Behind Preacher 1x07: He's Gone

L'analisi della serie televisiva del canale AMC basata sul capolavoro Vertigo di Garth Ennis e Steve Dillon: Preacher!

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


Condividi

Puntata ricca di flashback la settima di Preacher, serie TV targata AMC creata da Evan Goldberg, Seth Rogen e Sam Catlin. Frammenti di un passato che fu, un passato in cui i giovani JesseTulip affinavano l'intesa reciproca e gettavano le basi del loro rapporto. Sappiamo bene che le sequenze raccontate in questa puntata (la punizione a scuola, la permanenza nella chiesa dei Custer e la successiva visita degli assistenti sociali che affideranno Tulip in adozione) sono frutto della scrittura degli autori del serial e non di Garth Ennis, creatore del fumetto insieme a Steve Dillon; su quelle pagine, infatti, l’amore tra i ragazzi scatta una sera durante una festa in cui si incontrato per la prima volta, quando i due hanno già compiuto vent'anni.

Tornado ai flashback, sono interessanti alcuni spunti. Durante una preghiera, ad esempio, Jesse chiederà a Dio di prendersi cura della madre:

Prenditi cura di mia madre, ovunque sia finita.

PreacherNel fumetto la vediamo lavorare in un bar nel corso del ciclo di storie ambientato a Salvation. Dopo aver consentito che Tulip venisse prelevata dalla sua chiesa per essere affidata in adozione, il reverendo John Custer (Nathan Darrow) dovrà fare i conti con la rabbia del figlio che, pieno di livore, chiederà a Dio nelle sue preghiere di uccidere il padre. La sera stessa un gruppo di sconosciuti fa irruzione in casa e uccide John dopo averlo pestato per bene sotto agli occhi di Jesse.

Ritorna in maniera estesa il primo flashback visto nella serie che ricalca una scena del fumetto, sebbene sia doveroso ricordare che nella pubblicazione targata Vertigo John non sia affatto un prete. Inoltre vediamo chiaramente il tatuaggio sul polso dell’assassino, uguale al tatuaggio posto al centro della schiena di Jesse Custer (Dominic Cooper). Si tratta dello stemma della famiglia di Christina L’Angelle, la madre di Jesse.

Sempre in uno di questi flashback i giovani Tulip e Jesse si scambieranno una promessa:

Fino alla fine del mondo.

PreacherIn questo caso il riferimento non è solo alla frase che i due si ripetono, ma anche al titolo del secondo storyarc della serie a fumetti.

Seguono dialoghi incisivi tra Cassidy (Joe Gilgun) e Jesse, e poco dopo tra Tulip (Ruth Negga) e il vampiro. In particolare la ragazza chiede al vampiro irlandese - che si professa grande amico del reverendo - se conosce il nome dell’attore preferito di Jesse. A differenza di Cassidy, tutti i lettori del fumetto sanno che si tratta di John Wayne, vero e proprio spirito guida del protagonista nel corso della sua formazione.

Potrà sembrare strano, ma - giunti alla settima puntata - Custer non conosce ancora la vera natura del suo nuovo amico Cass. Questo, spinto anche dal colloquio avuto con Tulip, svelerà a Jesse di essere un vampiro denudandosi alla luce del sole, cosa che manderà in fiamme il suo corpo. Nonostante Jesse abbia tra le mani un estintore, non farà nulla per salvarlo; anzi, alla vista di quell'"abominio" si ritirerà sdegnato. Una reazione sicuramente diversa rispetto a quella che troviamo tra le pagine di Preacher, in cui l’essenza vampiresca dell’irlandese non provoca alcun moto avverso o contrariato nel protagonista.

Viene inoltre fatta finalmente luce sul misfatto che ha visto coinvolti Eugene Root (Ian Colletti) e Tracy Loach: entrambi sono i ragazzi più in vista della scuola, i più ambiti e idolatrati. Ben presto Eugene si innamora di Tracy e non perde occasione per dichiararle il suo amore, ma la ragazza respinge la corte gettando il giovane nella disperazione. A questo punto Eugene decide di compiere un gesto tanto forte quanto estremo: spara un colpo di fucile a Tracy e un secondo a se stesso. Nessuno dei due perde la vita, ma restano entrambi segnati in maniera indelebile: Tracy vive in uno stato vegetativo, Eugene mostra un volto deforme.

Viene dunque svelata la relazione tra i due e sui motivi che hanno spinto Eugene a impugnare il fucile. La storia differisce da quella del fumetto dove Faccia di Culo ha invece tentato il suicidio con un'arma da fuoco per emulare Kurt Cobain, leader dei Nirvana, band comunque amata dalla sua controparte televisiva.

In tutto questo, Odin Quincannon (Jackie Earle Haley), capo delle Quincannom Meat & Energy, continua a rilassarsi ascoltando il verso degli animali che vengono macellati: un piacere depravato che non è presente nel fumetto, ma che richiama la passione perversa verso la carne mostrata su quelle pagine.

La puntata si chiude con i dipendenti dell'azienda diretti verso la Confraternita di Ognissanti, pronti a impossessarsi della chiesa. A guidarli sarà proprio Odin, intenzionato a far suo quello che Jesse avrebbe perso con una scommessa (una trama del tutto inedita nel fumetto).

BEHIND PREACHER:

Continua a leggere su BadTaste