Beyond Dracula - Custom Travel to Romania: Giorno I - Il Castello di Vlad

Il primo giorno del Beyond Dracula - Custom Travel to Romania si conclude al Castello di Bran dove incontriamo Matteo, geniale alter ego di Vlad Tepes III

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Diario di Francesco Alò (non stenografato)

21 gennaio. Brasov.

Dopo la visita al Monastero di Snagov, dopo i pantaloni fradici di Gary e dopo il mistero legato alla sepoltura di Vlad Tepes III, abbiamo effettivamente cominciato a dirigerci verso la Transilvania.
Finalmente! Voglio dirupi, lupi ululanti, notti profonde, pipistrelli, vampiri e foreste minacciose! Non mi sembra di chiedere troppo. Dalla pianeggiante Valacchia (sede effettiva del principato di Vlad Tepes III) cominciamo a salire sempre più a nord e come potete vedere... l'orizzonte comincia a farsi... più verticale...

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E' quella la Transilvania. E' quella la regione terribile dove si apre e chiude il capolavoro di Bram Stoker che impose la figura del vampiro nei teatri di tutta Europa già nei primi del '900 per poi arrivare a dominare anche il grande schermo. E' quella la terra che lo scrittore irlandese scelse come patria del suo cattivissimo e subdolo Conte Dracula. Non mi dilungherò troppo in questo reportage nel descrivere i pranzi luculliani cui ci hanno invitato i nostri padroni di casa della Universal grazie alla complicità dei bravissimi organizzatori del Beyond Dracula Tour. Sappiate solo che io e il mio adorato collega tedesco Joern Christiansen non ce la facevamo più dopo solo un giorno per via di enormi porzioni di antipasti a base di salse, zuppe, carne a volontà e dessert ipercalorici. Gli amici americani sembravano più a loro agio ma si sa... da quelle parti sono abituati ad andarci giù pesante in fatto di calorie e dimensioni titaniche dei piatti. Così, dopo un pranzo "importante" presso un ristorante dei monti transilvani, siamo arrivati salendo cautamente per strade sempre più in pendenza a una delle mete principali del viaggio: il Castello di Bran. Eccolo qui in tutta la sua magnificenza postprandiale.

brandalbasso

Si data l'inizio della costruzione della fortezza attorno alla fine del XIV secolo quando era ormai evidente da parecchi anni quanto quel valico tra le montagne della Transilvania fosse strategicamente fondamentale per controllare l'accesso alla Valacchia e viceversa. Il Castello è praticamente invalicabile su almeno tre lati visto che poggia su uno sperone di roccia impossibile da scalare a meno che non riusciate ad aderire alle mure sovvertendo la forza di gravità come fa il Conte nel romanzo di Stoker facendo andare fuori di testa Jonathan Harker che lo spia dalla sua finestra. Durante il periodo di profondi scontri tra l'Impero Ottomano (Oriente) e l'Europa Cristiana (Occidente; drammatico pensare che oggi stiamo vivendo qualcosa di simile) raccontati in Dracula Untold di Gary Shore, alcuni principi scelti come campioni e difensori della cristianità alle porte d'Oriente decisero, saggiamente, di soggiornare con continuità a Bran per controllare che i Turchi non utilizzassero quella preziosa via di passaggio tra le due regioni dell'odierna Romania. E' corretto quindi sostenere che Vlad Tepes III soggiornò in più di un'occasione presso il Castello di Bran ma non è corretto affermare che quello fosse effettivamente il suo Castello. Stoker, invece, decise che fosse perfetto per il suo Conte Dracula e se leggete ancora oggi l'inizio fantastico del romanzo in cui Jonathan Harker racconta la sua prigionia presso il Conte, non è difficile, dopo una visita a Bran, scoprire quanto effettivamente il maniero in questione abbia più di un punto di contatto con quello delle pagine stokeriane. Siamo arrivati a Bran al calare della sera e mentre osservavo con stupore ed eccitata paura il castello sopra di me, non ho potuto fare a meno di seguire i miei colleghi nel limitrofo villaggio per acquistare qualche gadget e vivace cianfrusaglia vampiresca da portare in Italia al ritorno. Ho quindi comprato una tazza a forma di testa del Conte Dracula (con la testa che si apre; penso che ci metterò delle penne e la collocherò nello studio), qualche cartolina e un magnete da appendere al frigorifero della cucina.
Gary... invece ha scelto qualcosa di più... appariscente.

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Gli ho chiesto: "Gary... ma perché comprare una spada da principe danubiano in Transilvania? E poi... non pensi che ti facciano dei problemi all'imbarco verso Londra?". Lui mi ha risposto serafico che la lama non era affilata. Mi incuriosisce Gary. E' un tipo molto singolare. Dopo il momento del turista, abbiamo salito lo stretto viale che dal villaggio di Bran porta in cima al valico davanti all'entrata del Castello. Ecco la scala d'ingresso.

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Il mio amico Joern mi ha chiesto subito di fargli una foto in cima alle scale con il suo smartphone. L'ho fatta (probabilmente brutta) e poi il suo cellulare non ha funzionato più per tutta la giornata. Il mio solito tocco... magico. Non nego qualche sincero brivido mentre mi accingevo a salire i gradini. Ero anche dolcemente conscio di entrare in un luogo che avevo immaginato per tanto tempo e al massimo visto in qualche fotografia (migliore delle mie). Una volta dentro la corte è impervia, stretta, quasi a mostrare una sofferenza legata agli spazi angusti che la natura ha deciso di elargire alla vita sociale degli abitanti del maniero.

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Ero concentrato sull'angusta porzione di terreno all'aperto che i castellani in passato erano abituati a calpestare dentro le mura invalicabili del Castello di Bran che ecco, con il calare improvviso dell'oscurità, che è spuntato fuori lui...

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Il suo nome è Matteo (il cognome non me lo ha voluto dire) e nonostante di lavoro faccia l'istruttore di scii spesso e volentieri viene a dare una mano al manager del Castello impersonando per i turisti in visita nientemeno che lui... Vlad Tepes III L'Impalatore ! Il problema è che Matteo è un comico nato e quindi la sua performance nei panni dell'Impalatore è da sganasciarsi dalle risate ma tutt'altro che inquietante o spaventosa. E' comparso urlando (due delle nostre accompagnatrici della Universal hanno avuto un sincero shock) ma poi si è dimostrato un intrattenitore dall'eccezionale senso dell'umorismo aiutato da un look che lo colloca tra Groucho Marx e Peter Sellers, due miei (e non solo miei) idoli assoluti. Il fatto che ci raccontasse le gesta di Vlad Tepes III in quel del Castello di Bran condendole con sagace humour nero (soprattutto per quanto riguarda il vezzo dell'impalare le persone tanto caro al nostro Vlad) facendo gli occhi dolci alla collega americana Lauren Joskowitz (mica scemo Matteo: Lauren è carina e in gambissima)... mi ha fatto definitivamente innamorare. Il mio amicone Joern ha addirittura detto: "In Germania uno così sfonderebbe in televisione con uno show tutto suo!". E' quindi chiaro, cari lettori di BadTaste.it, che c'è un prima Matteo e un dopo Matteo in questo viaggio. Lui, il suo look e la sua capacità di fare battute a raffica condite da vere e articolate constatazioni storiche legate a Vlad Tepes III... penso che caratterizzino perfettamente il senso di tutto il Beyond Dracula - Custom Travel to Romania. Ovvero: si può contestare punto per punto e confutare con orgoglio i travisamenti e tradimenti stokeriani legati all'identità reale del personaggio che lui prese come punto di riferimento per Dracula senza perdere però il senso della misura... e soprattutto degli affari. In parole ancora più semplici: questo pacchetto di viaggio serve a svelare tutte le bugie della letteratura e del cinema legate alla Storia e al territorio romeno senza per questo negare che queste bugie abbiano il loro bel fascino e aiutino pertanto il turismo locale a crescere sempre di più. Tutti contenti dunque: la Universal può continuare sulla strada mai compiuta finora dal cinema riguardo la storicizzazione della figura del Conte Dracula (ma dal prossimo episodio... via con la fantasia!) mentre queste bravissime guide e tour operator romeni guidati da Raluca possono orgogliosamente presentare e raccontare città e monumenti nazionali utilizzando sagacemente il mito di Dracula. Tutti, insomma, sfruttano il vampiro ma non si fanno "vampirizzare" da lui. Scusate se mi sto dilungando ma la figura di Matteo mi sembra che serva a spiegare perfettamente questa alleanza tra genere fantastico e Storia, fiction e realtà dei fatti.

Accompagnati dai giochi di parole e freddure di Matteo abbiamo cominciato ad addentrarci nelle tante stanze del Castello di Bran, frequentato sporadicamente da Vlad Tepes III (questa è la sua stanza; si dice)...

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... ma soprattutto dalla Regina di Romania dal 1914 al 1927 Maria di Sassonia-Coburgo-Gotha, uno dei protagonisti della società romena del '900 e, nelle parole di Matteo, una signora dai voraci appetiti sessuali. Lei soggiornò a Bran molto di più e con maggiore costanza rispetto a Vlad Tepes III. Questa era la sua stanza (ufficialmente).

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Grazie alla parlantina di Matteo...


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... è stato veramente un piacere visitare l'interno del Castello, soprattutto per quanto riguarda le stanze delle torture (Matteo aveva un modo tutto suo di spiegare come funzionavano quei diabolici strumenti) e i tanti aneddoti legati al suo alter ego Vlad Tepes III. Eravamo così incantati dai suoi racconti che con sincero stupore abbiamo terminato il tour in una bellissima sala da pranzo dove un gruppo di giovani musicisti hanno accompagnato la nostra ottima cena con  antiche melodie della musica tradizionale transilvana. Eccoli qua.

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Inutile dire che la serata è stata molto allegra e che io e Matteo abbiamo fatto amicizia perché tra tutti gli ospiti ero forse quello che aveva apprezzato di più il suo pregevolissimo dark humour. Allora ho colto la palla al balzo e l'ho intervistato in video per BadTaste.it e grazie al fatto che eravamo entrambi piuttosto brilli... è venuta fuori una cosettina simpatica che presto verrà pubblicata sul sito. Questo è Matteo che mostra i suoi reali sentimenti nei miei confronti alla fine dell'intervista...

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... e questo sardonico signore qui (dai canini molto ben affilati... e non sto scherzando!) è il manager del Castello di Bran, luogo di grande valore attualmente bisognoso di qualche restauro (il tetto, specialmente) e di proprietà dei tre figli della Principessa Ileana di Romania, Dominic, Elisabeth e Maria Magdalena. Chi volesse tra i lettori di BadTaste.it contattare Alexandru Priscu (questo il nome del manager) per sottoporgli un'offerta che non si può rifiutare (alla Padrino) per l'acquisto del Castello di Bran... può facilmente raggiungerlo attraverso il sito ufficiale.

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Ma mi raccomando... se qualche miliardario tra voi decidesse di acquistare il maniero strappandolo ai discendenti della Principessa Ileana... non si dimentichi di comprare anche lui.

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Il Castello di Bran senza Matteo... è come il Dracula di Stoker senza Dracula.
Salutiamo nella notte questa affascinante dimora ricca di storia, misteri, intrighi, orrori, torture e Matteo.
Siamo pronti a metterci in marcia per Brasov, dove arriviamo sani e salvi e da dove termino di scrivervi il diario di questo primo giorno fitto di esperienze a avventure.

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Domani mi sveglierò presto, passeggerò per Brasov e sarò pronto per l'ultima tappa fuori Bucharest del nostro bellissimo tour: Targoviste. Dove vedrò la vera corte principesca di Vlad Tepes III e incontrerò uno dei massimi esperti dell'Impalatore. Buonanotte.

p.s.
Speriamo che Gary non faccia cose strane stanotte con la spada acquistata al mercato di Bran...

DRACULA WEEK – BEYOND DRACULA:

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