Bad School - Velluto Blu, di David Lynch
Il Bad School della settimana è il quarto viaggio dentro la filmografia di David Lynch: Velluto Blu. Era il 1986 e dopo il flop di Dune tutti davano Lynch per finito.
Blue
Lynch è triste dopo il flop di Dune. Ma non abbastanza triste per arrendersi. La chiave di volta è far in modo che già nel 1984 il suo nuovo film entri in produzione. La tempistica è fondamentale perché nel dicembre dello stesso anno tutta Hollywood si renderà conto che Dune è un fallimento di pubblico e critica. Ma Lynch è già pronto ed “euforico” nella sconfitta. Il non appartenere totalmente alla comunità filmica Usa lo preserva dal non andare in depressione. Lui viene dall'arte. E nell'arte un insuccesso commerciale... non vuol dire niente.
Stile
Patti chiari, amicizia lunga: De Laurentiis accetta di tornare a lavorare con Lynch dopo la disastrosa avventura di Dune ma a qualche condizione. Eccole:
6 milioni di budget e non un dollaro di più
Rispetto del piano di lavorazione
Decurtazione del salario del regista ancora in doppia veste di soggettista e sceneggiatore.
Succede il finimondo.
Conclusioni
Reazioni isteriche in sala, minacce di morte per Lynch, critici che urlano al capolavoro epocale (bravissimi perché non era facile) e critici che dicono che fa schifo (il maestro Roger Ebert per poco non si picchia con Gene Siskel nel loro mitico faccia a faccia in tv per quanto ha detestato il film). Si comincia a coniare l'espressione “surrealismo americano” in relazione al film. Le carriere di Dennis Hopper (il suo personaggio ultraviolento è un diretto omaggio a un certo Frank che appare all'improvviso ne La Donna Del Ritratto di Fritz Lang) e Isabella Rossellini rispettivamente riesplodono (l'eroe di Easy Rider non se la passava bene negli '80) e cominciano sotto una nuova luce (la figlia di Ingrid Bergman e Roberto Rossellini era, sostanzialmente, una modella nonché giornalista di costume). Prima collaborazione alle musiche con Angelo Badalamenti, MacLachlan ormai star alter ego del regista (è il ragazzino investigatore protagonista) e fenomeno homevideo quando il vhs di Velluto Blu diventa un vero e proprio oggetto di culto alla fine degli '80. Lynch non solo non è “morto” dopo Dune. È rinato più forte, più esperto, più scaltro. Seconda nomination Oscar a Miglior Regia dopo The Elephant Man (vince Oliver Stone per Platoon e Lynch applaude convinto all'annuncio di Liz Taylor nella clip che trovate su YouTube) e quasi 9 milioni di incasso di solo box office in sala. Il regista ora si può sbizzarrire. Un nuovo noir è alle porte.
Più rovente addirittura di Velluto Blu. Un nuovo amore è nella sua vita.
Il film del futuro si chiama Cuore Selvaggio. La donna del presente è Isabella Rossellini.
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