Bad School - Star Wars: Episodio II - L'Attacco Dei Cloni, di George Lucas
Il penultimo Bad School dedicato a Guerre Stellari affronta Star Wars: Episodio II - L'attacco dei Cloni. Anakin sempre più verso il lato oscuro della Forza
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Le 5 ragioni per cui salvarlo
1 - Yoda mena
Grazie a Ninotchka (1939) si disse finalmente Garbo ride visto che era il primo film in cui la diva di natali svedesi mostrava segni di letizia in viso dedicandosi alla commedia. Grazie a Star Wars: Episodio II - L'Attacco dei Cloni (2002) possiamo finalmente dire Yoda mena visto che il Maestro Jedi manovrato come pupazzo da Frank Oz (non qui però: è la prima volta che è totalmente in cgi) fa vedere in questa avventura perché è così riverito. E' un'idea cinematografica potente. Non puoi starmi sempre a raccontare di quanto può essere distruttivo il fuoco se non mi fai mai vedere un bell'incendio. Per cui bravo Lucas a scatenare Yoda contro il Conte Dooku di Christopher Lee nel finale del film sia da un punto di vista di Forza (i due si stuzzicano muovendo oggetti telecineticamente; sapevamo cosa poteva fare con la Forza quel nanetto già a Dagobah) che di lightsaber (ecco dove la tiene!). Come combatte Yoda? E' una trottola impazzita in grado di roteare su sé stesso in aria destabilizzando fortemente l'avversario e schizzando di là e di qua. Il Conte Dooku, forse anche infastidito da una tecnica marziale così sui generis e poco ortodossa, batterà in ritirata dopo aver preso a schiaffi piuttosto agevolmente sia Obi-Wan Kenobi (da lì la veste strappata indossata davanti a Luke in Episodio IV: Una Nuova Speranza quando la Guerra dei Cloni, nella nostra edizione italiana, era la Guerra dei Quoti) che Anakin Skywalker (bye bye braccio destro). Eccola qui la miglior prova di quanto il nostro Yoda parli in modo strano, sembri il nonno ubriaco di E.T., ma poi sia piuttosto letale se lo fate incavolare di brutto come solo il suo vecchio padawan (ebbene sì) Conte Dooku sa fare.
2 - Fett Family: Jango Unchained e il piccolo clone inaltarato Boba!
Fett Senior spiega ogni manovra di attacco o fuga al figlio ipereccitato durante l'inseguimento con l'astronave di Obi-Wan KenobiMa quanto sono divertenti insieme questi due ragazzacci?! Jango Fett, preso come matrice originale per costruire l'esercito di cloni ordinato a Kamino dieci anni prima da Sifo-Dyas, è interpretato dal neozelandese Temuera Morrison lanciato internazionalmente dal marito manesco di Once Were Warriors (1994) mentre il figlio Boba ha il viso corrucciato del quindicenne, sempre neozelandese, Daniel Logan. Ci fanno impazzire i Fett Boys. Sono coordinati. Fett Senior spiega ogni manovra di attacco o fuga al figlio ipereccitato durante l'inseguimento con l'astronave di Obi-Wan Kenobi (il cavaliere jedi li sta pedinando dal pianeta sempre piovoso di Kamino al pianeta parecchio odioso di Geonosis) con un'entusiasmante passione didattica. E Fett Junior come risponde? Il figlio, o meglio clone inalterato (ma non è dolcissimo che Jango lo abbia voluto cocciuto e fieramente indipendente come lui rinunciando alla docilità indotta dei suoi cloni? Anche i bount killer hanno un cuore), risponde con altrettanto serissimo divertimento e irresistibile voglia di imparare a giocare alla guerra grazie ai suggerimenti di papà. I due sono sinceramente uno spasso ed è un grosso errore non concedere più tempo a noi di vedere il dolore di Boba per la perdita del papà dopo la brutale decapitazione da parte di Mace Windu.
3 - Bombe sismiche
Sono delle bombe devastanti che i Fett Boys scaricano contro i meteoriti accanto Obi-Wan mentre quest'ultimo è impegnato a inseguirli in mezzo a un campo di asteroidi. Quando esplodono inizialmente non producono alcun suono per poi riverberarsi nello spazio con la nota di un gong leggermente schizzato e l'aspetto visivo di un alone blu cobalto che allargandosi disintegra gli asteroidi mandando i loro pezzi contro l'astronave di Obi-Wan. Arma letale e bellissima da vedere e sentire (a scoppio ritardato) in azione. Wowwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwwww.
4 - Jar Jar è più intelligente (forse)
Il titolo di lavorazione del film fu Jar Jar Big Adventure per scherzare circa la pessima accoglienza da parte del pubblico, e di tanti critici, nei confronti dell'invadente gungan ai tempi dell'uscita di Star Wars: Episodio I - La Minaccia Fantasma (1999). Ma nonostante la battuta possa denotare una certa rilassatezza di Lucas circa l'argomento Jar Jar... il nostro maldestro gungan al secondo capitolo della nuova trilogia di fatto scompare dalla trama dando ragione ai numerosi hater ante litteram. L'escamotage è designarlo al posto di Amidala come senatore di Naboo in quel di Coruscant una volta che l'ex Principessa è costretta a rifugiarsi con Anakin a Naboo dopo l'attentato dell'inizio terribile (vedi sotto) de L'Attacco Dei Cloni (2002). C'è un momento emblematico circa il ridimensionamento di Jar Jar in questo film. Siamo a Coruscant e lui prova a dire qualcosa quando lei gli affida la rappresentatività di Naboo ma Amidala, di solito cortesissima, lo interrompe subito ("Jar Jar, non ti trattengo un minuto di più"). Come dire metacinematograficamente: togliti dai piedi e dimentica lo screen time che avevi nel film precedente. Poi lo vedremo avere l'ideona ovviamente indotto in modo geniale da Palpatine: sarà lui in Senato a proporre che il Supremo Cancelliere Palpatine abbia la possibilità di impiegare l'esercito dei cloni contro il Conte Dooku e la sua armata separatista di droidi facendo, senza saperlo, proprio quello che sia Palpatine che Dooku vogliono (vedi sotto). Quindi Jar Jar rimane sempre un po' scemo. Ma volete mettere rispetto a La Minaccia Fantasma? Qui almeno parla poco, non inciampa ovunque mentre cammina e dobbiamo ammetterlo... fa una certa figura con la tunica da senatore sapendo parlare davanti ai colleghi di Coruscant senza fare gaffe o cadere dalla navicella che funge da scranno.
5 - Il piano di Palpatine va piano ma va lontano
È un geniaccio il nostro Palpatine. Prima crea la minaccia fittizia del separatismo del Conte Dooku, poi fa cadere i sospetti su di lui anche per quanto riguarda la creazione dell'esercito di cloni su Kamino e infine si fa dare da quello scemo di Jar Jar (ma con tutti gli altri d'accordo) la possibilità di disporre l'impiego dell'esercito di cloni ammassato ordinatamente sul pianeta dove piove sempre, pronto a sfruttarne il successo e poi quindi poter essere ringraziato per questo. Palpatine continua a manovrare a distanza tutto e tutti utilizzando l'ansietà del momento politico per poter concentrare nelle sue mani il maggior potere possibile di fatto cambiando già con queste azioni la natura della Repubblica e modificandola ipso facto in Impero. Che Yoda, Mace Windu, Obi-Wan & Co. non sentano nulla di tutto ciò è legato al fatto che Mr. Palpatine è un Sith a livello di Maestro. Lucas prende intelligentemente dalla Storia con la S maiuscola tutti quegli spunti possibili che possano aiutarlo a rendere credibile presso il pubblico l'equazione emergenza politica=pericolo dittatoriale. Da Adolf Hitler a Napoleone Bonaparte o Ottaviano verso la transizione a Imperatore Augusto nella Roma del 30 a.C. Noi italiani moderni possiamo aggiungere anche Benito Mussolini. Era un semplice consigliere comunale. Sarebbe finito Duce.
Le 5 ragioni per cui è difficile amarlo
1 - Obi-Wan Bee Gees
Va bene la barba e i capelli lunghi... ma bisognava necessariamente dare a Ewan McGregor un nuovo look bislacco rifacendosi al Barry Gibb del gruppo pop australiano Bee Gees? Eccolo Obi-Wan in questo film: un po' Zach Galifianakis, un po' hippie cotonato, molto Barry Gibb (più biondo). Manca l'ombretto e potrebbe essere perfetto anche come star protagonista di un porno prodotto dal Jack Horner di Boogie Nights (1997). Coinvolto nelle riprese di Black Hawk Down (2001) di Ridley Scott, l'attore scozzese, rasatosi per il film di guerra diretto da Sir Ridley, fu addirittura costretto a indossare barbona e parruccona finte in più di una sequenza de L'Attacco dei Cloni aumentando, se possibile, l'effetto kitsch di un look così vecchio millennio (anni '70) proprio quando, nel 2002, il nuovo millennio muoveva i primi passi.
2 - Anakin Skywalker: da bambino a bamboccio
Eccolo qui. Un disastro totale. Se il decenne Jack Lloyd era stato senza infamia e senza lode in Episodio I - La Minaccia Fantasma (1999) nello stesso anno in cui scoprivamo l'incredibile undicenne Haley Joel Osment di The Sixth Sense - Il Sesto Senso di Shyamalan... l'arrivo del ventunenne già esperto Christensen per interpretare un ventenne Anakin (sono passati dieci anni tra La Minaccia Fantasma e L'Attacco dei Cloni) è sconcertante un po' perché l'attore è profondamente limitato e anche un po' fastidioso, un po' perché Lucas va completamente nel pallone e lo dirige senza senso del divertimento, piglio o coerenza. Le espressioni sono quasi tutte sbagliate sia quando deve essere strafottente con Obi-Wan, romantico con Amidala (terribilmente stucchevoli quei momenti di gita in campagna in mezzo a fiori e strani ippopotami in quel di Naboo), furioso contro i Tusken colpevoli di avergli ucciso mamma (e quella sarebbe una faccia da Lato Oscuro della Forza?), politicamente ambiguo quando discute di sistemi di governo sempre con la futura mamma di suo figlio Luke (Amidala: "Somiglia tanto a una dittatura, secondo me"; Anakin: "Beh, se funziona…"; mamma mia che brutta questa sceneggiatura e quanto ci mancano le battute di Lawrence Kasdan, richiamato da J.J. Abrams con Michael Arndt per Star Wars - Il Risveglio della Forza). In quella faccia viziata, stolida e rozza (niente di più lontano dalla sottigliezza di un Sebastian Shaw morente ne Il Ritorno dello Jedi) vediamo tutta l'ossessione dicapriesca dell'epoca ovvero prendere questi ragazzini chiari di carnagione, biondini e dal look androgino per imporli come star anche eterosessuali. Ma DiCaprio era un bellissimo e spigoloso originale nel 1997 (e anche prima) con Titanic mentre Christensen sarà solo un mediocre clone. Inoltre... per chiunque fosse cresciuto con la Trilogia iniziale '77-'83 o anche solo con un cinema degli anni '80 bello esplicito e zozzone in cui bambini e adolescenti (da Goonies a E.T. a Ritorno al Futuro) vivevano e impattavano brutalmente con avventure (anche erotiche) da adulti, Star Wars: Episodio - L'Attacco dei Cloni fu il perfetto esempio di come potevano essere drammaticamente cambiati usi e costumi dell'intrattenimento pop hollywoodiano del nuovo millennio. Non più bambini adulti ma adulti bambini con Natalie Portman e Hayden Christensen come noiosissima coppia di amanti dannati da asilo con espressioni, corpi e sguardi tremendamente infantili. La passione segreta, e teoricamente vietata, tra Anakin e Amidala è uno dei punti centrali del film. George Lucas la liscia clamorosamente disegnando due amanti bambocci, ingessati nelle loro pose artefatte come bambolotti in cima a una pomposa torta nuziale senza nessun colore o sapore.
3 - Si-gi-ahi!
Due amanti bambocci, ingessati nelle loro pose artefatte come bambolotti in cima a una pomposa torta nuziale senza nessun colore o sapore.Ancora articolatissimi atterraggi e decolli di astronavi per godere appieno della perfezione effettistica raggiunta (che noia, però) e ancora più creature totalmente in cgi che però al tocco non sembrano affatto corporee. Messo da parte il senatore Jar Jar Binks ci riferiamo a Dexter Jettster (quando Obi-Wan lo abbraccia in un bar di Coruscant non sentiamo affatto la stretta), il Primo Ministro di Kamino Lama Su omaggio agli alieni filiformi di Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo (1977) dell'amico Spielberg (ricordato anche attraverso E.T., intravisto con altri suoi simili durante un'assemblea del Senato in La Minaccia Fantasma) ma anche Na'vi di Avatar (2009) ante litteram (guardate il muso da vicino), Maestro Yoda in persona (meglio la versione muppet del Jim Henson's Creature Shop per come la luce sul suo viso non lo rendesse così verde), le orribili mucche al pascolo di Naboo (che brutto momento quando Anakin prova a cavalcarne una) e tutta la rutilante sequenza nell'arena di Geonosis in cui senti sempre che tutti i mostri scagliati contro Anakin, Amidala e Obi-Wan non siano realmente presenti in quello stadio ma aggiunti pesantemente in post-produzione. Fu proprio durante quell'anno che la Weta neozelandese superò in bravura i pionieri della Industrial Light & Magic fondata da Lucas nel 1975. Non a caso Il Signore Degli Anelli - Le Due Torri (2002) sfilò a Star Wars: Episodio II - L'Attacco dei Cloni l'Oscar 2003 per Best Visual Effects.
4 - Inizio terribile
Ma cosa succede nei primi 13 minuti? Attentato alla senatrice Amidala pessimamente montato (Lucas ebbe dei problemi nel girarlo e si vede), orribile morte di Cordé (ma cos'è la filodrammatica di paese?) nella posa e nel look (dopo una bomba esplosa a un centimetro... uno sta ridotto così bene?), stacco allucinante su Palpatine e i cavalieri jedi a consiglio in cui non si percepisce minimamente un link emotivo o intellettuale con l'attentato appena eseguito e, dulcis in fundo, Obi-Wan Kenobi che parla malissimo ad Anakin di una ex regina ora senatrice di Naboo con la quale dieci anni prima hanno portato a termine una difficile avventura che ha dimostrato tutto il valore e l'onestà intellettuale della ragazza. Eppure, queste sono le sue parole rivolto ad Anakin: "So per esperienza che i senatori pensano solo a compiacere chi finanzia le loro campagne, e non hanno scrupoli a mettere da parte le esigenze della democrazia per ottenere quei finanziamenti". Ma come si permette quel capellone Bee Gees di parlare così di quella impavida, leale e riflessiva creatura? Ma chi ha scritto la sceneggiatura? Inutile aggiungere che la pessima recitazione di Hayden Christensen fa il resto. I primi 13 minuti di film sono i peggiori di tutta la saga lucasiana.
5 - Il vero Christopher non è lì
Un'altra bella botta che Lucas prende dal discepolo Peter Jackson dopo la netta superiorità Weta nell'effettistica per Il Signore Degli Anelli rispetto alla fintissima e leccata cgi della Industrial Light & Magic è il pessimo utilizzo del compianto Christopher Lee nel ruolo del Conte Dooku utilizzato qui con la tecnica che Orson Welles magnificava a Peter Bogdanovich riguardo l'entrata in scena in ritardo di Arkadin in Rapporto Confidenziale (ne parli molto e poi lo vedi tardi), riutilizzata benissimo dal geniale Christopher McQuarrie sia per I Soliti Sospetti (1995; per Keyser Söze) che per Jack Reacher (2012; per... Jack Reacher).
Due problemi:
Quando Dooku (secondo nome nel film: Darth Tyranus) entra in scena... te lo sei dimenticato perché è un po' che nessuno lo cita più e la potenza dei Fett Boys ha spostato tutta la nostra attenzione su di loro come antagonisti;
Ma come recita Christopher Lee????? Peter Jackson gli disegnò un grande villain con il Saruman de Il Signore Degli Anelli (con look terribilmente simile allo sceicco leader e fondatore di Hamas Ahmed Yassin morto in un attentato del 2004) mentre Lucas lo fa recitare sempre con una rilassatezza e anche ironia completamente fuori luogo per il ruolo e il momento di climax in cui Dooku si farà finalmente vedere nel gran finale a Geonosis.
Noi amiamo alla follia Christopher Lee ma... era veramente il caso di scritturarlo dopo che Jackson aveva ottenuto dal veterano inglese quel risultato eccezionale con Saruman? Non si rischiava di fare la figura di chi inseguiva invece di distinguersi rispetto al neozelandese e confermare ancora una volta l'eccezionalità della trilogia lucasiana? Anche Christopher Lee purtroppo, insieme alla recitazione pessima di altri colleghi, la sceneggiatura noiosissima e l'effettistica irritante perché patinata, contribuì a lasciarci l'impressione di aver definitivamente realizzato quanto la saga di Lucas avesse beneficiato in passato dall'assenza di Lucas alla regia per gli episodi più belli di una esalogia arrivata con L'Attacco dei Cloni al quinto e penultimo capitolo.