Bad School - Vacanze In America, di Carlo Vanzina

Il Bad School della settimana è Vacanze In America dei Fratelli Vanzina. Quando una giovane e rampante Italia andava in gita negli States durante gli '80

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Spoiler Alert

Dedica

"Questo film è dedicato ai nostri compagni di scuola da cui la vita ci ha separati".

America

Quante volte sono stati in America i Fratelli Vanzina? Tante. Raggiungendola come fosse una vacanza ormai a due passi da casa (l'ultimo Miami Beach), propedeuticamente a un matrimonio (Olé), luogo di cattivo presagio da parte di un gemello (Sotto Il Vestito Niente), ricordo mitologico di quando eravamo giovani (Sognando La California), traguardo voluto da un babbo morto per trasformare dei perfetti sconosciuti in vera famiglia (Mai Stati Uniti). Poi c'è anche Vacanze In America (1984). Un film particolare perché si sente l'amarcord di una giovinezza non lontanissima ma oramai da salutare (Enrico, cosoggettista e cosceneggiatore, aveva 35 anni mentre il regista della coppia Carlo viaggiava per i 33) anche grazie a quella dedica emblematica sulle mattinate scolastiche della nostra vita ormai tramontate. Infatti il film si apre su bellissime carrellate dentro una scuola vuota con Eros Ramazzotti che canta i ragazzi di oggi di Terra Promessa. Ma chi erano questi italiani di ieri in viaggio negli States?

Partire

Siamo dentro l'Istituto dei Fratelli Cristiani - San Crispino dove una classe di alunni maschi, in corso ed ex (ottimo escamotage per inserire nel cast anche i più "anziani" Jerry Calà e Paolo Baroni), si appresta a raggiungere un luogo all'epoca misterioso ed eccitante: gli Stati Uniti d'America. Era il 1984 e l'Italia era ancora su di giri per essere uscita dagli anni di piombo e aver vinto a sorpresa il mondiale di calcio spagnolo del 1982. L'economia tirava, i giovani avevano sogni, la commedia all'italiana pareva aver esalato l'ultimo respiro con La Terrazza (1980) del compianto Scola, il paese era tutto un tremito di fun fun fun, l'amatissimo segretario del Partito Comunista Enrico Berlinguer ci lasciava mentre Bettino Craxi aboliva la scala mobile e decretava che quella cattolica non era più la nostra religione di Stato. I Vanzina ribattono con una bellissima figura di prete moderno come Don Buro, vero modello del Don Pietro di Alessandro Gassman di Se Dio Vuole di Falcone.
X-Men - Apocalisse è ambientato nel 1983. Vacanze In America giusto l'anno successivo quando i Vanzina sono sempre meno i figli di Steno e sempre più i padri di una nuova comicità e autori di nuovi grandi successi al botteghino come Eccezzziunale... Veramente (1982), Sapore Di Mare (1983) e Vacanze di Natale (1983). Sia che tu sia figlio di un ristoratore (Alessio Liberatore o meglio Liberatore Alessio di Claudio Amendola) o di un marchese (De Blasio di Fabio Camilli forte poi in futuro con Bellocchio e Piccioni) o di un ricco borghese (Furio Pitigliani del figlio d'arte Fabio Ferrari poi futuro Chicco Lazzaretti della fiction I Ragazzi Della 3 C di cui il film è origine primaria)... pare che il giovane maschio italiano per i Vanzina '84 sia in grande forma, follemente spensierato e pieno di fiducia nei confronti del suo paese. È vero. Eravamo così. C'è qualcuno che viene pure da Milano (Peo Colombo di Jerry Calà) o dalla Toscana (lo Scandicci di Paolo Baroni) anche se Roma è Caput Mundi per dei Vanzina pure molto soddisfatti per una squadra di calcio che in quell'anno vince la Coppa Italia in doppia finale con il Verona (nel film c'è una divertente dimensione alternativa in cui la partita finisce ai rigori diversamente dalla realtà) e arriva seconda in campionato dietro la grande rivale degli '80 Juventus, dopo aver portato a casa lo scudetto nella stagione precedente 1982-1983. Durante la preparazione prima del viaggio si sente l'eccitazione per un qualcosa di straordinario (emblematico, invece, che in Miami Beach i nostri giovani del 2016 partano al minuto 5 del film come se arrivare negli Usa fosse la cosa più naturale e facile del mondo) sia nei ragazzi, sia nei loro genitori, sia nel corpo insegnante tra cui spicca il Professore di Storia e Geografia Fra Rodolfo Da Ceprano detto anche Don Buro, interpretato da uno scatenato Christian De Sica con parlata ciociara e ciuffone alla Elvis Presley (che pare conoscere ed apprezzare).
Cosa si aspettano i figli pasciuti di un'Italia rampante da un viaggio come questo? Chi deve portare alla sorella delle calze nere a rete con le farfalline da Bloomingdale e chi, come il Marchese De Blasio, pensa solo alle camicie coi bottoncini dei Brooks Brothers. Poi ci sono gli "allupati fracichi" come Peo, Furio + il marchesino De Blasio.

Ma analizziamo il viaggio tappa per tappa.

https://www.youtube.com/watch?v=k8KkG1o34QQ

New York

"Un dollaro vale circa 1900 lire, girate sempre con un documento in tasca" dice Don Buro appena atterrati a New York. La Grande Mela porterà Vicious di Lou Reed in colonna sonora (però il newyorchese quella canzone la costruì con David Bowie a Londra) e l'autogenerazione del trio a caccia di "gnocca" Colombo-Pitigliani-DeBlasio con il terzo che mette generosamente a disposizione degli altri due la propria carta di credito. Rimarranno sconvolti da quanto è "zozzo" il porno made in Usa, cercheranno di rimorchiarsi due signorine ma finiranno a giocare mestamente a carte tra italoamericani a Brooklyn con Aurelio Fierro in sottofondo. Peo commenterà amaro: "Invece di stare in vacanza in America mi sembra di stare alla pensione Scarrafone di Caserta". Nel frattempo Liberatore Alessio (si firma così anche quando lascia un bigliettino con il suo numero a una che gli piace in aereo) incontra la ragazza conosciuta in volo (Antonella di Antonella Interlenghi, figlia del Franco di Sciuscià) in quel di Central Park accompagnata da un fidanzato ossessionato dalla Magica Roma come lo era già il Luca Covelli di Marco Urbinati in Vacanze Di Natale. In questo caso l'archetipo vanziniano dell'uomo che trascura la fidanzata per la Roma calcio vede un buon Gianfranco Agus in prima linea mentre Urbinati, anche un po' surrealmente, fa parte delle comparse presenti in background senza possibilità di battuta. Don Buro, nel frattempo, non ama la cucina giapponese e chiama a gran voce "Tachis!!!!!!!!!!" per bloccare un'auto gialla. Peo Colombo, convinto di andare in buca incontrando a New York un vecchio compagno di gioventù soprannominato ai tempi "Lo Schiantatope"... rimarrà sconvolto allorquando si accorgerà che lo Schiantatope... è diventato completamente gay.

Tennessee

Sulle note di Take Me Home, Country Roads di John Denver arriviamo nel luogo di nascita di Elvis Aron Presley dove il musicologo del gruppo Gianni Rossi di Giacomo Rosselli annoia mortalmente tutta la scuola con la sua onniscienza (soprattutto Liberatore Alessio) prima di sfogliare la rivista Rolling Stone con l'iconica copertina del 1982 affidata al bel faccione di John Belushi. Questi italiani si trovano in America fisicamente anche se sembrano adorarla culturalmente già da molto tempo: si citano i Gremlins, la musica rock, Eddie Murphy e Una Poltrona Per Due. I Vanzina capiscono perfettamente come sta crescendo un'intera generazione nata nel decennio '65-'75. Riuscirà invece Liberatore Alessio ad amare la trascurata Antonella, incontrata per caso anche nel Tennessee? Pare di no. Lei è aggressiva sul fronte sessuale mentre lui pare soffrire quella donna attraente ma un po' troppo disinibita per i suoi gusti. Peo Colombo finisce dentro una sparatoria per aiutare una bella poliziotta (lui la ribattezza subito Agente Pepper in onore della fiction tv con Angie Dickinson) da cui avrà, perlomeno, un bel bacio.
Sarà l'unico contatto fisico vagamente erotico per Peo in Usa.

Death Valley

Parte Midnight Special dei Creedence Clearwater Revival e subito i Vanzina chiariscono ancora il loro, giustissimo, amore per la Hollywood di quegli anni tirando in ballo Ai Confini Della Realtà (1983) di Landis-Spielberg-Dante-Miller dove il pezzo dei Creedence era usato benissimo da Landis nel suo geniale prologo con Dan Aykroyd e Albert Brooks. La comitiva incontra un gruppo di tifosi torinesi della Juventus. Non sia mai. Molto prima di Gabriele Salvatores e ancora più prima di Aldo, Giovanni e Giacomo... sono i Vanzina a organizzare un'improvvisata partita di calcio surrogato di Roma-Juventus dove Peo Colombo è lo straniero dei romani con addosso una casacca da football americano. Claudio Amendola dimostra di giocare assai bene realizzando due gol in slo motion, uno di testa e uno in mezza rovesciata. Risultato finale: 2-2. Colombo viene espulso da Don Buro il quale, da buon laziale super partes, arbitra con personalità, e strane movenze, l'incontro. Tra Peo e Don Buro c'è tensione fin dal primo incontro a Fiumicino visto che i due sono cresciuti insieme quando Colombo era un alunno indisciplinato e Don Buro un chierichetto cocco del corpo insegnante. Preziosa, in sceneggiatura, la loro rivalità.
"Espulso da Lo Bello sarebbe un onore. Espulso da Lo Stronzo è proprio il minimo".
Non c'è niente da fare: è sempre il Peo di Calà quello con le battute migliori nel film.

Los Angeles

Dopo 3000 km ecco che il pullman arriva in California dove partono a palla i Beach Boys di Get Around (canzone che apre anche il da poco visto in sala Love & Mercy). C'è un po' l'aria da ComicCon di San Diego e dominio geek di oggi visto che in albergo passano dei signori con maschere delle Stormtrooper di Star Wars. Mentre Liberatore Alessio, voce narrante del film, è colpito dall'eccentricità dei body builder di Venice Beach, il trio di allupati sempre più disperati Colombo-Pitigliani-DeBlasio ci riprova scappando per una Las Vegas dove avranno un'avventura catastrofica dopo l'altra alla Una Notte Da Leoni (2009) di Todd Philips. Nel frattempo... toh chi c'è! Non ce n'eravamo praticamente accorti perché non aveva avuto fino a quel momento quasi nessun tipo di spazio. È il momento di un diciassettenne Gianmarco Tognazzi. Prima di dimostrare di essere degno figlio di suo padre Ugo per la parte autolesionista e magnificamente grottesca ne Il Ministro di Giorgio Amato, Tognazzi è in Vacanze in America il piccolo De Romanis, timido mangiatore di unghie più bravo a rimorchiare del vecchio Peo grazie all'escamotage del surf (lui lo pratica a Fregene). De Romanis si isola con la sua nuova conquista agitando assai la mamma bona divorziata al seguito della comitiva (Edwige Fenech utilizzata benissimo in una commedia sofisticata raccogliendo il testimone dal papà Steno de La Patata Bollente del 1979). Don Buro si dedicherà molto a lei e alla ricerca di suo figlio provando, allo stesso tempo, a sdrammatizzare un po'. Passeranno un'intera serata insieme ballando, fumando marijuana e... cadendo in tentazione? No. Nonostante la De Romanis chieda a gran voce di essere "sbloccata" dall'aitante prete ciociaro (da quando ha divorziato, non frequenta più gli uomini)... lui non cede con ennesima battuta pro fiction Usa/Australia visto il successo italiano da fine '83 della soap Uccelli Di Rovo con Richard Chamberlain e la splendida Rachel Ward.
"Ma per chi m'hai preso?" le chiede polemico Don Buro: "Padre Ralph?".

Tornare in Italia

C'era fierezza in quella giovane Italia. Qualcosa che si è perso nel tempo. C'era un orgoglio in quei tre chili di bucatini mangiati per evitare l'ennesima cena a base junk food che avrebbe trasformato Michael Moore in un uomo ormai quasi incapace di camminare. Nel 1984 si poteva andare in America e tornare in Italia senza sentirsi dei totali sfigati o perdenti. Oggi fanno tenerezza i giovani vanziniani di Miami Beach perché la sensazione fortissima è che... dopo quell'esperienza studentesca potrebbero tranquillamente rimanere a vivere in Usa visto come si è ridotto il nostro paese. In Vacanze In America si riabbracciava la patria felici e contenti perché il paese era ricco, la borghesia forte e l'orribile classe politica della seconda repubblica lontana ancora 10 anni. Ecco dunque un finale dolcissimo in cui concluderemo i percorsi narrativi di alcuni beniamini del film. Liberatore Alessio incontrerà da fidanzato al cinema (c'è un manifesto di Top Secret! della Zaz sullo sfondo) quella enigmatica Antonella che lo metteva a disagio in Usa. Stavolta è lui ad essere fidanzato mentre lei è single. Arriverà una stretta di mano e un nuovo rapporto uomo donna improntato ad un sano rispetto reciproco come nel finale ambientato nel 1982 di Sapore Di Mare.
Don Buro filosofeggerà al riparo della sua rigogliosa Ciociaria (ripresa da Carlo Vanzina come fosse un luogo non meno rigoglioso degli Usa) rispondendo a un Jimmy il Fenomeno che gli chiede com'è l'America: "Immensa, smisurata, vasta... se volemo anche tentacolare e un po' caotica" sarà la serafica risposta.
E Peo? Paradossalmente... riuscirà a rimorchiare una yankee... in territorio italico. Oggi ha un grande senso.
Perché l'Italia, in quel 1984, era cool e piena di opportunità proprio come l'America.

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