Bill Murray e il suo assurdo, lungo, strano incontro col pubblico pieno di guest star e aneddoti incredibili | Roma 2019

Con poche regole, molte variazioni, incredibili racconti e una capacità di spiazzare incredibile, Bill Murray ha incontrato il pubblico e ritirato il premio

Critico e giornalista cinematografico


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L’incontro ravvicinato con Bill Murray alla Festa del Cinema di Roma è stato co-condotto dal direttore Antonio Monda (come al solito) e da Wes Anderson, che poi ha anche consegnato il premio alla carriera per conto del festival. È stato a dir poco originale, poco ortodosso e non semplice da tradurre (ironicamente ci sono stati non pochi problemi di traduzione consecutiva sul palco per volere di Anderson e Murray). Quella che vi proponiamo è la trascrizione integrale, se non tutto sarà chiarissimo è perché Bill Murray non è troppo diverso da alcuni dei personaggi che interpreta, e si diverte a mettere in imbarazzo, spiazzare, dare risposte apparentemente fuori tema e che, in un certo senso, non vanno da nessuna parte.

All’inizio Wes Anderson ha letto una dichiarazione che aveva preparato tirando fuori una di quelle clamorose storie di Bill Murray che non avevamo ancora mai sentito:

“La prima volta che ho potuto girare una scena con Bill Murray era solo pochi giorni dopo averlo conosciuto, a Houston, Texas nella scuola in cui ero stato studente 10 anni prima. Ad un certo punto, durante una piccola pausa, un gruppo di vecchi compagni di scuola vennero a vedermi e mentre li salutavo apparì Bill, praticamente era emerso dai cespugli. Ero sorpreso perché lo avevo conosciuto solo pochi giorni prima e gli dissi: “Ciao… Vuoi conoscere i miei amici?” e lui: “E tu vuoi conoscere i miei?” tornò dentro il cespuglio e fece venire 10 persone dietro di lui vestite in un completo da uomini d’affari. Erano dei rivenditori di un autosalone Jaguar dove Bill era andato tra le riprese per provare una macchina. Era tornato sul set con tutto il reparto vendite che è rimasto con noi tra una cosa e l’altra per diversi giorni. Probabilmente non hanno venduto le Jaguar che dovevano ma credo che si siano divertiti molto e abbiano dei gran ricordi, e confesso che sarei molto stupito di scoprire che nessuno di loro dopo quell’evento ha deciso di cambiare la propria vita. Capita. E lo so perché è capitato a me, io per gli ultimi 20 anni ho frequentato diverse volte Bill facendo con lui almeno 9 film (cercammo di averlo anche per il film prima di Rushmore). Bill sa come rendere divertente il lavoro ma è ciò che accade davanti alla camera che ci attira verso di lui, che è la cosa più bella da condividere e usare nei film. Quel che ci porta quando la camera gira è unico e divertente, ed è pazzesco stare sul set a guardare la recitazione migliore possibile accadere di fronte a te e di quello parleremo oggi”.

In realtà no, di tutto si parlerà tranne che di recitazione ma anche questo è Bill Murray, che subito dopo quest'intervento si è rivolto al pubblico.

BILL MURRAY: “Qualcuno capisce quel che diciamo? Chi è che non ci capisce? Alzate le mani... Siamo americani aggressivi, sapete com’è, vi consiglio di sedervi accanto a qualcuno che capisca l’inglese e farvelo tradurre da lui. Olga [Fernando, seduta accanto a lui ndr] è la nostra traduttrice ma Antonio [Monda ndr] ci ha detto che è pagata a parola e sfortunatamente abbiamo già sforato con il budget, dobbiamo limitare le spese”.

Alchè Wes Anderson si rivolge al pubblico:

“State pronti se avete domande potremmo rivolgerci a voi in ogni momento, anzi c’è qualcuno che vuole chiedere qualcosa?”

Si alza una signora

WA: “Ecco lei lei!”

È Frances McDormand che sale sul palco e va a sedersi gambe di Bill Murray.

FMD: “Volevo dire che sono qui per rubare la scena a Bill Murray più che posso, sta funzionando? L’ho incontrato per Moonrise Kingdom dove interpretavamo una coppia sposata e, in virtù di quella conoscenza, Bill ha risposto al mio messaggio di venire a recitare con noi in Olive Kitteridge. Non voglio parlare per tutte le donne della vita di Bill, perché possono parlare per sé ma per lui io ci sono sempre perché lui c’è per me. Certo può farti del male, letteralmente, una volta mi ha lanciato dalle spalle fratturandomi una costola, dopodichè mi ha poggiato a terra dopo ma non mi ha mai lasciato a terra [nel senso di “deluso” ndr]”

Segue un videomessaggio di Jim Jarmusch in cui si congratula per il premio a Bill Murray e ricorda quanto abbia aiutato il nuovo cinema indipendente suo, di Sofia Coppola e Wes Anderson aggiungendo: “Ma credo anche se pure Bill non avesse fatto niente in nessun film di nessun tipo comunque meriterebbe un premio alla carriera per essere Bill Murray e per tutte le cose fantastiche che fa ogni giorno per tutti. Ti ringrazio per essere come sei e essere Bill Murray, celebro te e tutti i tuoi traguardi: Bill fottuto Murray!”

CLIP TRATTA DA GHOSTBUSTERS

C’è un attore vedendo il quale hai capito che era quello ciò che volevi fare?

BM: “Non ero preparato a questa domanda ragazzi. Credo che qualcuno che amo possa essere Paul Scofield, è davvero uno che riesce a veicolare domande sulla vita e la morte, cosa fare della propria vita. Facilmente poteva vivere più a lungo ma ha scelto di raddoppiare su tutto quello che credeva fosse il senso della sua missione sulla Terra, ed è quello che ho provato a fare anche io”.

WA: “Scofield è una scelta fantastica ma ricordo che una volta stavamo girando una scena romantica, cercavamo di capire come farla e tu hai detto che c’era una cosa che avevi visto fare a Charles Boyer che poteva esser utile, non sapevo nemmeno che film era ma era esattamente la cosa che serviva”

CLIP DA IL TRENO PER IL DARJEELING

Cos’hai imparato da Wes Anderson?

BM: “È il migliore con cui abbia mai lavorato a fare dela far film la propria vita, e contemporaneamente creare la propria vita mentre fa i film sulla medesima scala di grandezza del film cui sta lavorando. Non so se sono stato chiaro.
Ad esempio girando Moonrise Kingdom abbiamo girato nel Rhode Island a Newport, una gran città, era il nostro quartier generale, vivevamo lì in una magione anche se poi non giravamo esattamente lì. C’era anche Edward Norton e un gran cuoco, così noi sul set non mangiavamo mai perché aspettavamo di tornare a casa, quindi alle volte non mangiavamo fino a dopo mezzanotte.
Quindi mangiavamo bene ma non avevamo una diaria. Lavoravamo come schiavi, qualcuno qui in sala lavora come uno schiavo? Alzate le mani. C’è qualcuno magari che vive in una magione a Newport?”.

WA: “Nella clip che avete visto di Il Treno Per Il Darjeeling che abbiamo visto c’è un punto in cui la camera segue Bill che tiene due valigie in mano. In realtà tiene solo maniglie che sono attaccate al dolly su cui sta la camera con tutto l’operatore. Quindi mentre corre Bill sta contemporaneamente recitando e operando il dolly. Questo per dire delle cose che sa fare”.

CLIP DI TOOTSIE

Con quale regista ti sei trovato meglio, a parte Wes, e perché?

BM: “A parte Wes che è qui. Ma ci sono per caso altri registi in sala?
Amo Roger Michell, il regista di Notting Hill con cui ho fatto A Royal Weekend. Ha avuto un figlio e quindi ogni giorno alle 6 finivamo di girare. Eravamo in Inghilterra d’estate e il sole tramontava tardi. Quindi ogni sera vedevo un bel tramonto tornando in macchina, il che mi faceva pensare: “Beh non è una brutta vita””

E questa è la ragione per la quale ami quel regista?

BM: “Beh è una ragione buona come un’altra. Capisco che suoni triviale ma se un regista ti dà la possibilità di ricordarti che sei proprio vivo e sei sul pianeta e sei parte di tutto ciò insieme, e lo fa anche solo con un tramonto e stando sotto la pioggia aspettando che finisca per poter girare, è un dono.
Peter e Bobby Farrelly sono due matti, due delle persone più divertenti che ci siano e sul set invece di aspettare che l’inquadratura sia pronta giocano a liar poker o a chi prende il palo lanciando una cornetta del telefono. Questo mi piace in un regista, il fatto che non sia perso nel suo lavoro ma si ricordi che siamo tutti qui insieme”.

WA: “Ricordo che durante Rushmore Jason Schwartzman era ansioso per qualcosa e tu gli dicesti: “Mettiti qui un attimo, senti i piedi sul terreno, quanto peso senti?” e cercavi di fargli sentire la presenza fisica sul pianeta in quel momento. Lo calmò e lo sintonizzò su qualcosa, gli fu utile. Viene da un insegnante o da insegnamenti?”

BM: “Sì mi è stato insegnato. Non è difficile da fare. Ognuno sa quanto pesa, più o meno eh, se riesci a sentire quel peso ora nel tuo sedere o suoi tuoi piedi. Se vi prendete il tempo di sentire questo peso, vi ci vorrà un po’ e la vostra attenzione calerà, ma quando arrivate a sentirlo, qualcosa sta cambiando, è come svuotare il lavello pieno d’acqua che avete in testa e c’è più chiarezza, tutto è più facile, la tua faccia si rilassa il vostro collo si rilassa, vi sentite più agili e disponibili. È quello che consiglio a chi deve parlare di fronte alla gente. Il nervosismo che sentite e che è parte di noi dovreste affrontarlo e avere a che fare con esso, così vi sentite davvero sicuri di voi e capaci di fare quello che dovete fare”.

Viene mandata una clip di Anjelica Huston che dice: “Spero che questo premio non ti impedisca di smettere di farci ridere e piangere, ti voglio bene ciao”.

Wes, c’è qualcosa che tu hai imparato da Bill?

WA: “Molto. Quando facemmo Rushmore gli demmo lo script e lui decise di partecipare al film. Cercavamo di capire come riuscire a fare il film con i soldi che avevamo e lui ci disse, “Pagatemi il minimo possibile ammesso dal sindacato”. Ecco questa cosa mi ha consentito di avere una carriera, ci stravolse il piano di produzione e ci fece fare il film. Ma ho anche capito che se non ti diverti non riesci a lavorare bene. È una sfida fare un film, tu ti sei sempre divertito facendo film, anche il primo che hai fatto, Meatballs?”

BM: “Il primo film che ho mai fatto era Meatballs di Ivan Reitman con cui avrei lavorato in Stripes e Ghostbusters era il produttore di National Lampoon a broadway, non sapevo quanto Ivan fosse un vero regista e lui mi disse: “Non temere, se farà schifo non lo vedranno da nessuna parte se non in Turchia” non so perché disse Turchia, non so se avesse avuto una premonizione di quel che accade ora in Turchia. Ad ogni modo pensai che non era male che al massimo sarei andato in Turchia a vedere il mio film.
Il film era così così ma potevo riscriverlo ogni giorno. Dunque ogni giorno guardavo lo script, dicevo: “Beh di certo non possiamo girare questo no?” e quindi lo cambiavo. Fu un successo commerciale e critico, fu un bel periodo, fui fortunato perché era divertente. Al tempo era uscito un disco di Willie Nelson chiamato Stardust, lavoravo fino a tardi e tornavo a casa dove mettevo quel disco e mi ci addormentavo prima dell’ultima canzone. È davvero uno dei grandi artisti americani, ed era lui che mi cantava la ninna nanna ogni sera.
Quindi non so se ho risposto ma di certo ancora non sono mai andato in Turchia perché il film è andato bene in America e quindi non avevo ragioni per farlo. Ma vorrei andarci, quindi se qualcuno ci sta andando venisse sul palco e ci andremo insieme quando finiamo qui”

CLIP DI LE AVVENTURE ACQUATICHE DI STEVE ZISSOU

Come funziona con Wes? Ti dà una sceneggiatura o ti spiega il personaggio a parole?

WA: “Dillo tu”

BM: “Alle volte si spiega, ma non molto. Qualche volta in un aperitivo da qualche parte mi dà un’informazione poi ci guardiamo e cerchiamo di capire se ordinare di nuovo o parlare del film. Poi magari Wes dice qualcosa sul film. Ad ogni modo il primo lavoro che facemmo insieme, mi fu mandato lo script e mi chiesero di incontrare il regista, io però non volevo perché tanto lui sapeva già bene che fare. Io mi presentai direttamente sul set (anche se loro pensavano che non l’avrei fatto) e da quel punto lavoriamo sempre di primavera. E questo è quanto”.

WA: “È capitato a Firenze che parlassimo di un film durante un aperitivo, giusto qualche giorno fa”

BM: “E berremo molto di più di così prima che il lavoro sia finito”

CLIP DA BROKEN FLOWERS

BILL: “Sono sempre stato fortunato. Nella prima parte della mia carriera ho avuto persone migliori di me che mi hanno trascinato con loro come John Belushi o Harold Ramis. Nella seconda parte sono stato fortunato ad aver incontrato tre delle persone più divertenti e dei registi migliori che ci siano in...
[una persona in platea si alza ed esce dalla sala ndr]
Oh no te ne vai... No non farlo... Che peccato... Sei un pazzo a farlo…. Se solo non avessero tradotto ogni risposta magari saresti potuto rimanere fino alla fine. Ciao ciao, buona fortuna con la tua vita. Che peccato che lo debbano portare in carcere... Per evasione fiscale.
[poi ricomincia a parlare ndr]
Insomma dicevo Sofia Coppola, Jim Jarmusch e Wes Anderson. Per Broken Flower avevo il problema di non potermi allontanare più di un’ora da casa e lui trovò tutte le location per il film a un’ora da casa mia. Ecco questa è la cura e l’attenzione che persone come lui o come George Clooney che pure è molto attento, hanno per te se sanno che hai una vita che rende il lavoro complicato”.

WA: “Nel girare un film, quando hai un attore con molti impegni, è normale cercare di farlo lavorare nella maniera più efficiente, facendolo stare il meno possibile sul set. Bill è l’unico che invece ci vuole sempre tornare sul set, vuole i suoi turni tutti spalmati e quindi dobbiamo assicurarci di non girare tutte insieme le sue parti. Addirittura tornava spesso anche in India per Il Treno Per Il Darjeeling, magari anche solo per fare un dettaglio di una mano, ed qualcosa che nessuno fa, ma a lui piace stare sul set e far parte della compagnia.
Non c’è nulla di più rassicurante che sentire da un attore “Voglio rimanere qui con voi””.

CLIP DA RUSHMORE

Quanto c’è di Bill Murray nel personaggio del miliardario?

WA: "Il ruolo è scritto in maniera semplice, tutta la personalità viene da Bill. Questa scena la girammo in quel giorno in cui mi dicesti di aiutare la crew a muovere l’attrezzatura e mi mostrasti come si porta a spalla un dolly. L’idea era che quando il sole cala e Bill e Wes cominciano a muovere l’attrezzatura allora tutti cominciano a farlo ed è il modo più efficiente per spostarsi velocemente. Lo facciamo da quel momento in poi. Quando hai iniziato a farlo?”

BM: “Sul set di Il Filo Del Rasoio, sull’Himalaya. Avevamo una piccola troupe e il campo base era a 4000 metri, a quell’altezza spostare anche di poco l’attrezzatura è difficilissimo e mi pareva impossibile che la crew ce la facesse. Quindi alla fine ho portato 10 chili di quei sacchi di sabbia che servono a tenere ferma l’attrezzatura sulle spalle in salita. Fu un grande esercizio, alla fine persi 12-13 chili che avevo preso durante la parte francese delle riprese bevendo, che non è mai una cosa buona per il film ma è una cosa buona in generale. Quindi invece di mangiare insalata, potete andare a portare sacchi di sabbia sull’Himalaya”.

WA: “In quel film c’è la migliore interpretazione di Bill che ricordi. Non è una commedia ha proprio un tono diverso da ogni altro film che ha fatto”

CLIP DA RICOMINCIO DA CAPO
CLIP DA LOST IN TRANSLATION

Viene mandata una clip registrata da Tilda Swinton che dice: “Questo è quanto ti amo” e su un campo da minigolf da un colpo ad una palla “Dalla scozia con tutto il mio cuore buone vacanze romane!”

A questo punto Wes Anderson ha consegnato a Bill Murray il premio alla carriera e lui ha voluto dire due parole:

“Oggi mi sento come Roma. La mia carriera è come stare a Roma. È una città straordinaria ma molto del lavoro è stato fatto in passato per noi, un lavoro magnifico e dobbiamo vivere sapendo prenderci cura di questa cosa. È così che mi sento quando penso alla mia carriera: il grosso è stato fatto nel passato, dalla mia famiglia e dai miei fratelli e sorelle, mi hanno reso chi sono e dato la possibilità di prendermi cura di me stesso”

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Foto di copertina: Sara Pergolini

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