Bad School - Quelle Due, di William Wyler
Nel 1961 esce il primo film hollywoodiano mainstream con il tema dell'omosessualità femminile in primo piano. È Quelle Due di William Wyler
Prima
Prima di Immacolata e Concetta (Immacolata e Concetta, l'Altra Gelosia, 1980), Federica e Marina (Io e Lei, 2015), Adele ed Emma (La Vita di Adele, 2013), Violet e Corky (Bound - Torbido Inganno, 1996), Laurel e Stacie (Freeheld: Amore, Giustizia, Uguaglianza, 2015) e Carol e Therese (Carol, 2016)... ci sono state quelle due. Una si chiamava Martha e a colori sarebbe stata Irma la Dolce (1963) mentre l'altra si chiamava Karen e in technicolor avrebbe brillato in Colazione da Tiffany (1961).
Nel 1961... Wyler è finalmente pronto a dare a Karen e Martha la possibilità di esistere e raccontare la loro storia.
Quelle Due
Martha (Shirley MacLaine) è una ragazzona atletica e concreta, non particolarmente femminile e da vestiti non leziosi. Si occupa dei conti della scuola femminile che gestisce con Karen (Audrey Hepburn), la quale, invece, è una da "fifth avenue" come la Hepburn diventerà in Colazione da Tiffany (acrobazia postmoderna di Todd Haynes in Carol: disegna il personaggio di Therese di Rooney Mara su Audrey Hepburn ma poi nel suo film dà il ruolo dell'altolocata da fitfh avenue all'altra ovvero alla Carol di Cate Blanchett). Le ragazzine della scuola gestita da Martha e Karen vanno in fila indiana in bicicletta (prima immagine forte con cui si apre il film) e suonano al piano (come Therese in Carol) per dimostrare che stanno già studiando per diventare delle graziose e raffinate compagne dell'uomo nell'idilliaco dopoguerra americano in cui la donna è ligia e serenamente al suo posto. Martha e Karen, già dalle prime inquadrature, sono invece ai lati opposti della scuola e in posizioni estreme rispetto alle bimbe morigerate. Si conoscono da quando hanno 17 anni come Carol e Abby nel film di Haynes.
Sicuramente si amano da tempo ma non lo sanno. Per conoscere la verità... avranno bisogno di una bugia.
I bambini le guardano
L'anno successivo sarebbe arrivato un altro fortissimo film sul mondo dei bambini in relazione a quello dei grandi come Il Buio Oltre la Siepe (1962; film progressista a lieto fine contro il razzismo) ma già in Quelle Due vediamo un mondo dell'infanzia prepotente ed esuberante pronto ad intervenire pesantemente nei confronti degli adulti. La società statunitense è in pieno fermento. La piccola Mary, brutta e cattiva (una faccia fortissima alla Will Poulter di oggi), manipola la piccola Rosalie (una Veronica Cartwright già brava ad essere passiva-aggressiva come poi sarebbe stata sempre nella sua carriera adulta da Alien a Le Streghe di Eastwick) e attraverso una loro bugia si scatena il putiferio circa una possibile relazione gay tra le due insegnanti con una delle due (Karen) in procinto di sposarsi con lo stimato medico della zona Joe (James Garner scelto come maschio virile come il Kyle Chandler di Carol per Haynes).
Dalla bugia alla verità
Il film di Wyler è un appuntamento imprescindibile della Storia del cinema e del costume della società occidentaleIl film di Wyler è molto interessante perché, come sosterrà Martha, mentre la bugia distrugge la coppia femminile dal punto di vista economico (perdono le ragazzine paganti la retta) e sociale (c'è un processo perso e la collettività volta loro le spalle con maschi psicopatici in visita aggressiva attraverso sorrisi perfidi; geniale il momento del fattorino dove Wyler pare annunciare il suo prossimo capolavoro Il Collezionista, padre dichiarato de Il Silenzio degli Innocenti libro/film della coppia Harris/Demme), dal punto di vista psicologico, invece, la calunnia delle piccole Mary & Rosalie è un toccasana a livello di liberazione mentale. Almeno per la "fifth avenue" Karen. Dobbiamo ammettere che è molto bello e moderno vedere come Wyler chieda alla Hepburn di prendere coscienza ed accettare l'amore per Karen attraverso una recitazione introspettiva (ma evidente per degli occhi del 2015; la Hepburn si vede lontano un miglio come stia elaborando i suoi sentimenti che la porteranno a rompere con il fidanzato medico Joe) mentre invece Martha, quella che sembrava apparentemente la più forte e disinibita delle due, sprofondi nell'inadeguatezza ad affrontare quella che sembra sia l'unica verità possibile emersa da una marea di frottole.
In poche parole: Karen sta per capire perfettamente che vuole stare con ed amare Martha (le propone di andare via insieme) mentre Martha, non più riparata da quello che sembrava l'imminente matrimonio tra Karen e Joe, pare non reggere psicologicamente al peso di poter, adesso sì, amare pubblicamente Karen.
Quindi ancora oggi il film è un raffinatissimo studio psicologico che diventa anche, nelle mani di un grande regista come Wyler, un appassionato film di conflitto generazionale dove i giovani Martha-Karen-Joe sono spesso ripresi in un'inquadratura insieme come trio militare di trentenni contro despoti sessantenni attenti a valutare cosa possa essere più o meno naturale in società. La rottura tra padri e figli... è alle porte.
Conclusione e progressione
Martha e Karen non possono essere quelle bambine in fila indiana in bicicletta dell'inizio del film. Loro, con Joe, sono la generazione delle prime grandi battaglie civili del dopoguerra, della rivoluzione sessuale dei '60, del dibattito per arrivare ad usare nella società nordamericana il termine gay (si imporrà dei '70) e delle minoranze sessuali messe per la prima volta allo stesso livello delle minoranze etniche nel dibattito culturale grazie ai testi shock dello psichiatra svedese Lars Ullerstam.
Dalle minoranze sessuali al movimento LGBT (che giustamente, ora, non ama l'espressione "minoranza sessuale"). Da Quelle Due (5 nomination Oscar ma nessuna vittoria nel 1962) a Carol (aspettiamo il 14 per le nomination Oscar ma per ora accontentiamoci del Miglior Attrice a Cannes più le cinque nomination per i Golden Globe di oggi) passando per la Palma d'Oro di ormai tre anni fa de La Vita di Adele (incomprensibilmente non candidato all'Oscar dalla Francia; uno dei più grandi misteri cinematografici degli ultimi anni).
Il film di Wyler è un appuntamento imprescindibile della Storia del cinema e del costume della società occidentale così come Victim (1961) di Basil Dearden, prima pellicola a utilizzare il termine omosessuale.
Nella camminata fiera di Audrey Hepburn nel finale in cui nonostante la morte dell'amica (una caduta in battaglia che rende la futura guerra ancora più necessaria?) le vediamo una risolutezza in volto mai percepita prima nel film... c'è tutta una generazione di donne e uomini che lotteranno per vedere riconosciuto il diritto di amare chi si vuole amare.
È bello poter sapere che nel 2015 Toddy Haynes abbia volutamente fatto finire in modo diametralmente opposto (c'è la possibilità per Carol e Therese di costruire una relazione davanti agli occhi di tutti mantenendo il finale della fonte letteraria The Price of Salt di Patricia Highsmith) un film ambientato ben 9 anni prima rispetto agli Stati Uniti d'America del capolavoro di Wyler.
Il 1952 di Carol sembra più moderno del 1961 di Quelle Due perché è filtrato attraverso la forza LGBT della nostra contemporaneità.
Ma William Wyler, Shirley MacLaine ed Audrey Hepburn cominciarono già a farci vedere l'inizio delle conquiste di oggi attraverso quel film meraviglioso e quelle donne fantastiche.
Si chiamavano Karen e Martha.