Baldur’s Gate III, la nostra esperienza su PlayStation 5

Baldur’s Gate III approda anche su PlayStation 5 con una conversione ben riuscita, in grado di dare valore a un'opera tanto immensa

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Baldur’s Gate III è stato il vero fulmine a ciel sereno di questa estate videoludica. Un titolo tanto atteso dai fan di Dungeons & Dragons, ma lasciato un po’ in disparte da chi non si è mai avvicinato al GDR cartaceo targato Wizards of the Coast. Eppure, una volta approdato sul mercato, il mondo intero si è accorto della bontà del lavoro svolto dai ragazzi di Larian Studios, già autori della saga Divinity e, in particolare, del magnifico Divinity: Original Sin II. Il team belga è infatti riuscito a riprodurre nel modo più verosimile possibile una partita di D&D attraverso il lessico videoludico, offrendo al giocatore una quantità di approcci differenti semplicemente sensazionale.

Da titolo atteso da una "ristretta" nicchia di utenti, Baldur’s Gate III si è tramutato rapidamente nel “capolavoro che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita”. Un’opera degna di concorrere (e forse anche di vincere) ai GOTY di questo 2023 ricco di uscite incredibili. Con una mossa furba per evitare la concorrenza di Starfield, i dev hanno rilasciato con un mese di anticipo il gioco su PC, dando così la possibilità ai giocatori di esplorare il Faerûn prima di partire verso le stelle. Gli utenti PlayStation 5, invece, hanno dovuto aspettare un mese in più, potendo tuffarsi nell’avventura fantasy di Larian solamente a partire da ieri, mercoledì 6 settembre.

Da circa una settimana e mezza abbiamo potuto mettere mano alla versione del gioco per la più recente piattaforma Sony. Se stavate aspettando questa edizione per scoprire Baldur’s Gate III e siete curiosi di sapere se i dev sono riusciti a fare un buon lavoro di conversione, non dovete far altro che continuare a leggere questo articolo.

SOLIDE BASI DI PARTENZA

Prima di passare alla versione per PlayStation 5, è giusto evidenziare come Baldur’s Gate III sia un puro GDR di stampo fantasy. Un titolo che vanta non solo una narrativa estremamente solida, ma che permette al giocatore di modulare la propria avventura in base alle decisioni prese nel corso della partita. Persino la razza, la classe e le abilità scelte rendono la narrazione differente, offrendo possibilità uniche come il parlare con gli animali o con i non-morti. In questo modo, sfruttando tali doti, il racconto può prendere una piega particolare, dando vita a partite completamente diverse l’una dall’altra.

Da un punto di vista ludico, il lavoro di Larian è evidentemente pensato per PC. Ci troviamo di fronte, infatti, a un titolo con visuale dall’alto e che presenta una miriade di tasti da premere per attivare le diverse mosse. A questo si aggiunge l’interazione con l’ambiente e con ogni singolo elemento di gioco, che è possibile sfruttare in diversi modi. Una porta, ad esempio, può essere esaminata, scassinata, danneggiata, distrutta o attivata da una qualche sorta di magia. Tutte queste possibilità devono essere facilmente accessibili dal giocatore, che si troverà a scegliere come comportarsi di volta in volta e che non deve perdere tempo a esplorare i menù di gioco. Per questo motivo, ci siamo avvicinati alla versione console di Baldur’s Gate III con un po’ di paura, ma allo stesso tempo con la certezza che non saremmo rimasti delusi dal lavoro di Larian Studios.

LA VERSIONE PLAYSTATION 5

Esattamente come preventivato, Baldur’s Gate III su PlayStation 5 è un capolavoro esattamente quanto la sua versione PC. La mappatura dei tasti tanto temuta si è rivelata estremamente brillante, affidando le varie abilità a un menù radiale di facile accesso. Menù che è stato poi reso totalmente personalizzabile, in modo che ogni giocatore possa creare i propri set di mosse senza alcuna difficoltà. Larian ha inoltre sfruttato anche i grilletti adattivi del DualSense, permettendo con una pressione leggera di aprire l’interfaccia al volo, mentre con una pressione prolungata di lasciare aperto il succitato menù radiale per poter scegliere le proprie azioni con calma. Una piccola chicca che, non lo nascondiamo, ci ha fatto molto piacere.

È stata aggiunta, inoltre, anche la possibilità di “scannerizzare” l’area attorno al nostro personaggio, mettendo in evidenza tutti i punti di interesse. Una mossa furba per ovviare all’immediatezza del mouse e che, ancora una volta, ci sentiamo di premiare.

Ottimo anche il comparto tecnico, che si presenta sospeso tra il preset “medio” e quello “alto” della versione PC. I modelli dei personaggi appaiono molto curati e, se giocato in single player a modalità “Performance”, il titolo raggiunge facilmente i 60 FPS. Discorso diverso se si punta alla modalità “Qualità” o alla co-op in split screen, che fa scendere il tutto a 30 FPS. Non che questo sia un problema, visto quanto il titolo rimane estremamente giocabile e godibile. Come accaduto alla versione uscita su Steam, ci sono però dei piccoli bug che devono ancora essere sistemati. Nulla di preoccupante e, senza dubbio, inferiore ai problemi riscontrati al lancio su PC. Siamo certi, infatti, che le future patch sistemeranno questi ultimi dettagli, dando vita a una versione semplicemente impeccabile.

BALDUR’S GATE III È UN TITOLO DA NON PERDERE

Anche su PlayStation 5, Baldur’s Gate III rimane un vero capolavoro. Uno dei titoli più grandi, vari, solidi e divertenti di questo 2023. Un’opera perfetta per i fan di D&D e dei giochi di ruolo, ma che ci sentiamo di consigliare anche a coloro che non si sono mai avvicinati a questo genere videoludico. Non abbiate alcun dubbio: esplorate anche voi il Faerûn in compagnia di personaggi indimenticabili e forgiate il vostro destino. Siamo certi che ricorderete questo magnifico viaggio per molto, moltissimo, tempo.

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