Bad School - Santa Maradona, di Marco Ponti
Il Bad School della settimana è l'opera prima di Marco Ponti Santa Maradona, praticamente il "papà" della saga di Smetto Quando Voglio
C'era ancora la lira e ci si apprestava al terzo governo della Seconda Repubblica, il primo della storia repubblicana capace di durare cinque anni (con Silvio Berlusconi premier grazie alla vittoria schiacciante del 13 maggio 2001). Comparve in autunno nelle sale un piccolo film con una grande star, diretto da un 35enne ex studente di semiotica sconosciuto ai più, non parente del produttore Carlo Ponti, nato nello stesso paese piemontese del politico Piero Fassino (Avigliana), frequentatore della scuola Holden di Baricco, con all'attivo una pubblicazione su Quentin Tarantino, un corso di sceneggiatura dentro la Rai e qualche script buttato giù di getto come uno in particolare dal titolo bizzarro: Santa Maradona. Questo copione finì nelle mani di Stefano Accorsi e visto che quell'attore all'epoca era reduce da un 2001 irripetibile con partecipazioni a La Stanza Del Figlio di Moretti (cammeo; 12 miliardi al box office; Palma d'Oro che torna italiana 23anni dopo L'Albero Degli Zoccoli di Olmi), Le Fate Ignoranti di Ozpetek (non protagonista; più di 16 miliardi di vecchie lire di incasso) e L'Ultimo Bacio (protagonista; 23 miliardi e 500 milioni di box office totale)... l'attore bolognese appena in prossimità dei 30 anni poteva avere il pieno potere di sbloccare una produzione. In quel caso adorò lo script (che lo avrebbe visto protagonista), forse sottovalutò la potenzialità della spalla (ma oggi potremmo anche leggerlo come un atto di generosità e disinteresse al suo ruolo gerarchico dentro la pellicola) e permise di fatto con la sua partecipazione il semaforo verde alla piccola produzione Harold, Mikado, Rai Cinemafiction che in sole quattro settimane di riprese avrebbe permesso l'esordio alla regia di quello sconosciuto 35enne piemontese esegeta di Tarantino e studente della Holden.
Così nacque Santa Maradona.
Smetto Quando Voglio - Ante Litteram
Andrea e Bart vengono da lì.
Shakespeare A Colazione
Conclusioni
C'erano i Mano Negra che cantavano sui titoli di testa a tutto volume "Santa Maradona Priez Pour Moi!", un Libero De Rienzo che esplodeva con il suo Bart (David di Donatello per Miglior Attore Non Protagonista), uno Stefano Accorsi così forte da far incassare 8 miliardi di lire portando 1 milione di spettatori in sala e un nuovo regista ipercinefilo capace di scrivere dialoghi scoppiettanti prendendo a piene mani da tutti, da Lo Squalo (Andrea e la Dolores di Anita Caprioli si confrontano le ferite di tutta una vita) a Fandango (c'è un amico da trasportare a mano continuando a parlare del più e del meno). Questa è una bella dichiarazione di Ponti dell'epoca registrata dall'autore di questo articolo:
"Ho sfruttato questa mia cinefilia con il direttore della fotografia Marcello Montarsi. Avevo 200 videocassette tutte al punto giusto e dicevo 'Ok. Per questo pezzo qui vedi questo film. Per i colori, non guardare le inquadrature ma concentrati su quel colore là'. Vedevamo Ben-Hur, Cleopatra. Gli dicevo: 'Questa slow motion me la fai come quando Joaquin Phoenix esce dal carretto de Il Gladiatore'. Per la camminata di questo personaggio ci rivediamo Stranger Than Paradise di Jim Jarmush'. A volte stampavo addirittura i frame e dicevo: 'Qui c’è un uso del fuori fuoco vicino alla macchina. Facciamolo uguale'. Mi sono rifatto a quello che dice Tarantino cioè: 'Io non ho studiato cinema ma i film'. Il mio approccio non è da critico, mi manca la scientificità. È più da appassionato. Io mi considero un appassionato a cui è stato concesso di fare un film. Il successo del primo film concede di farne un secondo. Però è sempre una libera uscita".
Ponti vinse il David di Donatello per Miglior Regista Esordiente battendo il miglior Sorrentino di sempre ovvero L'Uomo In Più (2001). I Subsonica cantavano sui titoli di coda Nuvole Rapide (Su questi anni e sul cielo di noi / sulle ragioni dei nostri perché / nuvole in corsa in un attimo che /passerà).
Quell'attimo è passato per sempre?
Ora ci troviamo a quasi 17 anni dall'uscita in sala di quell'opera prima.
Accorsi ha vissuto un fisiologico calo tornando in auge nel biennio 2015-2016 con il Leonardo Notte della serie tv 1992 e il Loris De Martino di Veloce Come Il Vento di Matteo Rovere.
De Rienzo è stato protagonista del secondo film di Ponti A/R: Andata+Ritorno (2004), ha esordito alla regia con il maledetto Sangue: La Morte Non Esiste (2005), è stato Giancarlo Siani in Fortapàsc (2009) di Marco Risi ed è tornato caustico e sarcastico nel ruolo di Bartolomeo Bonelli nella saga di Smetto Quando Voglio (il nome è un vero e proprio omaggio al Bart di Santa Maradona).
Il montatore Walter Fasano ottenne il primo successo commerciale al suo quarto lungo uscito in sala.
Ponti, dopo, ha diretto altre cinque pellicole per il grande schermo scrivendo lo script, con Lucia Moiso, della più bella romantic comedy dell'era in cui Cattleya provava a rifarsi ai film dell'inglese Working Title in Italia ovvero L'Uomo Perfetto (2005) di Luca Lucini.
Santa Maradona rimane ancora oggi il suo film più bello, profetico ed importante.