BadMemories: Ghost of Tsushima Director's Cut e gli aggiornamenti a pagamento | Speciale
Nell'episodio di oggi di BadMemories parliamo di Ghost of Tsushima Director's Cut e del suo controverso update a pagamento
Oggi non siamo qui per parlare di Iki Island (la succitata nuova area), ma per ragionare insieme sulla natura di questo update tecnico. Ghost of Tsushima Director's Cut permette ai giocatori di avere accesso a una risoluzione 4K e ai tanto desiderati 60 fotogrammi al secondo. Per gli amanti della lingua giapponese, fa inoltre la sua comparsa anche il lip sync con la lingua orientale, elemento che dona alla produzione quel dettaglio che mancava alla modalità Kurosawa. Concludono questo update anche l'introduzione dell'audio 3D, del feedback aptico e dei grilletti adattivi, in grado di trasmettere maggior fisicità alle azioni di Jin.
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La domanda è quindi la seguente: ha senso pagare per avere un aggiornamento tecnico?
Chi vi scrive è abituato a ricevere update di questo tipo senza spendere un solo euro in più. Solo pochi giorni fa, infatti, su Xbox Series X è arrivata una nuova patch che permette a Hellblade: Senua's Sacrifice di raggiungere i 4K, i 60 FPS e che introduce il tanto atteso ray tracing. Il tutto insieme a miglioramenti di gameplay, come la possibilità di selezionare il capitolo da affrontare. Capirete quindi che, pagare per avere un aggiornamento privo di contenuti inediti, rende il tutto un po' strano. Ragionandoci a voce alta, come dicevamo poco fa, bisogna però ammettere che i dev hanno lavorato duramente per inserire tutte le feature presenti nel DualSense.
Dopo qualche giorno di indecisione, ho quindi deciso di acquistare questo aggiornamento, con la scusa di esplorare a fondo ogni anfratto di Tsushima. Il risultato finale è senz'ombra di dubbio stupefacente, con un livello tecnico in grado di rivaleggiare con alcuni titoli dell'attuale generazione videoludica.
Valeva quindi la pena spendere quei dieci euro per l'update di Ghost of Tsushima?
Anche in questo caso, dipende da che tipo di giocatore siete. Se volete fruire delle avventure di Jin su PlayStation 5, il nostro consiglio è quello di acquistare l'aggiornamento senza timore. Se, invece, siete ancora in dubbio o se avete già sviscerato il titolo nella sua precedente iterazione, si tratta di una spesa del tutto accessoria.
E voi che cosa ne pensate di questo metodo di aggiornamento? Vi ricordiamo che anche Death Stranding subirà lo stesso trattamento a settembre, quando uscirà la versione Director's Cut del titolo con protagonista Sam Porter Bridges. Siete convinti che pagare dieci euro per l'update sia una mossa corretta nei confronti della software house, oppure vi innervosisce questo atteggiamento da parte di Sony? Fatecelo sapere con un commento qui sotto o, se preferite, attraverso le pagine social di BadTaste.it.