Behind DuckTales 2x09: The Outlaw Scrooge McDuck!

DuckTales torna a narrare le origini del giovane Paperone con un'avventura ambientata nel vecchio West

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Dopo The Golden Lagoon of White Agony Plains!, DuckTales torna a raccontare il passato di Zio Paperone con The Outlaw Scrooge McDuck!, episodio ad ambientazione western che riprende il titolo originale del film Il Texano con gli Occhi di Ghiaccio (The Outlaw Josey Wales).

Ehilà, amico. Sono io, Sheriff Marshall Cabrera.

Lo Sceriffo Cabrera ha un nome che in lingua originale crea un equivoco su quale sia il suo ruolo a Gumption ("marshall" significa "maresciallo"). Oltre al cognome, anche l'aspetto e la voce sono identici a quelli di Fenton, quindi, pur non essendoci altre informazioni precise in merito, è probabile che sia un suo antenato. L'idea viene rafforzata dall'utilizzo di un'armatura che possiamo considerare un prototipo steampunk di Robopap.

Disgustoso. Romanticismo tra persone anziane. Bleah!

Temendo che la storia sia troppo romantica, Quo interrompe il racconto di Paperone in modo simile a quanto fa il bambino all'inizio del film La Storia Fantastica.

Cercatori, vi presento John D. Rockerduck, il nuovo proprietario di Gumption.

John Davidson Rockerduck è un personaggio ideato da Carl Barks nel 1961 per la storia breve Zio Paperone e la superbenzina. Si tratta del secondo antagonista di Paperone dopo lo spietato Cuordipietra Famedoro, poco utilizzato dagli autori americani ma sfruttato abbondantemente nei fumetti Disney nostrani, nei quali è il principale avversario nelle imprese commerciali e nelle sfide di ricchezza. Nei fumetti Rockerduck vive a Paperopoli, mentre nel reboot di DuckTales è stato reinventato come ostacolo per il giovane Paperone nel lontano West.

Bestione, non avrai davvero intenzione di farlo?

Il maggiordomo di Rockerduck è vestito come Oddjob e ha i denti di metallo come Squalo, due tirapiedi presenti nei film di James Bond.

Sai con chi stai parlando? Questo è il cowboy delle Terre Maledette!

Doretta Doremì avverte Rockerduck dell'identità di Paperone, chiamandolo con lo stesso appellativo con cui è stato investito nell'omonimo terzo capitolo della Saga di Paperon de' Paperoni, di Don Rosa.

Non sono nessuno. Soltanto il classico fuorilegge stravagante, decisamente non un brillante scienziato dal futuro bloccato accidentalmente nel vecchio West. Cioè, nel presente West.

Archimede è uno scienziato bloccato nel West, una situazione che ricorda molto Ritorno al Futuro - Parte III. Come il film di Robert Zemeckis, anche qui c'è una sequenza finale incentrata su un treno a vapore in corsa. N

el finale dell'episodio, Archimede riesce a tornare nel presente a bordo di una macchina del tempo a forma di vasca da bagno, la stessa vista nella puntata Sir Archimede Pitagorico della serie originale di DuckTales; per attivare l'invenzione lo si vede utilizzare una piccola pepita d'oro. Tutto ciò lascia intendere che la macchina del tempo funzioni con lo stesso generatore di energia a tecnologia aurea con cui Archimede ha costruito la Lancia di Selene.

Probabilmente l'inventore è rimasto bloccato nel passato proprio perché si è trovato a corto di oro (come Della sulla Luna), e all'inizio dell'episodio lo troviamo in prigione in seguito a un tentativo illecito di procurarsene.

Blateratori blateranti, toglietemi di dosso questo aggeggio!

Paperone assiste all'utilizzo dell'armatura primitiva da parte del sindaco Cabarera. Questo potrebbe aver influenzato la sua scelta futura di lasciar utilizzare Robopap a Fenton, nonostante i suoi disastri, comprendendo la potenziale utilità dell'invenzione.

Doretta Doremì distrae Rockerduck con una canzone; nei fumetti, Paperone la incontra mentre lavora come cantante in un saloon di Dawson, cittadina che la papera cita proprio in questo episodio, chiedendosi perché non sia rimasta là. La seguente citazione è invece è un altro omaggio a Ritorno al Futuro, una frase che Marty McFly rivolge ai ragazzi della band al ballo scolastico del 1955, raccontato nel primo film

Occhio agli accordi e statemi dietro, ok?

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