BadChronicles: Detective Comics e l'alba del fumetto seriale

Nel decimo appuntamento di BadChronicles ci riallacciamo al tema del primo tornando alle origini del fumetto americano seriale

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


Condividi

Decimo appuntamento con BadChronicles. Un piccolo traguardo che vuole anche essere un ideale giro di boa in cui riprendere le fila del discorso così come le abbiamo lasciate proprio nel primo appuntamento. Ci riallacceremo a quell'epoca scoprendo altre curiosità come l'origine della la sigla DC per la major americana legata a Superman e Batman. Una vicenda che è tutt'una con l'inizio del fumetto seriale. Seguiteci e buon viaggio.

Yellow Kid, come abbiamo appreso, ha dato il via a un vero e proprio fenomeno mediatico; alla fine del '800 negli Stati Uniti, tutte i principali periodici e non solo, cominciano a ospitare sui propri extra domenicali strisce essenzialmente satiriche o spiritose, da cui l'epiteto di comic strips. Tra queste ha un peso rilevante The Katzenjammer Kids. William Randolph Hearst aveva battezzato il supplemento del suo New York Journal, The American Humorist. Tra i giovani talenti che vi lavorano, si distingue subito un diciannovenne di provenienza tedesca, Rudolph Dirks. Gli viene chiesto di creare una convincente alternativa al monello di Richard Felton Outcault. Sul modello di Max und Moritz di Wilhelm Busch, popolari in parecchi racconti illustrati in Germania, fanno il loro esordio i due terribili marmocchi, dove il termine "Katzenjammer" indica i postumi da sbornia. E dai fumi dell'alcol sembra uscito il mondo fantastico in cui si muovono i due piccoli birbanti, un'isola tropicale spersa nell'Africa, popolata da bizzarre figure e dai genitori dei protagonisti, Mama (la signora Tordella) e il padre adottivo, il barbuto Captain (Capitan Cocoricò).

[caption id="attachment_60943" align="aligncenter" width="500"]The Katzenjammer Kids The Katzenjammer Kids[/caption]

Nei suoi disegni, il genio teutonico inventa la grammatica della Nona Arte, dando forma alla sua concezione moderna, con la presenza fissa di balloon ben definiti, l'introduzione di segni e suoni onomatopeici e l'organizzazione delle vignette in una sequenza logico-narrativa. Quando passa alla concorrenza, al gruppo di Joseph Pulitzer, si porta appresso i propri personaggi. Ciò scatena una delle prime battaglie per il diritto d'autore che si trascina fino al 1913. La sentenza emessa, valida fin quasi ai nostri giorni e stravolta poi da realtà come la Image Comics, stabilisce che l'editore è il proprietario della serie che può portare avanti con altri artisti; così accade con Harold Kneer. Dirks continua sul New York Herald con le peripezie delle sue creature, costretto a intitolarle The Captain and Kids. Queste tuttavia approdano nel nostro Paese sul Corriere dei Piccoli nel 1912, come Bibì e Bibò, sostanzialmente nellla interpretazione di Kneer.

[caption id="attachment_60944" align="aligncenter" width="400"]The Captain and Kids The Captain and Kids[/caption]

Andiamo oltre però. Nel maggio del 1934, dietro le pressanti richieste dei lettori, esce per la Eastern Color Printing, Famous fannies #1, una raccolta di storie già apparse. È un successo senza precedenti che si moltiplica velocemente in altri esempi simili, chiamati comi books. In Italia detti semplicemente albi, con l'affermazione dei supereroi si identificheranno totalmente nel genere. La National Comics è la prima a pubblicare nel 1935 un fascicolo di pagine inedite di carattere umoristico, New fun Comics e due anni dopo, una seconda produzione dedicata all'investigazione: Detective Comics. È l'alba di una nuova era, quella del fumetto seriale. L'affermazione della collana più prestigiosa porta la casa editrice a cambiare il proprio nome con le sue iniziali e diventare DC Comics. Molto tempo dopo la sua più agguerrita concorrente, la Timely Comics, poi Atlas Comics, farà altrettanto con la sua testata di punta, Marvel Comics, ricordate?

[caption id="attachment_60950" align="aligncenter" width="450"]Famous fannies Famous fannies[/caption]

Le vendite e il favore del pubblico significano l'anno successivo un'altra proposta, dedicata all'avventura: Action Comics. È un evento rivoluzionario perché vi debutta una versione inedita di eroe, ideato da Jerry Siegel e Joe Shuster: Superman. Ma questo lo sapete già.
Al prossimo week-end. Stick around.

[caption id="attachment_60951" align="aligncenter" width="400"]Detective Comics #1 Detective Comics #1[/caption]

Continua a leggere su BadTaste