Better Call Saul: ecco perché dovremmo smettere di aspettare Walter e Jesse
Le voci e dichiarazioni sull'apparizione di un personaggio di Breaking Bad in Better Call Saul non ci lasciano mai, ma ecco perché non dovremmo preoccuparcene
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In un'epoca televisiva, ma soprattutto cinematografica, in cui l'intertestualità diventa la regola, sempre più siamo abituati a ragionare in termini di fanservice, a godere del semplice e momentaneo appagamento che una facile citazione può darci. Vedere Walter o Jesse o chi per loro – nel finale si in un primo momento si voleva far apparire Marie – sarebbe divertente, ma non renderebbe Better Call Saul un prodotto migliore. Anzi, ne mortificherebbe quasi le grandissime potenzialità espresse fino ad ora, proprio questa serie che fin dall'inizio non c'è stata a farsi inquadrare come semplice spin-off di un capolavoro, ma ha lavorato lentamente per costruirsi una sua identità.
Se proviamo un senso di attesa spasmodica per ciò che arriverà, se sudiamo freddo con Jimmy che assiste impotente al malore del fratello o con Mike che trova un biglietto minaccioso lo facciamo grazie a qualcosa di nuovo. Questo è "hype di qualità", molto diverso dalla promessa continua di apparizioni famose, ma caratterialmente vuote, che non aggiungono emotivamente nulla (prima stagione di Gotham?).