Bloodborne, speravo in un colpo di fulmine, ora non so nemmeno se ci vedremo ancora
Bloodborne è riconosciuto più o meno universalmente come un capolavoro. Ma anche i capolavori non possono piacere a tutti, almeno al primo contatto
Eccomi qui, quindi, a scaricare Bloodborne nel giorno del suo secondo avvento, chiamiamolo così, perché di certo non sarò stato l'unico ad aver approfittato del PlayStation Plus per provarlo, finalmente; sono sicuro che in moltissimi stanno muovendo i primi passi nella città di Yharnam proprio in questi giorni. Ed è stato poi con una discreta frenesia che ho avviato il gioco, verso quella che avevo già deciso sarebbe stata un'esperienza ludica di quelle da ricordare, almeno stando a sentire i pareri della stragrande maggioranza dei giocatori. La solita inutile mezz'ora spesa sull'editor del personaggio, a delinare ogni singolo tratto del viso di un personaggio che si vedrà sempre di spalle e poi eccoci! Era ora!
Una breve scena d'intermezzo apre il gioco, criptica come da tradizione della serie (o almeno così mi hanno raccontato), come tutti i primi momenti. Fin quando si tratta di una caratteristica della narrazione nessun problema, anzi, ma iniziare a giocare Bloodborne significa scendere a patti con l'irragionevolezza. Non per il gameplay, che si capisce subito essere volutamente rigido e ragionato, non da action puro, ma per le meccaniche: se non avessi cercato online nessuno mi avrebbe spiegato come, ad esempio, progredire di livello, perché ho subito intuito che gli Echi del Sangue fossero i punti esperienza del gioco, ma come avrei potuto capire da solo che avrei potuto utilizzarli solo parlando con l'automa all'interno del Sogno del Cacciatore e solo dopo aver visto il primo boss? Nessuno vuole essere preso per mano, però spiegare le basi della progressione in un qualunque modo non sarebbe stato male.
[caption id="attachment_182873" align="aligncenter" width="1920"] Ti ucciderò. Ma non so davvero quando[/caption]
Nella settimana passata dal download del gioco ad oggi ho affrontato un paio di sessioni, e basta. Bloodborne non mi è entrato dentro, minimamente, quando mi è arrivato un altro titolo da recensire mi sono concentrato su di esso, senza sentire il bisogno di tornare all'opera FromSoftware, come invece sempre mi capita quando lascio da parte un titolo che mi appassiona. E con roba tipo Far Cry 5 all'orizzonte non so se ci tornerò su con la costanza che comunque, in fondo, sento meriterebbe. Mi impegnerò in tal senso, davvero vorrei che Bloodborne mi prendesse, e vi terrò aggiornati al riguardo. Ma non vi do alcuna garanzia.