BadChronicles: La Torcia Umana, un eroe Marvel nato all'Expo

Nel 1939 esordì Marvel Comics #1 che tra i suoi protagonisti aveva un'inquietante Torcia Umana, ma cosa c'entra con tutto ciò l'Expo di New York?

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Benvenuti al quarto appuntamento con BadChronicles. Torniamo negli States, in piena Golden Age, così come ci eravamo lasciati nella seconda puntata. Forse alcuni di voi non sanno che la Torcia Umana nacque solo un anno dopo Superman, nel 1939. Non stiamo parlando ovviamente di quella più famosa, ossia di Johnny Storm dei Fantastici Quattro, ma dell'androide Jim Hammond degli Invasori, creazione di Carl Burgos. Ancora più curiosa è la sua origine e soprattutto l'ispirazione che ne innescò l'idea...

Marvel Comics #1

L'Uomo d'Acciaio, ha dato il via all'era dei Supereroi e a quella d'oro dei comics americani ma il monopolio della DC Comics, pioniera di questo genere innovativo, è tuttavia breve. Le concorrenti sono agguerrite. Una di queste si chiama Timely Publications, poi Timely Comics. Nasce nel 1939 grazie agli sforzi di un veterano del settore, nonostante la giovane età, Martin Goodman che lo stesso anno a ottobre, sforna la collana del debutto: Marvel Comics. Vi dice qualcosa? Avete indovinato. Omaggiando questo titolo fondante e fortunato, la casa editrice, dopo la parentesi Atlas Comics degli anni '50, si presenterà con tale dicitua per la prima volta nel 1961 su un albo della serie fantascientifica Journey into Mystery, riportando sotto il numero dell'albo e il mese di pubblicazione, le iniziali: MC.

Journey into Mystery #69 orig chiara

 Il personaggio creato da Burgos non ha mantelli o maschere e non è neppure umano: ma ha un potere terrificante, così come il suo aspetto quando lo scatena, quello del fuoco. È legato ancora in qualche modo ai soggetti Horror e Pulp degli anni '30, mentre la sua genesi e l'esordio ricordano molto più un mostro come Frankenstein che non un paladino della giustizia. Mostra già in embrione una differenza sostanziale che sarà caratterizzante rispetto agli eroi della Distinta Concorrenza, quella della complessità, dell'inquietudine tipica dei personaggi Marvel. Secondo quanto riportato su Marvel Comics #2, le origini della Torcia furono piuttosto romanzesche, com'era uso d'altronde in quel periodo. L'autore sorpreso dal sonno in un giorno molto caldo, ebbe un bizzarro e febbricitante sogno in cui gli apparve il Diavolo nei panni del suo editore e alcuni ragazzini in un locale caldaia.

Mrvel Comics #1

È certo che il concepimento è da collocarsi tra l'aprile e il maggio del 1939, in occasione dell'imminente rivista Motion Picture Funnies della Funnies Inc. Il progetto purtroppo naufraga e la Timely ne acquisisce i contenuti. Proprio ad aprile si era aperta la New York World's Fair, la grandiosa fiera internazionale nei pressi del parco Flushing Meadows nel Queens. Dedicata all'arte e alle tecniche, era una panoramica sul futuro, dalle macchine e i robot al cibo, con sfilate e gare di ogni genere. Gli spettacoli d'intrattenimento dell'Expo di New York erano uno dei piatti forti, tra i più seguiti della manifestazione e anch'essi da un sapore fantastico e futuristico. Tra le attrazioni vi era quella degli spericolati Helldiver (i “Tuffatori infernali”) che si lanciavano in fiamme, protetti da una speciale tuta ignifuga, da un alta piattaforma in una piccola piscina sottostante.

Helldiver al New York World's Fair del 1939

Una delle performance più sbalorditive era quella di un certo Salomon, soprannominato la Torcia Umana; come si può leggere da un trafiletto di un giornale dell'epoca, veniva sparato da un cannone a una distanza di oltre 60 metri, attraversava una cisterna in fiamme di oltre un metro e finiva raccolto in una rete di salvataggio.

Solomon the Human Torch 2

Roy Thomas nell'introduzione al suo DC Rarities annota come molti scrittori e artisti furono enormemente attratti dalla New York World's Fair e tra questi risultava anche Burgos. Non sembra dunque un caso che nel #1 di Marvel Comics, Hammond si lanci in una piscina e nel #3 appaia per la prima volta in un fumetto un apparecchio televisivo, introdotto proprio all'Expo di Flushing Meadows.

D'altronde una delle qualità fondamentali di un autore è saper osservare e trasformare in ispirazione ogni insignificante dettaglio offertogli dalla realtà quotidiana, figuriamoci un evento così eccezionale. Le stesse suggestioni furono assai feconde per l'amico e collega Bill Everett. Il suo Namor uscì insieme alla Torcia sullo stesso numero di Marvel Comics. Ma questa è un'altra storia...

Solomon the Human Torch

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