Behind Punisher 1x13: Memento mori

Abbiamo analizzato per voi Memento mori, tredicesimo episodio della serie TV Marvel's The Punisher

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MosaicoGrazie al soccorso di Dinah Madani e Micro, Punisher riesce a sopravvivere alle brutali torture subite dal defunto William Rawlins e può dunque dare la caccia al traditore Billy Russo. L'ex commilitone del protagonista ha però più di un asso nella manica, e tenta il tutto per tutto per abbattere il Punitore e farla franca.

Tutto finisce dove è iniziato: a Central Park. Il finale della prima stagione di Punisher porta la battaglia tra Frank e Billy nell'iconico ruolo in cui il giustiziere è nato, quando la sua famiglia fu barbaramente assassinata di fronte ai suoi occhi, come conseguenza del losco traffico di droga che si celava dietro la cosiddetta Operazione: Cerbero.

Questo è anche il momento in cui Russo si "trasforma" in quella che, nei fumetti Marvel, è la sua incarnazione più nota: il villain Mosaico, vera e propria nemesi del Punitore.

Il criminale della serie TV subisce lo stesso tipo di trauma della sua versione a fumetti, con frammenti acuminati di vetro che ne scarniscono l'affascinante volto trasformandolo in un ammasso di disgustose cicatrici. Se nei fumetti della Casa delle Idee Castle gettava ripetutamente Russo da alcune finestre, qui il processo è ancora più cruento, con il protagonista che "grattuggia" letteralmente il volto del suo avversario sui vetri rotti di un paio di specchi del carosello di Central Park.

Abbiamo inoltre conferma di come il personaggio di Curt abbia decisamente una natura diversa dalla sua iterazione originale: se nei fumetti questi si rivelava essere uno sporco traditore, qui si conferma fedelissimo a Castle dall'inizio alla fine.

Nel finale, inoltre, Frank riprende il cognome fittizio di Castiglione, che invece nella versione a fumetti del Punitore era il suo originale all'anagrafe.

BEHIND PUNISHER:

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