Badtaste ancora su Repubblica
Con un po' di fatica, siamo riusciti finalmente a replicare sulle pagine del prestigioso quotidiano all'articolo che ci aveva dedicato Natalia Aspesi. Che abbiamo anche punzecchiato su Dagospia...
Rubrica a cura di ColinMcKenzie
L'articolo di Natalia Aspesi del 22 agosto che ci riguarda è purtroppo pieno di imprecisioni. Quella più grave è la frase "Svillaneggiata dal sito per non aver capito niente del capolavoro mondiale Il Cavaliere oscuro". Falso, le critiche erano per un suo articolo in cui diceva che "nella realtà l´attore Christian Bale ha pestato duramente mamma e sorella", tesi smentita dai fatti. L'impressione è che la Aspesi abbia voluto 'vendicarsi' della segnalazione del suo indiscutibile errore e si sia creata un complotto inesistente sulle sue opinioni per fare la vittima.
Robert Bernocchi ed Andrea F. Berni – responsabili di Badtaste.it
La risposta della Aspesi? "Non ci siamo capiti". Testuale. Certo che di fronte ad un'accusa come la nostra (ossia di aver mentito per vendetta personale) ci si aspetterebbe una difesa più approfondita, ma forse è un aplomb inglese a cui siamo poco abituati. Ieri comunque, già che c'eravamo, abbiamo colto l'occasione fornita da un suo articolo, ripreso da Dagospia, per dire la nostra sul sito di Roberto D'Agostino qui (lettera 12). Considerando che dopo 48 ore i contenuti di quel sito diventano visibili solo agli abbonati, vi proponiamo la nostra mail qui sotto:
Caro Dago, la Aspesi non finisce mai di stupirmi. Il 22 agosto scorso ha dedicato un articolo al sito di cinema che ho fondato (rintracciabile, con nostra risposta, a questo indirizzo), inventandosi che l’avessimo "svillaneggiata per non aver capito niente del capolavoro mondiale Il Cavaliere oscuro", quando invece l’avevamo criticata (anche con una mail che hai pubblicato sul tuo sito, cosa che probabilmente ci ha fatto conoscere dalla nostra amata giornalista) per un suo articolo in cui diceva che "nella realtà l´attore Christian Bale ha pestato duramente mamma e sorella", tesi seccamente smentita dai fatti. In attesa che ci spieghi come è avvenuto questo equivoco (che sembrerebbe una vendettina privata di chi ha osato contestare quello che ha scritto, ma forse è paranoia mia che soffro di manie di persecuzione), rimango basito di fronte all’articolo che hai pubblicato oggi. Ma come, nel pezzo che ci riguardava, per denigrarci (e per trattarci come dei decerebrati fuori di testa), esaltava le scelte dei selezionatori del Festival, dicendo che “la 65° Mostra del cinema di Venezia si annuncia di un cinegusto così sopraffino, così colto, da preoccupare anche i meno frivoli studiosi del ramo”. Oggi invece, si domanda se “stiamo assistendo all´inizio della fine, non della Mostra di Venezia ma di tutti i Festival di cui cominciare a portare il cinelutto?” Insomma, due settimane fa la Mostra del cinema era un evento fondamentale, oggi ci si chiede se sia morta. Quando si dice la coerenza di opinioni.
Peraltro, faccio notare che l’utilizzo del film Entre les murs come presunto simbolo della crisi del cinema indipendente è decisamente scorretto. Da noi, la pellicola è stata acquistata da Mikado e uscirà con il titolo ‘La classe’ il 10 ottobre, periodo comune per molti film premiati a Cannes (che certo non avrebbero grande fortuna a ferragosto). Negli Stati Uniti, è molto probabile che esca a fine anno, con la speranza di farsi notare dai premi di settore (soprattutto Oscar e Golden Globes) e dalla critica. Nessun problema insomma per questa pellicola, se non quello di dover subire una costante minaccia: la disinformazione giornalistica…