Bad School - Terminator, di James Cameron
Alla Bad School questa settimana si studia il Terminator originale del 1984 firmato James Cameron. Ancora oggi rimane un capolavoro sci-fi e non solo
Non si tratta di tifo calcistico come per il famoso libro di Nick Hornby diventato quel divertente film con Colin Firth e Mark Strong bensì l'esperienza provata da James Cameron mentre si trovava a Roma cercando di riprendere possesso (forse anche illegalmente) del suo final cut di Piraña Paura (1981) in un albergo di infima categoria della capitale d'Italia. Sarà stato il caldo, sarà stato lo stress di aver lavorato per ed essere stato licenziato da Ovidio Assonitis durante il suo avventuroso esordio da regista a base di piraña volanti, ma ecco che il regista canadese svezzato da Roger Corman e famoso per aver dato delle scosse elettriche a dei vermi sul set de Il Pianeta del Terrore (1981), ha improvvisamente una visione sul suo letto d'albergo in quella Roma e in quel 1981... a base di cyborg dagli occhi rossi che avanzano tra la folla uccidendo tutti. Non sono dei semplici robot, come direbbe Kyle Reese, bensì intelligenze artificiali quasi identiche a noi. In parte umani, in parte macchine. Sudano, hanno l'alito cattivo e, aggiungiamo noi, anche un forte accento austriaco.
Da Ercole a Conan a Terminator T-800 Cyberdyne Systems Modello 101Dobbiamo ammetterlo: è bello rivedere Arnold Schwarzenegger in Terminator Genisys (2015). Quanto è cambiato l'ex Governatore della California dai tempi in cui sostituì Lance Henriksen nella testa di Cameron come Terminator T-800 Modello 101 della Cyberdine Sistems madre del computer Skynet. Fu il film che contribuì definitivamente a farlo diventare una star dopo i buoni risultati del dittico Conan il Barbaro (1982) e Conan il Distruttore (1984). Non male per un culturista che esordì al cinema nel 1969 nel ruolo dell'Ercole più camp della Storia. Grazie alla presenza imponente, una misteriosa giacca di pelle, una battuta che diventerà un tormentone, un paio d'occhiali da sole e due pupille in movimento in sintonia con le panoramiche del collo... Schwarzy si afferma definitivamente a Hollywood e nel resto del mondo. In alcune inquadrature in cui il Terminator guida la macchina scandagliando la strada da destra a sinistra alla ricerca di Sarah Connor (Linda Hamilton) e Kyle Reese (Michael Biehn) intorno al minuto 39... Schwarzy sembra addirittura orientale con un pallore sudaticcio da Sud-est asiatico.
Pelle di gomma?Kyle Reese dice che la Cyberdine Sistems ha creato il modello 101 per superare il modello 600, riconoscibile dagli umani della resistenza capitanati da John Connor per via di una "rubber skin" ovvero pelle di gomma. Oggi questa battuta fa molto ridere suo malgrado. Per colpa della crudele ed inesorabile progressione dell'effettistica e dell'altrettanto spietata alta definizione con cui si possono vedere nel 2015 film del 1984... è purtroppo facile constatare nella mitica scena in cui il terminator di Schwarzy si cura l'avambraccio destro e si disfa di un bulbo oculare nel lurido albergo dove dimora (quello dove Cameron lo sognò a Roma non doveva essere molto diverso) quanto il lavoro del geniale Stan Winston, in quella specifica scena, sia purtroppo invecchiato tutt'altro che bene. Il faccione di Schwarzy è inesorabilmente di gomma in tutti i non pochi primi piani che al montaggio finale di quella scena entrata nella leggenda (sono cinque) ci fanno vedere il terminator rimettersi in sesto allo specchio prima di indossare i suoi occhiali Gargoyles (product placement occulto?) e lasciare il suo alberghetto con una nuova bellissima giacca di pelle nera che sostituisce l'abito borchiato preso con la forza a Brad Rearden alla fine della scena dove ammazzava Brian Thompson e spaventava un giovane Bill Paxton in versione Johnny Rotten dei Sex Pistols. Ma il terminator... dove l'ha presa quella giacca nuova?
Welcome to the Machine
L'ideona di Cameron (nonostante lo scrittore Harlan Ellison pensi di essere stato derubato) è portare alle estreme conseguenze il lavoro di Isaac Asimov, Il Mondo dei Robot (1973) di Michael Crichton e ovviamente anche un pizzico di quello che Ridley Scott visivamente e David Webb Peoples letterariamente avevano tenuto in Blade Runner (1982) del misero destino da sottomesso del replicante proveniente da Il Cacciatore di Androidi di Philip K. Dick. Quindi: le macchine, prima di Matrix (1999), decidono di ribellarsi e farci la guerra. Così, di punto in bianco. Oppure non è stata una scelta così casuale? Analizziamo un discorso interessante che Reese fa alla povera Sarah durante la loro estenuante fuga. Un altro asso nella manica di questo film, infatti, è l'assenza di statiche scene di esposizione. Ogni informazione viene data allo spettatore (noi siamo Sarah nell'originale del 1984 mentre noi siamo Reese nel quinto capitolo Terminator Genisys) in pieno dinamismo cinematografico. Torniamo al discorso che fa Reese. Il vergine della guerra svezzato militarmente e sessualmente dai due Connor parla, più che di macchine, di sistemi bellici così sofisticati da decidere di smetterla di essere aizzati l'uno contro l'altro sotto forma di escalation militare da Guerra Fredda tra Nato e Patto di Varsavia. E' come se le armi decidessero all'improvviso di non farsi più del male tra loro ma di dirottare tutta la loro potenza di fuoco verso chi le usa strumentalmente. Tutta la presa di coscienza dell'intelligenza artificiale degli ultimi 20 anni (da A.I. di Spielberg alla Samantha di Her di Jonze) passa da qui. Il disgusto evidente di Cameron per la guerra (attraverso la satira di Aliens, la solennità favolistica di Avatar e l'ironia di True Lies) e la hybris dell'essere umano (Titanic) sono già presenti in Terminator (1984). Buffo. Lui stesso è stato spesso accusato di essere un dittatore spietato sui suoi set. Più crudele del Colonnello Miles Quaritch di Avatar. E' uno dei tanti aspetti interessanti e problematici di questo cineasta così particolare e difficile da classificare.
Technoir
Quindi il film scritto con la produttrice (anche del film) Gale Ann Hurd (i due all'epoca erano fidanzati e nel 1985 addirittura sposati; Cameron ora è al suo quinto matrimonio) è un film di guerra, un film politico, un film di fantascienza, un action movie, un horror e infine un technoir come il locale dove assistiamo al primo scontro tra il terminator e Reese con Sarah che prova forzatamente a rilassarsi a un tavolino al ritmo di Burnin' In The Third Degree di Tahnee Cain. Lei è ormai convinta che ci sia un serial killer di tutte le Sarah Connor di Los Angeles sulle sue tracce. Le omonime sono solo due oltre lei: una Sarah Ann e una Sarah e basta. Il nome completo della nostra eroina è Sarah Jeanette Connor. La pellicola è noir perché gran parte del film è ambientata in una Los Angeles notturna invasa dalle cartacce e piena di macchine che sgommano (i Terminator di Cameron sono sempre stati anche dei car chase movie). La pellicola è tech perché le macchine la fanno da padrone. Quelle dominanti (anche se stavano perdendo) del 2029 che si divertono a schiacciare 18 strati di teschi umani o se ne girano in forma di scheletri metallici come fossero delle evoluzioni dell'armata di non morti di Harryhausen ne Gli Argonauti (1963) e quelle assai più goffe e sgraziate del 1984. Molto ironico quello stacco che Cameron effettua subito dopo i titoli di testa passando dal presunto dominio delle intelligenze artificiali del 2029 a quel tristissimo camion da trasporti dei rifiuti giallo arrugginito esponente di un esercito di mezzi meccanici ancora sotto il giogo dell'essere umano. Ancora più ironica la chiusura: se non fosse per una macchina come la pressa di quella fabbrica dove si svolge lo showdown finale... la mamma del futuro leader della resistenza umana avrebbe fatto probabilmente la fine del povero Reese.
Sarah Connor viene salvata da una macchina prima un'altra macchina la uccida.