Batman: Return to Arkham: cosa ha reso grande la saga Rocksteady?

Un viaggio alla scoperta del mito Rocksteady ed un'analisi di Batman: Return to Arkham

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È appena uscita nei negozi una collezione molto interessante. Intitolato Batman: Return to Arkham, il pacchetto comprende i primi due titoli sviluppati da Rocksteady, in versione rimasterizzata. Non un semplice upgrade della risoluzione, ma una pesante revisione estetica che ha coinvolto texture, modelli dei personaggi e frame rate. Ma cosa ha reso speciali Batman: Arkham Asylum ed Arkham City? Perché vale la pena rigiocarli ancora oggi?

Prima di lui i tie-in facevano sempre schifo

Sembra ormai un'era lontana quella durante la quale se usciva un gioco su licenza, tendenzialmente tratto da un film o dedicato ad un personaggio dei fumetti, il novantanove virgola novantanove percento delle volte si sarebbe rivelato una mezza ciofeca. Quando nel 2008 venne annunciato Batman: Arkham Asylum, in pochi ci credevano, eppure, un anno dopo, Rocksteady zittì tutti gli scettici con un titolo acclamato dalla critica e dal pubblico. Il gioco riuscì a rispettare due regole d'oro di un prodotto su licenza, prima di tutto essere un buon gioco, divertente e realizzato come se si deve. In secondo luogo rispettare il materiale d'origine, ed Arkham Asylum si affermò come metro di paragone in questo ambito. Rocksteady confezionò un action adventure costruito su basi tradizionali, introducendo allo stesso tempo alcune idee azzeccate, lavorando sulle peculiarità del personaggio protagonista e dell'ambientazione. Il tutto in una cornice tecnica davvero valida, per l'epoca. I doppiatori originali delle serie a cartoni animati, ovvero Kevin Conroy nei panni di Batman e Mark Hamill in quelli del Joker, rappresentarono la ciliegina sulla torta. Come dicevamo, prima di Batman: Arkham Asylum i tie-in, ovvero giochi ispirati a film e altre licenze, tendenzialmente avevano sempre fatto schifo, con qualche rara eccezione. Purtroppo il gioco Rocksteady rimane una mosca bianca, affiancato forse solo da L'Ombra di Mordor ambientato nel mondo del Signore degli Anelli, tra l'altro sempre prodotto da Warner Bros., ed Injustice, che vede protagonisti gli eroi DC.

[caption id="attachment_156196" align="aligncenter" width="600"]Batman: Return to Arkham banner In Batman: Return to Arkham potremo goderci modelli dei personaggi nettamente migliorati[/caption]

I am Batman

Giocando alla serie Arkham è impossibile non pronunciare questa mitica frase in continuazione. Rocksteady, infatti, non solo confezionò un gameplay solido, lo fece interrogandosi su cosa significhi interpretare l'Uomo Pipistrello. Prima ancora che giustiziere, Batman è un investigatore, e grazie ad una visuale apposita, alcune missioni prevedono un'esplorazione accurata dell'ambientazione alla ricerca di indizi da seguire. Ci sono poi gli infiniti puzzle sparsi per le mappe dall'Enigmista che attendono i giocatori più fanatici. E i gadget, custoditi nella bat-cintura in grandi quantità, ben sfruttati dall'ottimo game design. Infine non possiamo non citare le mazzate, perché Batman è buon e giusto, ma quando c'è da menare le mani non è secondo a nessuno, così passiamo diretti a parlare del...

Sistema di scazzottate più fico di sempre, copiato da tutti

È arrivato il momento in cui ci fermiamo un attimo per raccoglierci in un religioso e contemplativo silenzio di ringraziamento verso Rocksteady, per aver inventato il free-flow. Un sistema di combattimento talmente semplice ed immediato che ci stupiamo non sia stato ideato prima. Con due tasti, uno per colpire e l'altro per contrattaccare, il giocatore può controllare facilmente il suo eroe mentre riempie di mazzate decine di scagnozzi che lo assalgono in gruppo. Doppie e triple counter, schivate, gadget attivati a tempi record sono aggiunte e finezze che arricchiscono un sistema davvero ben congegnato, che nel tempo ha anche introdotto l'interazione con gli ambienti e la cooperazione con altri personaggi. Grazie ad animazioni sempre diverse, i combattimenti sembrano delle danze coreografate, dove è importante il tempismo e non i riflessi fulminei. Diversi gli esempi di giochi che ne hanno ripreso le meccaniche con successi alterni, da L'Ombra di Mordor e Mad Max della stessa Warner Bros., a Spiderman Shattered Dimensions, passando per Sleeping Dogs che ne dava una sua interpretazione, ma ce ne sono tanti altri.

[caption id="attachment_162274" align="aligncenter" width="600"]arkham_city_predator Appollaiarsi su un gargoyle per tendere agguati è sempre un piacere[/caption]

Batman Stories

L'ultimo importante elemento che ha contribuito a rendere perfettamente equilibrata la formula di Rocksteady è la narrazione. Batman: Arkham Asylum riesce a ricreare le atmosfere dark e gotiche che tanto amiamo, dando spazio a moltissimi super villain, con ovviamente il ruolo da protagonista assoluto occupato dal Joker. Il dramma dell'uomo solo contro tutti è ben ricreato con una sceneggiatura videoludica notevole, ma anche esteticamente, visto che vedremo la crescere la barba di Bruce Wayne, mentre il suo corpo si riempie di contusioni e graffi. Tra i momenti topici ricordiamo l'incipit, col suo ritmo lento eppure tesissimo, e senza dubbio il folle combattimento contro lo Spauracchio. Per non parlare di quando ci ritroviamo improvvisamente nei panni del Joker, ma non andiamo oltre per evitare fastidiosi spoiler.

[caption id="attachment_162270" align="aligncenter" width="600"]arkham_asylum_batcave La collection Batman Return to Arkham è il modo migliore per recuperare due capolavori della passata generazione[/caption]

Il seguito perfetto

Da come ve l'abbiamo dipinto, starete pensando che Batman: Arkham Asylum fosse perfetto, ma ovviamente, per quanto eccellente, presentava ampi margini di miglioramento, a partire dalle disastrose boss fight, ad esempio. Rocksteady si rimise subito al lavoro, infatti, per produrre un seguito incredibile. Se gli elementi base sono gli stessi, l'esperienza viene espansa all'ennesima potenza, trasformando il titolo in un'esperienza free-roaming, permettendo al giocatore di esplorare Arkham City guidando in eleganti planate controllate l'Uomo Pipistrello. Tantissime cose da fare ed una trama principale davvero ben scritta con un finale degno di questo nome decretano il successo per il seguito ideale. La guerra è serratissima tra chi lo ritiene il più bello dei due ed i sostenitori di Arkham Asylum.

Vale la pena tornare ad Arkham?

Dopo esserci fatti un viaggio sul viale dei ricordi, cosa possiamo dirvi di Batman: Return to Arkham? Si tratta di una compilation contenente i due giochi sopra citati, che diventano così giocabili anche su PlayStation 4 ed Xbox One, completi di ogni DLC rilasciato e riveduti graficamente. A distanza di qualche anno, possiamo tranquillamente confermare i punti forti dei giochi Rocksteady, validissimi e divertenti ancora oggi. Sicuramente Arkham City si conferma come l'esperienza più completa e moderna, mentre Asylum qualche ruga la dimostra. Il restyling grafico può vantare delle texture migliorate e modelli dei personaggi nettamente superiori, grazie alla transizione al motore grafico Unreal Engine 4, che offre anche un sistema di illuminazione potenziato e qualche altra chicca tecnica. Purtroppo la collection mostra il fianco a qualche critica nella resa tecnica, con una risoluzione nominalmente Full HD ma che di fatto si adatta abbassandosi in base alle situazioni di gioco. Ma quello che più ci ha fatto storcere il naso è il frame rate, che speravamo di trovare ancorato ai 60 FPS, ma che invece è completamente sbloccato e talvolta non riesce nemmeno a fermarsi sui 30, scendendo sotto. Insomma, le performance sono ingiustificatamente scarse, speriamo in una patch correttiva che arrivi quanto prima. Peccato anche per la mancanza di Batman Arkham Origins, capitolo "apocrifo" ingiustamente bistrattato ma comunque valido che avrebbe meritato un suo spazio. Detto questo, se avete già giocato i due Batman, non avete ragioni concrete per tornarci, su, altrimenti, questa collection è sicuramente il modo migliore per vestire i panni dell'Uomo Pipistrello, non fatevela scappare.

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