Behind Agents of S.H.I.E.L.D. 1x19: The Only Light in the Darkness

Coulson e la sua squadra devono affrontare Blackout, nel tentativo di salvare The Only Light in the Darkness...

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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A tre settimane dal termine della prima stagione di Agents of S.H.I.E.L.D., l'episodio The Only Light in the Darkness ci mostra finalmente la violoncellista di cui avevamo iniziato a sentir parlare da Coulson già in The Avengers; inoltre assistiamo all'esordio di un supercattivo proveniente dai fumetti... Ma ci sono tante altre informazioni nascoste tra le righe, scopriamole assieme.

Attenzione! Questo articolo contiene SPOILER. Ne consigliamo la lettura dopo la visione di Agents of S.H.I.E.L.D. 1×19: The Only Light in the Darkness

Può dirmi il suo nome completo?
Melinda Qiaolian May.

Eric Koenig sottopone la squadra di Coulson a una macchina della verità, grazie alla quale scopriamo molti dettagli sui singoli personaggi, come la diverse mentalità che affiorano ad esempio dalla risposta sulla differenza tra un uovo e una roccia.

Ma è l'occasione per aggiungere anche qualche tassello al passato di ognuno di loro.

Melinda May rivela il suo nome completo, svelando un "Qiaolian" mai sentito prima; potrebbe essere solo una coincidenza (mhh...) ma su Iron Man: Titanium #1 è stato introdotto un rappresentate dell'A.I.M. (organizzazione criminale fondata nei fumetti dal Barone Von Strucker per fornire armi all'Hydra) di nome Huang Qiaolian.

Se poi pensiamo che nell'universo cinematografico Marvel l'A.I.M. è stato fondato da Aldrich Killian, ideatore del virus Extremis utilizzato nel progetto Centipede, tanto importante in questa prima stagione di Agents of S.H.I.E.L.D. ... Ci sono un bel po' di elementi che sembrano collegati tra loro.

Nel finale dell'episodio vediamo anche la madre di Melinda, che sembra sapere diverse cose sull'attività della figlia e probabilmente in passato ha rivestito un ruolo simile... o forse ha qualcosa a che fare con l'A.I.M.? O forse il secondo cognome "sospetto" di Melinda deriva dal suo ex-marito?

Blackout_I_rapsheet_h2Se fossi il nipote di uno degli Howling Commandos me lo tatuerei sul petto.

Il nonno dell'agente Triplett è stato uno degli Howling Commandos, la squadra di Capitan America che abbiamo visto in azione nel primo film del personaggio. Non sappiamo ancora ufficialmente chi sia, ma il principale sospettato è Gabe Jones, l'unico membro di colore della task force...

È divertente l'ammirazione che l'agente Koenig ha nei confronti degli Howling Commandos, visto che nei fumetti ne faceva parte.

Bè, all'orfanotrofio mi avevano chiamato Mary Sue Poots

Il nome dato a Skye potrebbe essere un ammiccamento degli autori riferito ad alcune critiche dei fan indirizzate al personaggio. Nella narrativa il prototipo di "Mary Sue" è un personaggio femminile di bell'aspetto, con caratteristiche che la rendono inusuale e attraente, ma priva di difetti e con abilità fuori dalla norma.

Ha mai sentito parlare del progetto Insight? Ha mai avuto contatti con Alexander Pierce?

Durante gli interrogatori con la macchina della verità, Koenig cerca di scoprire un possibile traditore facendo domande riferite agli eventi visti in Captain America: The Winter Soldier. Alexander Pierce è il direttore dell'Hydra infiltratosi ai piani alti dello S.H.I.E.L.D., mentre il progetto Insight riguarda i tre helicarrier che potevano distruggere qualunque obiettivo.

Cosa c'è nella scatola?
Il Tardis.

Jenna Simmon, complici le sue origini britanniche, è una grande fan di Doctor Who.

Non riesce a nasconderlo quando confessa che la prima cosa che immagina dentro una scatola sia il Tardis, l'astronave a forma di cabina telefonica grazie alla quale il protagonista del telefilm inglese è in grado di viaggiare nello spaziotempo.

Marcus Daniels era assistente in un laboratorio di fisica dove cercavano di raccogliere energia elettrica da qualcosa chiamata "forza oscura".

Blackout è un personaggio apparso per la prima volta nell'universo Marvel nel 1978 sulle pagine di Nova #19; le sue origini sono molto simili a quelle descritte in questo episodio, così come il suo collegamento alla Forza Oscura. Nei fumetti Blackout può aprire mentalmente dei passaggi attraverso la Dimensione Oscura, con la quale è in grado di teletrasportare oggetti e persone; la sua "esplosione" nel finale quindi potrebbe non essere un congedo definitivo col personaggio...

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