Behind Preacher 2x03: Damsels

Pasquale Gennarelli vi parla di Damsels, terzo episodio della nuova stagione di Preacher!

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


Condividi

Terzo appuntamento con Preacher, serial TV targato AMC, realizzato da Evan Goldberg, Seth RogenSam Catlin e ispirato all’omonima pubblicazione a fumetti Vertigo, scritta da Garth Ennis e disegnata dal compianto Steve Dillon.

Per me New Orleans è una pessima idea!

Continua il viaggio attraverso gli Stati Uniti alla ricerca di Dio. Jesse Custer (Dominic Cooper), Tulip O'Hare (Ruth Neggan) e Cassidy (Joe Gilgun) lasciano il Texas, e vediamo un cartello che reca una scritta uguale a quella presente nell’ultima pagine del numero #7 della serie a fumetti, intitolato N.Y.P.D. Blue: "State lasciando il Texas. Peggio per voi, fessi".

Eugene, va' all’inferno.

Il povero Eugene Root (Ian Colletti), figlio del defunto Sceriffo Root, è stato inavvertitamente spedito all'inferno da Jesse. Sebbene il suo nome sia sempre comparso tra i credits delle puntate precedenti, solo in questo terzo appuntamento entra in scena.

Lo troviamo rinchiuso in una cella dell'Inferno dove è costretto a rivivere in eterno il momento cruciale della sua vita: il tentativo di suicidio suo e di Tracy Loach (Gianna LePera). Assistiamo così all'origine di Faccia di Culo. Vi ricordiamo che nel fumetto di Ennis e Dillon il ragazzo si procura la vistosa ferita dopo aver tentato il suicidio per emulare il suo idolo: il cantante e chitarrista Kurt Cobain, leader dei Nirvana.

Se Dio chiude una porta, è sempre per aprirne un’altra.

Nel flashback, vediamo Eugene tentare di consolare Tracy citando una frase del film Tutti insieme appassionatamente (The Sound of Music, 1956), di Robert Wise, anche se chiama l'attrice protagonista "Mary Poppins" invece che Julie Andrews, celeberrima interprete del personaggio nella pellicola Disney del '64.

Preacher

Facciamo inoltre la conoscenza anche del vicino di cella di Eugene: Adolf Hitler (Noah Taylor)!

Cerchiamo Dio

Una volta giunti a New Orleans, il reverendo Custer, Tulip e Cassidy iniziano a girare per i 187 bar della città della Louisiana alla ricerca di Dio. La richiesta, soprattutto se fatta da un predicatore, ha un ché di ironico e non produce gli effetti sperati. In particolare, ai tre viene proposto un bizzarro rapporto con una persona travestita da dalmata.

Sebbene nel fumetto non manchino scene disturbanti (ricordiamo, tra le tante, quelle con protagonista la signora Oatlash), mai nessun dalmata è stato oggetto di pratiche estreme.

Preacher

Dennis! Porca troia, sei in gran forma! Che bello vederti!

Mentre Jesse continua la sua ricerca, Tulip e Cass decidono di andare a dormire a casa di Denis (Ronald Guttman), un amico del vampiro irlandese (personaggio è stato creato ad hoc per il serial TV). L’uomo non sembra molto contento di vederlo sulla porta, ma non fa nulla per respingerlo.

Tulip O’Hare, sapevo di aver visto le tue chiappette in giro.

Sin da quando Jesse ha espresso la volontà di spostarsi a New Orleans, Tulip è apparsa nervosa, come se temesse di incontrare qualcuno del suo passato. Mentre lei e Cassidy si dirigono verso casa di Denis, vengono intercettati dalla signora Barbarett, la quale invita i due a mangiare un dolce tipico locale. È la prova che l’arrivo in città di Tulip non sia passato inosservato: qualcuno - forse tale Viktor a cui si faceva accenno nella puntata precedente - la sta aspettando al varco.

Pulisciti, poi raggiungimi fuori.

Su suggerimento di un barista, Jesse si dirige ad ascoltare la performance dal vivo di Lara (Julie Ann Emery). La donna potrebbe infatti aiutare il reverendo a trovare Dio. Qualcosa sembra scattare tra i due, soprattutto dopo che lei viene salvata dal Predicatore da una banda di uomini in abito bianco e cravatta rossa: un abbinamento di colori familiare a chi nel fumetto ricorda un’organizzazione di nome Graal, la cui prima apparizione risale al numero #13 della serie, intitolato Il Cavalcatore Pallido.

Nel serial TV, il Graal viene definito come “un’organizzazione segreta di fascisti cripto-religiosi che ha l’obiettivo di conquistare il mondo”.

Preacher

Davanti al suo ristretto pubblico, la bella Lara si cimenta in una cover di Almost Blue, celebre brano del 1982 di Elvis Costello tratto dall'album Imperial Bedroom.

Adesso sì che hai capito, Predicatore. È la fine del mondo.

Sia durante il viaggio in auto verso la Louisiana che a casa di Lara, Jesse stringe tra le mani un disco intitolato 14 Best Songs No One’s Ever Heard Of, una compilation fittizia che contiene il brano (realmente inciso) A Walk to the Peak. La canzone, a quanto pare, è tra le preferite di Dio e al momento rappresenta l’unico indizio che potrebbe condurre i tre al cospetto del Creatore del cielo e della Terra. Nel club in cui viene eseguito il brano, Jesse chiede all’uomo seduto al suo fianco perché gli piaccia tanto: è la rappresentazione in musica della fine del mondo, gli viene risposto.

Detesto le paludi. Cose di famiglia.

Quali sono queste “cose di famiglia” che Jesse cita per giustificare la sua ritrosia nei confronti delle paludi? Una reazione strana che possiamo riscontrare anche quando, fuori da un bar, il predicatore si sofferma a leggere una locandina della località di Angelville.

Tutto in famiglia è il titolo del numero #8 di Preacher nel quale facciamo la conoscenza della famiglia della mamma di Jesse, i L'Angelle, e delle torture a cui è stato soggetto quando era piccolo.

Il finale di questa ricca puntata ci riserva due importanti colpi di scena: il primo - un'idea della serie TV - vede Tulip fronteggiare almeno una dozzina di uomini al servizio di Viktor. Chi è costui? Qual è la colpa di cui si è macchiata la fidanzata di Jesse?

Il secondo riguarda Lara, che getta la maschera: riconosciamo in lei Featherstone, personaggio noto ai lettori del fumetto. La sua copertura infatti serviva a tastare il reale potere di Genesis e di Jesse. Notiamo come, a dispetto della controparte cartacea, Lara abbia i capelli neri e non biondi (anche se all'inizio sfoggia una parrucca di quel colore).

Inoltre, incontriamo per la prima volta Hoover (Malcolm Barrett) e, soprattutto, Herr K. Starr (Pip Torrens); notiamo come sulla sua scrivania esista già un fascicolo dedicato a Jesse Custer, coperto in parte da un certo “Pig”. Non sappiamo di chi o cosa si tratti, ma una delle prossime puntate avrà lo stesso titolo...

BEHIND PREACHER:

BEHIND PREACHER 2:

Continua a leggere su BadTaste