Bella ed Edward muoiono in Twilight 5?

Scoopone del Messaggero, che annuncia il decesso dei due protagonisti della saga. Peccato che la realtà sia molto diversa. Intanto, i giornali scoprono che Abel Ferrara si drogava e il Sole 24 ore parla della morte di Owen Wilson...

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Rubrica a cura di ColinMckenzie

La perla di Quinto potereE' incredibile che, dopo due settimane di assenza di questa rubrica e diverso materiale succoso, non ci siano dubbi sulla notizia più bella di oggi, che merita la nostra perla senza se e senza ma. Ce la regala Gloria Satta del Messaggero, nella sua ormai commovente rubrica Lavori in corso:

Panico tra i devoti di Twilight: pare che nel quinto e ultimo capitolo della saga, Revelation (nelle sale a novembre 2012) Bella e Edward finiscano uccisi dai Vulturi (sic). Ma forse non muoiono del tutto, il botteghino reclama il seguito".

Peccato che la notizia originale (peraltro, assolutamente non confermata) parlasse del modo in cui dovrebbe finire Breaking Dawn - Parte Prima, ossia con una visione di Alice su quello che accadrebbe ai protagonisti se andassero in battaglia contro i Volturi, che - tra le altre cose - prevede la morte di Bella ed Edward. Come detto, non è che assolutamente sicuro che questa scena ci sia veramente, ma comunque si tratta di una visione. O qualcuno pensa veramente che si possa cambiare così radicalmente il testo originale? Comunque, considerando le poche righe di testo, è fantastico essere riusciti anche a: aver creato un titolo mai sentito finora - Revelation; sbagliare il nome dei Volturi; parlare di un seguito quando non c'è neanche una storia nuova da adattare. Chapeau...

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Abel Ferrara parla del suo passato di tossicodipendenza e i quotidiani impazziscono. "Ferrara Choc" scrivono repubblica.it e Il Giornale, "outing choc" per il Corriere della Sera e "confessione shock" per Il mattino. A parte che sarebbe utile mettersi d'accordo sulla grafia di shock, vediamo cosa dice il dizionario a proposito di questo termine: "emozione improvvisa e violenta". Ora, che qualcuno possa essersi emozionato pesantemente per una cosa che sapevano tutti, mi sembra discutibile...

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Lo avrete sicuramente già letto, Il sole 24 ore che si beve la bufala della morte di Owen Wilson. Ma se vi siete distratti e magari volete vedere anche la splendida home di quel giorno, potete leggere tutto sul blog di Stefano Testi...

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Straordinario il Corriere della Sera, che parla della rivincita dei secchioni in cinema, musica e telefilm. A dimostrarlo, come sottolinea lo strillo di testa, "il caso di Michael Cera". Peccato che ormai venga considerato quasi veleno al botteghino e i suoi ultimi film siano andati malissimo al botteghino. Sempre sul Corriere, qualcuno mi spiegherà il senso di pubblicare una recensione di Cyrus il 31 dicembre, pellicola ormai non presente in sala. Comunque, di recensioni in ritardo se ne sono viste tante: ha senso? Credo di no, così come non ha molto senso che la gran parte dei quotidiani recensisca Un altro mondo e Tron Legacy di venerdì, anche se sono usciti di mercoledì, quindi con due giorni di ritardo.

A proposito di ritardo, La stampa in un articolo del 3 gennaio sul successo di Black Swan in America parla di "oggi a quota quasi sei". In realtà, il film è arrivato a 47 milioni complessivi, mentre era giunto ai 6 milioni il 13 dicembre. Non sarà che l'articolo è stato tenuto in freezer per un po' e poi non è stato più controllato?

Sempre La Stampa, nella consueta rubrica Che fanno, questa volta non si segnala per i ritardi ma per l'originalità:

Cate Blanchett è nel cast di The Hobbit di Peter Jackson. Ha di nuovo il ruolo della regina degli elfi Galadriel, che non esiste nel testo di Tolkien".

Forse si voleva dire che non compare ne Lo Hobbit...

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Massimo Bertarelli nella sua rece di La bellezza del somaro, dice che "si basa anche stavolta su un romanzo di successo di Margaret Mazzantini". In realtà, la Mazzantini ha scritto il soggetto e la sceneggiatura, ma non c'era un romanzo originale che è stato adattato.

Sempre a proposito di questo film, mi chiedo se la Warner fosse contenta dell'intervista (uscita prima della proiezione stampa) di Enzo Jannacci a Cinzia Romani (a cui comunque vanno fatti i complimenti, visto che in quel momento era un piccolo scoop), in cui l'artista rivela il finale del suo rapporto con un altro personaggio.

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Piccolo trafiletto di Repubblica di qualche settimana fa, ma titolo sensazionale: "Il film di Martone: poche sale, un milione di spettatori". Peccato che in realtà sia un milione di euro di incasso, non di spettatori. Molto ottimista anche l'Unità con il titolo "Vi presento i nostri: boom in Usa". Forse non hanno seguito i problemi produttivi della pellicola...

Vi ricordo che, per segnalarci articoli interessanti, potete scrivere su questo Discutiamone nel Forum Cinema  

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