell’occhio più attento.

Insomma: per quanto i numeri dello streaming siano in continua crescita, non dobbiamo scordarci dell’importanza del supporto fisico. Non dobbiamo dimenticare nemmeno che, se si vuole fruire della miglior versione possibile del film, è possibile farlo solamente tramite i Blu-Ray 4K. Per questo motivo, quindi, non possiamo che augurarci che si continuino a stampare e distribuire film in questo modo, sperando di vedere il trend positivo del 4K crescere anche il prossimo anno. In questo modo, infatti, coloro che amano godersi un film al 100% potranno continuare a perpetrare la propria, immensa, passione. Una passiona fatta di sfumature, contrasti e dettagli in grado di appagare anche lo spettatore più esigente.

E voi che cosa ne pensate? Siete anche voi tra coloro che amano collezionare le steelbook 4K e godere di una pellicola al massimo delle sue possibilità, oppure pensate che vedere un film sul grande schermo o sul cellulare non faccia alcuna differenza? Fateci sapere cosa ne pensate con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso le pagine social di BadTaste.it.

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