Battlegrounds, la carta vincente di Hearthstone: tiriamo le somme a più di un anno dall'uscita della modalità | Speciale

A più di un anno dall'uscita della modalità Battaglia (Battlegrounds in originale) su Hearthstone tiriamo le somme sull'Auto Chess di Blizzard

R2, R2, L1, R2, sinistra, giù, destra, su, sinistra, giù, destra, su.


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È passato poco più di un anno da quando Blizzard ha introdotto la curiosa Modalità Battaglia su Hearthstone, una proposta che, a una prima occhiata, non aveva nulla da spartire con il card game derivato da Warcraft. Un'intenzione, quella del Team 5, che è diventata ben più chiara e limpida solamente qualche settimana fa, in occasione del BlizzConline, con la dichiarazione di voler trasformare Hearthstone in una sorta di piattaforma per giochi da tavolo, o qualcosa del genere. Fatto sta che, a distanza di un anno, la Modalità Battaglia (da ora in poi chiamata con il suo nome originale, Battlegrounds) è diventata l'attrazione principale e più popolare della Locanda, che nel frattempo ha ampliato la propria proposta ludica.

Hearthstone

Oltre a Battlegrounds, infatti, sono arrivati i Duelli, anche se per il momento stentano a decollare, e il Libro degli Eroi con avventure single player per raccontare le origini dei protagonisti di Hearthstone. Tornando a Battlegrounds, appunto, nella community si è creata una vera e propria mania per questa modalità, alimentata da streamer dall'indubbio talento, come il tosto e simpatico Budilicious, ma anche da una ripetibilità praticamente inesistente e da una diversificazione totale tra una partita e quella successiva.

HearthstonePer chi non si fosse mai avvicinato a Battlegrounds, questa modalità è un Auto Chess totalmente gratuito in cui l'obiettivo è costruire - turno dopo turno - una scacchiera sempre più potente e adatta a competere contro quelle degli avversari. Non basta, quindi, pompare al massimo i propri minion, ma spesso e volentieri bisogna giocare d'astuzia prevedendo la mossa avversaria. I servitori da mettere in campo sono ovviamente presi da Hearthstone e sono riconducibili a tribe differenti con sinergie uniche tra loro, come Pirati, Draghi, Elementali, Murloc, Demoni, Robot e Bestie. Il tutto è condito dalla presenza di un vasto pool di eroi tra cui scegliere, ognuno con un potere eroe unico che ben si adatta con questa o quella tribe. Senza scavare troppo in profondità (ad esempio, anticipandovi che non sempre tutte le tribe sono selezionabili) capite bene che lo scenario cambia di partita in partita e difficilmente vi ritroverete a giocare una run simile alla precedente anche nell'arco di molte, molte ore.

"Il vero punto di forza di Battlegrounds è la cura e l'impegno che il Team 5 mette nel bilanciamento"Il vero punto di forza di Battlegrounds, tra l'altro, è la cura e l'impegno che il Team 5 mette nel bilanciamento: quasi ogni due settimane ci sono cambiamenti, buff, nerf, nuovi eroi, eroi rimossi, meccaniche inedite, cambiando costantemente le carte in tavola (scusate il gioco di parole). Una cosa non funziona? Viene rimodellata. Una cosa funziona troppo bene? Viene rimossa o sostituita. Subito. Un modo di agire che porta la frustrazione ai minimi termini. Complice anche una buona dose di fortuna richiesta, che sta alla base di un gioco del genere, è praticamente impossibile arrabbiarsi o innervosirsi fortemente per un match andato male, rendendo Battlegrounds un'esperienza sempre positiva anche ad alti livelli.

Cosa serve per essere competitivi in Hearthstone Battlegrounds? Conoscere il meta, sicuramente, quindi essere al corrente di ogni cambiamento applicato dalle patch di Blizzard, ma anche conoscere bene i propri avversari, capire quando essere avidi e quando è meglio risparmiarsi, conoscere le combinazioni migliori, sia tra servitori e gli eroi, che tra i servitori stessi. Già, perché è altamente probabile che un dato eroe funzioni benissimo - esempio - con i Robot, mentre gli stessi servitori risultino inutili per un altro eroe.

Hearthstone Battlegrounds

Infine c'è tutto il discorso del positiong da affrontare, il posizionamento delle proprie pedine sulla scacchiera, che sembra scontato, a volte forse lo è, ma spesso e volentieri anche una minima variazioni delle combinazioni d'attacco alzano a dismisura la percentuale di vittoria sull'avversario.

Dopo un anno, quindi, personalmente non siamo ancora minimamente stufi di Battlegrounds, anzi, ne vogliamo sempre di più, come in un circolo di sana ludopatia dove si gioca per divertirsi davvero, in barba al risultato finale. Negli ultimi mesi, Blizzard ha arricchito il gioco con le lobby private (e quindi la possibilità di gareggiare con o contro i vostri amici) e con eventi in-game come La Follia di Lunacupa, che ha da poco lasciato la taverna di Bob.

Se volete un parere spassionato da chi vi scrive, chiudete questo articolo e fiondatevi su Hearthstone: come già detto, la modalità è gratuita, sana e divertente. Serve altro? Sicuramente no, soprattutto in attesa della nuova espansione, Forgiati nelle Savane, in uscita tra qualche settimana.

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