Batwoman e la gestione del fantasma di Ruby Rose

Batwoman 2.0 e la difficile gestione del fantasma di Ruby Rose

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Quando, lo scorso anno, Ruby Rose annunciò a sorpresa di aver deciso di rinunciare al suo ruolo di protagonista in Batwoman, sia i produttori che i fan dello show (che dopo un inizio burrascoso avevano cominciato ad affezionarsi al personaggio di Kate Kane) sono stati colti in contropiede, complici storyline ben gestite e soprattutto una notevole chimica tra lei ed il personaggio di Alice, interpretato da Rachel Skarsten, che veste tutt'ora i panni della compianta Beth, la sorella perduta di Kate e figlia di Jacob Kane.

Sia le dichiarazioni dell'attrice che quelle di The CW, al tempo dello scisma, furono chiaramente volte a dimostrare come il clima tra la star ed il network, nonostante la difficile scelta, fosse apparentemente disteso:

“Ho preso la difficile decisione di non tornare nella prossima stagione di Batwoman. Non l’ho fatto alla leggera dato che ho il massimo rispetto per il cast, per la troupe e per tutti quelli che sono coinvolti nella realizzazione della serie a Vancouver e a Los Angeles. Sono più che grata a Greg Berlanti, Sarah Schechter e Caroline Dries, non solo per avermi dato questa incredibile opportunità, ma per avermi dato il benvenuto nello splendido Universo DC da loro creato. Ringrazio Peter Roth, Mark Pedowitz ed i team della Warner Bros. e di The CW che si spendono così tanto per la serie e che hanno sempre creduto in me. Grazie a tutti quelli che hanno reso questa prima stagione un successo – vi sono veramente grata”.

Alle parole della Rose fecero presto seguito quelle della Warner Bros. TV, The CW e della Berlanti Productions in una dichiarazione congiunta:

“La Warner Bros. Television, The CW e la Berlanti Productions ringraziano Ruby per il suo contributo al successo della nostra prima stagione e le augurano tutto il meglio. Gli studios ed il network sono fermamente decisi a lavorare alla seconda stagione di Batwoman e pensano ad un futuro a lungo termine per la serie ed insieme al team creativo non vedono l’ora di condividere con tutti la sua nuova direzione, incluso – nei prossimi mesi – il casting di una nuova protagonista, membro della comunità LGBTQ”.

Tutto a posto quindi. Tranne per il fatto che, dietro le quinte, nulla lo era davvero. Cominciarono infatti ad emergere voci sulla gravità di un infortunio subito sul set da una Rose che, a rischio di paralisi, fu operata d'urgenza, oltre al fatto che sia le aspre critiche subite per il casting che una forte nostalgia per la sua vita, completamente rivoluzionata dal momento in cui si era trasferita a Vancouver, in Canada, per le riprese dello show, fossero state un prezzo troppo alto da pagare per lei, che non si era mai davvero ambientata né abituata agli estenuanti ritmi di lavoro.

lasciata passare un po' di acqua sotto i ponti e probabilmente con i rapporti ormai più distesi, la Rose ebbe modo di elaborare la sua breve dichiarazione iniziale in un'intervista rilasciata a EW:

Essere la protagonista di uno show di supereroi è dura. Essere la protagonista in qualsiasi cosa è dura. Ma penso che, in quel particolare caso, sia stato molto più difficile perché mi stavo ancora riprendendo dall’intervento. Sono tornata a lavorare a 10 giorni dall'operazione e probabilmente non è stata una grande idea. La maggior parte delle persone si prende tra uno ed i tre mesi di pausa prima di tornare all'opera, quindi anche questo non ha reso la cosa facile. Ma essere la protagonista di uno show o di un film - a prescindere se sia o meno un prodotto d'azione - è comunque una cosa che richiede sacrifici.
C'è comunque un rovescio della medaglia, i traguardi e la fiducia che le persone ripongono in te per quel ruolo e la bellezza di poter andare tutti giorni sul set e creare la giusta atmosfera ed impostare il ritmo e la fiducia che riponi in tutto questo, che sono comunque un grande onore. Ed io ho amato la mia esperienza in Batwoman. Sono grata che siamo riusciti ad ottenere ciò che abbiamo fatto e fiera di tutti quelli che vi hanno lavorato. Sono anche fiera di me stessa per aver lavorato in circostanze tanto interessanti, nonostante fossi in fase di guarigione e tutto. Lo rifarei sicuramente. Penso solo che fosse arrivato il momento di prendermi una pausa e guarire completamente per tornare in pista.
Non è dipeso tutto solo dal mio infortunio, soprattutto perché abbiamo chiuso senza poter girare il vero finale a causa del COVID. La quarantena e l'isolamento ti danno il tempo di riflettere su diverse cose, su cosa vuoi ottenere nella vita e come vuoi farlo. Penso che sia per me che per i produttori sia stata una grande opportunità per instaurare un dialogo su molte cose. Li rispetto molto e loro hanno avuto rispetto per me.
E' stato un modo bello di fare questa cosa, specialmente perché è stata la prima volta che veniva realizzata - la prima volta di una Batwoman live-action ed anche la prima in cui faceva parte della comunità LGBTQ. Sono davvero onorata di aver avuto l'onore di interpretarla".

Chiuso il capitolo rinuncia al ruolo della Rose (o quasi), per la produzione della serie è arrivato poi il momento di decidere come gestire non solo la sua uscita di scena, ma anche il futuro della serie. Dopo un breve periodo di silenzio è stato infatti annunciato che il personaggio non sarebbe stato sostituito da un'altra interprete, ma che la serie avrebbe introdotto una nuova Batwoman.

Anche in questo caso la notizia, comprensibilmente, non è stata accolta benissimo dal pubblico, non tanto per la successiva scelta di casting, caduta su Javicia Leslie, ma soprattutto per cosa questo avrebbe comportato dal punto di vista della trama.
Kate Kane è indissolubilmente legata al padre Jacob, le sorelle Alice e Mary, il cugino Bruce Wayne, il compagno di avventure Luke Fox, il suo amore di sempre Sophie. Dare un senso a questo personaggi senza la protagonista della stagione sarebbe stata una sfida che, a 6 episodi dal debutto della 2^ stagione, non possiamo dire essere stata esattamente vinta.
Senza nulla levare a Javicia Leslie, la cui interpretazione di Ryan Wilder è convincente, Batwoman 2.0 non è ancora del tutto decollata come serie. Tutti quei legami che avevano reso la 1^ stagione intrigante sono ormai recisi, una storyline potenzialmente interessante come quella del finto Bruce Wayne è stata conclusa rapidamente nel giro di un deludente episodio, ma soprattutto la nuova Batwoman fatica ancora a liberarsi del fantasma di Ruby Rose, il che non può essere considerato in alcun modo un pregio.
Durante un' intervista concessa a TV Line la showrunner Caroline Dries aveva così spiegato la decisione della produzione di rivelare fin da subito il destino di Kate nella première:

Sarà una trama in continua evoluzione. Apprezzo le persone che chiedono di non trascinarla troppo per le lunghe. Sappiamo che Ruby non è più nello show, ma io spero che risulti molto soddisfacente e che provochi molte emozioni. Tutti i personaggi hanno l’interesse a trovare Kate ed hanno la propria opinione su cosa le sia successo. Io credo che il risultato finale ripagherà del viaggio.

Per ora, il risultato di questa scelta ha portato a dividere nettamente in due la narrazione. Da un lato la vecchia guardia, con la maggior parte dei personaggi che agisce e si muove spinta dal desiderio di ritrovare Kate, dall'altra Ryan, che sembra combattere una guerra piuttosto solitaria e privata, fatta di frizioni con il Team Batwoman (nonostante abbia legato con Mary e stia recuperando il rapporto con Luke) e di traumi dovuti al suo passato: l'essere rimasta orfana e senzatetto, la morte traumatica della madre affidataria per mano di Alice, il rapimento, la prigione, una relazione sentimentale difficile.

Per citare le stesse parole che la Dries affidò al suo profilo Twitter quando decise pubblicamente di smentire che il personaggio di Ruby Rose sarebbe stato ucciso all'inizio della 2^ stagione di Batwoman, se davvero era cosciente "dell’abuso dello stereotipo, usato anche in televisione, di fare di personaggi dichiaratamente gay solo delle vittime, che finiscono per morire o andare incontro ad un destino infelice", non possiamo dire, in tutta onestà, che lo show non vi stia in parte contribuendo con quello che fino ad ora ci ha mostrato di Batwoman 2.0 e Ryan Wilder. nonostante infatti il personaggio sia più propenso al sorriso e alla battuta di quanto non lo fosse Kate Kane, non si può dire che il suo traumatico passato non la identifichi come una vittima. Che lei - come d'altronde chi l'ha preceduta - abbia deciso di reagire alle carte che il destino le ha riservato è un innegabile, ma lo è anche il fatto che lei sia frutto di un sistema che l'ha fagocitata e plasmata per essere ciò che è.

Come se la questione della gestione delle due Batwoman non fosse già abbastanza delicata, di recente Ruby Rose ha dichiarato a CBM di non escludere affatto la possibilità di tornare nella serie, qualora le venisse chiesto, il che ci porta a giungere ad una conclusione.
Qualsiasi sia la direzione che gli autori abbiano deciso di imprimere alla trama che riguarda la scomparsa di Kate Kane, la soluzione non prevede al momento il ritorno della Rose sul set, il che - come abbiamo già avuto modo di dire nelle nostre recensioni - non sembra risolvere la spada di Damocle della scomoda presenza del fantasma del personaggio nello show.
Pur apprezzando idealmente la scelta di non cancellare l'esistenza di Kate Kane con una pigra risoluzione narrativa come la morte del personaggio, l'effetto del mistero della sua scomparsa sta cominciando a pesare davvero troppo su questo reboot dello show e Batwoman 2.0 deve cominciare a camminare con le proprie gambe, lasciandosi alle spalle la scomoda presenza della prima versione del personaggio.

Cosa ne pensate della possibilità che Ruby Rose torni nello show? Fatecelo sapere nei commenti!

La 2^ stagione di Batwoman va in onda negli Stati Uniti ogni domenica su The CW, mentre sarà trasmessa in Italia a partire dal 6 aprile su Premium Action.

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