Beyond Dracula - Custom Travel to Romania: Giorno II - La corte di Targoviste

Secondo giorno del Beyond Dracula - Custom Travel to Romania. Dopo il Castello di Bran, ecco la corte di Targoviste dove Vlad Tepes III guidava la Valacchia

Condividi

Diario di Francesco Alò (non stenografato)

22 gennaio. Bucharest.

Il viaggio sta per finire ed il fatto che io digiti queste lettere dalla stanza d'albergo di Bucharest dimostra che la nostra scampagnata per la Transilvania è purtroppo terminata. Siamo tornati in serata nella capitale romena ma prima abbiamo dato un ultimo morso al Beyond Dracula - Custom Travel to Romania. Risvegliatomi a Brasov ho seguito l'ottima guida Traian Rosu (con lui c'è anche il signorile Greg Helm) per una breve passeggiata per la città in compagnia di un manipolo di eroici colleghi tra cui l'oggi non-particolarmente-sorprendente Gary.

brasoviniziogita
Quando abbiamo affrontato una terribile strada ghiacciata vicino ai boschi sopra la città... io e Gary siamo stati quelli più in difficoltà. Lui poi è altissimo quindi l'equilibrio è scarso. Ma non siamo caduti. Una questione d'orgoglio. Questo è Gary. Ho deciso di spiarlo per vedere se ne combinava qualcuna delle sue.
Ma oggi si è regolato ed è stato il Principe della Sobrietà.

garyghiaccio
La storia di Brasov è antichissima ma Traian ci ha tenuto a sottolineare che è con i sassoni (ovvero tedeschi) chiamati a gran voce dal Re Géza II d'Ungheria che la città si espande definitivamente intorno al XII secolo. La regione era impervia e la zona pericolosa, pertanto chi si trasferiva a Brasov riceveva degli enormi benefici fiscali ed economici. In pochi anni la comunità si espanse a tal punto da diventare uno dei maggiori centri commerciali dell'Europa Orientale con pesanti investimenti destinati alla difesa e fortificazione della cinta muraria attorno la città. La popolazione di Brasov è stata per tanti anni a maggioranza tedesca e ungherese. I romeni hanno dovuto faticare non poco per vedere i loro diritti crescere ma piano piano si sono inseriti nella comunità fino al passaggio definitivo di Brasov alla Romania dopo la fine della I Guerra Mondiale nel 1918.

brasovalto
Una della maggiori attrazioni della città, insieme alla bella piazza centrale in cui si sente fortissima l'influenza della tradizione architettonica tedesca...

brasovpiazzaprincipale
...è l'imponente Biserica Neagră (Chiesa Nera), una delle più grandi chiese gotiche d'Europa chiamata così per via di un famoso incendio che la abbrustolì ben bene dandole il colore che ha adesso. Brasov è stata vittima di molteplici incendi nella sua turbolenta storia.

chiesanera

Anche dal punto religioso Brasov si è sempre distinta per essere una città originale. Il protestantesimo ha attecchito più che in altri luoghi della Romania grazie alla popolazione tedesca e al signore la cui statua vedete nella parte inferiore della foto in alto a lato della Chiesa Nera. Si tratta di Johannes Honterus, umanista e teologo del XVI secolo che qui a Brasov creò il centro culturale più attivo di tutta la Transilvania.

scrittabrasov

scrittagrande

Lasciamo la bella Brasov sovrastata dala sua scritta hollywoodiana in cima alla montagna di Tampa che domina dall'alto l'antico e florido borgo. E' uno spettacolo vedere la scritta illuminata nella fitta notte transilvana. Ieri l'abbiamo scorta da lontanissimo mentre eravamo in pullman provenienti dal Castello di Bran. Dopo aver recuperato quei colleghi più pigri (tra cui Joern) rimasti a dormire fino alle 10 a differenza di noi intrepidi curiosi esploratori di Brasov... siamo rimontati sul nostro affidabile pullman per la visita più importante della giornata: Targoviste. E' in questa cruciale città romena (dove venne ufficialmente deposto, processato e fucilato Nicolae Ceausescu la notte del Natale 1989) che troveremo i resti dell'effettiva corte (Curtea Domneasca) dove Vlad Tepes III governò la Valacchia come uno dei principi voivoda più importanti della regione. Qui potete vedere la targa che elenca i voivoda che vi regnarono. Il nostro Vlad è il numero 7.

targavlad
Ecco il suo palazzo con annessa chiesa visto dalla Torre Chindia, simbolo principale di Targoviste edificata proprio dal nostro Vlad Tepes III durante il suo turbolento principato.

targovistecortemeglio2

Questa è la Torre Chindia.

torrechindia
È qui che il nonno di Vlad Tepes III Mircea il Vecchio stabilisce il suo palazzo alla fine del 1300 ed è qui che Vlad Tepes III prenderà le decisioni più importanti del suo principato prima della morte per mano dei Turchi avvenuta nel 1476. Ecco ciò che rimane dell'antico centro del potere in Valacchia. Secondo gli archeologi questa è la scala principale che conduceva alla sala del trono del palazzo di Targoviste.

palazzodascala
Questo è l'interno del palazzo...

palazzointerno

... e questa è quella che doveva essere la corte vista da fuori...

cortevladvicina
Dopo aver gironzolato in lungo e largo per queste portentose rovine, abbiamo incontrato Vasile Lupasc, uno dei massimi esperti di Vlad Tepes III autore del bestseller tradotto in inglese Dracula - The Engraved Chest of Time. Vasile, ex campione europeo di karate (!), ci ha tenuto una piccola ma vibrante lezione sulle scale dei resti del palazzo di Vlad. Il suo punto di vista è così interessante che ho deciso di comprare il suo libro (anzi... diciamo che mi è stato gentilmente regalato dal collega Aaron Sagers visto che ero sprovvisto della moneta locale Lei). Cosa sostiene Vasile? Che Vlad Tepes III anche noto come l'Impalatore... non era assolutamente un violento sadico come, anche grazie alla relazione tra lui e il Conte Dracula di Stoker, spesso molti pensano ancora oggi. Per Vasile era in realtà un eccellente uomo politico nonché campione della Cristianità costretto a fronteggiare i Turchi senza un reale appoggio dei nobili locali (dei fifoni) e quindi costretto a mostrare un'immagine di sé particolarmente truce e sanguinaria per far sì che in Oriente arrivassero informazioni su di lui così terrificanti da preoccuparli al punto da complicare la loro avanzata in Europa. Tutto questo è molto interessante. Vasile ci ha raccontato alcuni atti di profonda umanità compiuti da Vlad (e di perdono), il quale, in tempi senza internet e mass media propagandistici a tiratura copiosa, aveva la necessità di creare una comunicazione horror attorno alle sue azioni per far sì che i Turchi fossero ossessionati da lui. La strategia fu così vincente e intelligente che per l'Impero Ottomano Vlad Tepes III assunse i connotati del "mostro" ben prima che Bram Stoker lo prendesse nel 1897 come punto di riferimento per Dracula. Tanto che, una volta ucciso nel 1476, la sua testa fu portata con urgenza a Costantinopoli per mostrarla al popolo turco come prova definitiva del fatto che il terribile Vlad Tepes III fosse finalmente stato sconfitto. Ed ecco dunque che nel momento della sua fine... Vlad fu vittima di quella stessa propaganda politica che così abilmente aveva sfruttato in vita. Vasile Lupasc è adrenalinico e coinvolgente quando parla di Vlad Tepes III. Ha letto tutti i documenti possibili e immaginabili su di lui e guai a contraddirlo perché ha le idee estremamente chiare. E poi... provate voi a fargli cambiare idea visto che è un campione europeo di arti marziali! Gli ho chiesto quando fosse nato questo interesse così spinto per Vlad e lui mi ha risposto che a cinque anni d'età... ebbe una sorta di visione o allucinazione in cui capì che avrebbe dovuto dedicare la sua vita al recupero storiografico e riabilitazione agli occhi della gente del sanguinario principe. Aaron Sagers gli ha posto una domanda fichissima:

"Domani incontreremo Luke Evans, l'attore che ha intepretato Vlad Tepes III in Dracula Untold. Cosa vorresti chiedergli?"

La risposta di Vasile è stata sorprendente quanto irrealizzabile (ma ci siamo ben visti tutti dal dirglielo per paura che ci picchiasse):

"Vorrei chiedere a Luke Evans... sarebbe disposto a interpretare nuovamente Vlad Tepes III ma per un kolossal storico senza vampiri e scivolate nel genere fantastico?"

Mmm... la vedo... difficile. Vasile sta effettivamente preparando una docufiction a tema Vlad e anche lui vive un rapporto ambiguo nei confronti del Dracula di Stoker. Da una parte è conscio del fatto che l'opera di Stoker inviti a conoscere meglio la storia della Valacchia e Transilvania del XV secolo. Dall'altro sa che l'irruzione della metafora horror... distrugge qualsiasi tipo di verità storiografica. La ricerca per lui è finita? Nemmeno per sogno. Ci ha confidato che la storia di Vlad Tepes III con tutte le sue battaglie, lunghe prigionie e geniali tattiche militari (Lupesc sostiene che Vlad fosse un generale militare innovativo e geniale ancora oggi studiato dagli esperti di guerra), rimane ricca di vuoti e misteri. Lui continua a studiare ogni singolo documento o reperto dell'epoca che ogni tanto continua a spuntare fuori. Devo ammettere che l'eloquio e l'occhio da sacro pazzo di Vasile ci hanno conquistato non poco. Bellissima la sua mini conferenza sulle scale del palazzo. Molti di noi giornalisti si sono precipitati nel bookshop del complesso di Targoviste per acquistare il libro. Tranne il sottoscritto, solito scroccone, che ha beneficiato della generosità di Mr. Sanders. Questa è la mia foto con Vasile, il quale mi aveva appena autografato il suo bestseller che sono veramente curioso di leggere.

vasililupesclibro
A proposito degli altri colleghi giornalisti. Alla fine del percorso, quando tutto sembrava pronto per tornare a Bucharest (dopo l'ennesimo pasto eccellente)... ecco Silas Lesnick di Coming Soon.net spuntare tra i merli della Torre Chindia come John Cleese in Monty Python and the Holy Grail. E' sempre bello riscontrare all'estero quanto i Monty Python siano popolari e ben radicati nella mente di ogni buon cinefilo (a differenza dell'Italia) perché proprio mentre sto fotografando Silas pensando quanto il taglio dell'immagine mi ricordi quella divertente sequenza in cui Cleese insulta il Re Artù di Graham Chapman dall'alto del suo castello... ecco il mitico Quint di Aintitcool.com (all'anagrafe: Eric Vespe) vicino a me che comincia a citare a memoria tutti gli insulti buffissimi di Cleese (tipo: "Your mother was a hamster and your father smelt of elderberries!").

silastorre
Mentre mi sentivo veramente a casa (continuando ad ascoltare Quint che non la finiva di citare tutte le battute di Monty Python and The Holy Grail) e pensavo a quanto ero stato fortunato nella vita a trovare la possibilità di essere circondato da pazzi scatenati con la mia stessa passione... le nostre ottime guide ci hanno richiamato all'ordine conducendoci ai pullman dove i fidati autisti Lucian Ungureanu e Cristian Iordache erano già pronti a riportarci nella capitale che avevamo lasciato solamente il giorno prima anche se ci sembrava molto di più viste tutte le esperienze delle ultime 24 ore. Ho colpevolmente citato troppo tardi Lucian e Cristian. Se il viaggio è andato alla grande molta parte del merito va anche a loro due sia perché siamo stati in pullman per lunghi spazi di tempo sia perché le stradine della Transilvania non erano facilissime da percorrere con quei mezzi così ingombranti.

Siamo dunque tornati qui in albergo a Bucharest alle 22 e visto che Joern mi ha invitato a bere qualcosa, ho deciso di accettare anche se più invecchio più vado a letto presto come Noodles in C'era una volta in America. Ma la compagnia del mio amico tedesco è così piacevole che ho accettato e chiacchierato amabilmente con lui e gli altri colleghi al bar dell'albergo... si è fatta mezzanotte e mezza.

Poi sono scappato. Domani devo intervistare Dracula (Luke Evans) la mattina presto.

Voglio chiudere il viaggio facendo bene il mio lavoro... e senza spargimenti di sangue.

DRACULA WEEK – BEYOND DRACULA:

Continua a leggere su BadTaste