Bad School - Soldato Giulia Agli Ordini, di Howard Zieff

Il Bad School della settimana è Soldato Giulia Agli Ordini, formidabile sceneggiatura partorita nel 1980 dai genitori della regista di 40 sono i nuovi 20

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Spoiler Alert

Figlie di papà (e mammà)

Mentre è in sala 40 Sono i Nuovi 20 diretto dall'esordiente Hallie Meyers-Shyer ci piace ricordare nel Bad School una formidabile commedia americana campione di incassi nel 1980, apprezzata da critica e premi perché fortemente innovativa e ancora oggi invecchiata benissimo intitolata Soldato Giulia Agli Ordini, diretta da Howard Zieff e sceneggiata da una trentunenne di Philadelphia ex aspirante giornalista di nome Nancy Meyers in compagnia di un trentanovenne di Los Angeles cresciuto in mezzo ai cinematografari di nome Charles Shyer. Ebbene sì: erano i genitori della regista di 40 Sono i Nuovi 20 (si deduce anche dal cognome della cineasta esordiente classe 1987) e insieme ad Harvey Miller concepirono uno script eccezionale in cui una figlia di papà ebreo ricchissimo quasi trentenne di nome Judy (Giulia in edizione italiana) si arruolava nell'esercito un po' per caso dopo una tragedia personale soffrendo le pene dell'inferno, perdendo tutti i privilegi cui era abituata prima per poi riscoprirsi più forte e soprattutto meno dipendente dal dominio maschile, sessuale e psicologico, subito per tutta la vita dai signori della sua esistenza, dal papà sprezzante alla pletora di insensibili amanti avuti fin dalla più tenera età. Judy/Giulia è stata raramente single come sentiremo proprio da lei durante un esilarante sfogo radiofonico. Ha avuto sempre grandi attenzioni da parte degli uomini. Questo perché l'attrice che la interpreta è una bionda piuttosto irresistibile, dagli occhioni sgranati verdi e blu insieme, labbra carnose, neo supersexy due centimetri sopra la bocca a destra (se la guardate frontale alla vostra sinistra) e un fondoschiena tra i più famosi, e apprezzati, nella Storia di Hollywood. Questo perché, in due parole, Judy/Giulia Benjamin era interpretata da Goldie Hawn.

Private Benjamin

Non aveva mai provato un orgasmo perché era sempre stata molto attenta a svolgere la funzione di procurarlo agli uomini, sia attraverso sbrigative fellatio nel retro della macchina, sia sul pavimento del bagno durante la prima notte di nozze. Tutto quello che Judy/Giulia Benjamin voleva era un buon matrimonio, una bella casa, gli amici giusti e partecipare a party sofisticati. Se il prezzo da pagare per questa comoda vita da favola era quello di accogliere con pazienza i raptus erotici degli sbrigativi amanti della sua vita... Judy/Giulia lo avrebbe accettato. Peccato che il secondo marito (il primo matrimonio non andò un granché) interpretato da un super Albert Brooks le muoia letteralmente addosso, o meglio dentro, durante uno scomposto atto sessuale ("Quali sono state le ultime parole di tuo marito?" "Sto venendo" risponderà malinconica; è uno dei fantastici momenti di sceneggiatura del copione di Meyers-Shyer-Miller). Arruolatasi un po' per disperazione e anche per colpa di un militare truffaldino con la faccia di Harry Dean Stanton (ricordiamo così il grande caratterista scomparso lo scorso 15 settembre), Judy/Giulia arriverà al campo militare di Biloxi, Mississippi dove da bionda figlia di papà cadrà nel fango durante le marce, pulirà i cessi con lo spazzolino dopo una punizione, rimarrà incastrata nel recinto metallico provando a fuggire, cadrà vittima dell'odio puro del Capitano Lewis (una diabolica Eileen Brennan), imparerà l'interclassismo (che bella l'amicizia con l'ex galeotta Gianelli), fumerà marijuana con le commilitone e soprattutto.... diventerà una donna più capace di essere fiera di sé stessa e quindi meno in balia di chi (a partire proprio da lei) le ha sempre attribuito il ruolo della bionda scema, passiva e sostanzialmente utile solo a fini sessuali e di rappresentanza sociale. Nel film compaiono gag slapstick (Hawn ci sguazza), riflessioni non banali, vittoria degli underdog, satira militare (c'è un po' di M.A.S.H. di Altman e un po' di Quella Sporca Dozzina di Aldrich per quanto riguarda la solidarietà tra perdenti sociali). Alla fine Judy/Giulia imparerà a camminare a schiena dritta, diventerà una delle migliori a Fort Biloxi, verrà scelta addirittura tra i paracadutisti, opterà per la vita militare come vera e propria professione e volerà in quel di Parigi dove forse si sposerà con un ginecologo in grado di farle avere, finalmente, un orgasmo.
Anzi due.

Conclusioni

Film quasi perfetto. C'è la gaiezza degli '80 in arrivo, la rivoluzione di una donna star al centro del film contemporaneamente buffa e sexy (Hawn fu uno shock benefico e ancora oggi con questo ruolo è un punto di riferimento per colleghe più giovani come Emma Stone, Anna Faris, Reese Witherspoon ed Amy Schumer) e un finale pazzesco dove il montatore Sheldon Kahn ci fa entrare nella testa di Judy/Giulia trasformando l'idillio con il ginecologo francese interpretato da Armand Assante in inquietante sospetto attraverso delle associazioni di immagini quasi subliminali con quel secondo marito durato pochissimo con la faccia di Albert Brooks ("Sono stata sposata la prima volta per sei settimane e la seconda... per sei ore"). Come digitavamo in apertura di saggio, Soldato Giulia Agli Ordini fu un successone: sesto incasso in Usa del 1980 con Star Wars: Episodio V - L'Impero Colpisce Ancora al primo posto, serie tv spin-off, tre nomination Oscar (sceneggiatura originale Meyers-Shyer-Miller, Goldie Hawn attrice protagonista e Eileen Brennan per non protagonista) e vittoria come Miglior Sceneggiatura per la Writers Guild of America. La Hawn non riuscì a bissare (vinse Sissy Spacek per La Ragazza Di Nashville) dopo la statuetta ottenuta per Fiore di Cactus (1969) ma comunque rafforzò il suo status di star sbarazzina. È buffo ripensare a Soldato Giulia Agli Ordini oggi nel 2017 in relazione a 40 Sono i Nuovi 20. Nel film con Reese Witherspoon attualmente in sala di Hallie Meyers-Shyer si glorifica la figura del papà regista della protagonista e chiaramente non si può non pensare al vero papà di Hallie ovvero Charles Shyer (anche regista della seconda unità sul set di 40 Sono i Nuovi 20). Soldato Giulia Agli Ordini vedeva il buon Charles tra gli sceneggiatori insieme a una donna, Nancy Meyers, che avrebbe lasciato un impronta molto personale sul copione di questa commedia in rosa e verde militare. La collaborazione tra Shyer e Meyers divenne amore e da questo amore nacque nel 1987 la regista di 40 Sono i Nuovi 20. In quel 1987 era ancora Shyer il più potente della coppia (usciva nelle sale il suo buon successo Baby Boom sempre coscritto con l'allora compagna Meyers) mentre poi nel 2000, dopo il clamoroso trionfo al box office del secondo film da regista della Meyers intitolato What Women Want - Quello che le donne vogliono... sarebbe diventata lei la più nota, e influente, del duo nel frattempo separatosi sentimentalmente dopo un prezioso sodalizio artistico e una lunga love story nati entrambi durante le sessioni di scrittura di un copione intitolato Soldato Giulia Agli Ordini.

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