Bad School - Playboy in Prova, di Steve Rash

Il Bad School di questa settimana è Playboy in Prova con un ventenne Patrick Dempsey. Molti punti di contatto con L'A.S.S.O. nella Manica con Mea Whitman

Condividi

Tanto, tempo fa...

In una galassia non particolarmente lontana come Tucson, Arizona, si svolsero le riprese di un film in cui Patrick Dempsey non era ancora il supersexy Dottor Derek Shepherd di Grey's Anatomy ma un ventenne lanciato dalla serie tv Fast Times (ispirata al film campione di incassi del 1982 Fuori di Testa) all'epoca incrocio perfetto tra un giovane Woody Allen e un ventenne J.J. Abrams (i due sono coetanei). Erano anni indimenticabili in cui Dempsey eccelleva in ruoli in cui si dimenava come un ossesso (dimostrando di possedere un bel talento per la fisicità comica), recitava quasi sempre il ruolo del nerd ma in più di un'occasione finiva il film abbracciato a qualche bella ragazza per  non menzionare Il Pomo di Adamo (1987) in cui aveva addirittura una relazione con due belle signore più grandi lui come Talia Balsam (sette anni) e Beverly D'Angelo (15 anni). Playboy in Prova (1987), ambientato e girato a Tucson, fa parte di quella magica seconda metà degli '80 in cui quel ragazzino con le lentiggini magrolino e riccioluto divenne una vera e propria star del teenage movie anni luce lontano dalle prove controllate e suadenti di Grey's Anatomy. All'epoca Dempsey era frenetico, goffo, rumoroso e irascibile. Ma possedeva uno charme tutto suo e Playboy in Prova fu forse il capolavoro del suo periodo nerd.

Il Geek e la Popular

Mae Whitman in L'A.S.S.O nella Manica scopre di avere un'etichetta di cui non era a conoscenza (D.U.F.F. ovvero Designated Ugly Fat Friend diventato in italiano Amica Sfigata Strategicamente Oscena) e lo viene a scoprire da un vicino di casa con il quale era molto legata in passato e che adesso, però, appartiene a una categoria sociale con la quale il suo personaggio di Bianca non può più entrare in contatto. Idem per Patrick Dempsey all'epoca di Playboy in prova. Il suo Ronald Miller è vicino di casa dell'oggetto del desiderio Cindy Mancini ma lei ora è cresciuta ed è popular (leader delle cheerleader) e all'ultimo anno di liceo mentre Ronald è un geek o nerd (il film non fa molta distinzione tra i due termini) obbligato a frequentare solo sfigati come lui studiosi, intelligenti, occhialuti ed eccentrici (tra cui l'inseparabile amicone Kenneth Wurman). Verso la fine della pellicola vedremo Ronald fare un vero e proprio discorso alla nazione, dopo aver sbattuto violentemente una mazza da baseball su un tavolo della mensa all'aperto del suo liceo, ricordando a tutti come un tempo, quando eravamo bambini, l'amicizia tra esseri umani sgorgasse naturale come da una fonte felice senza dover fare i conti con etichette sociali imposte dalla crudele adolescenza. Idem ne L'A.S.S.O. nella Manica: la gotica Bianca, sarcastica ed appassionata di horror, non può più essere amica del popular dai muscoli pettorali letteralmente parlanti Wesley nonostante i due condividano dei ricordi sinceramente piacevoli del loro passato di bambini.

Come è invecchiato Playboy in Prova? Benissimo. Patrick Dempsey sa cavalcare alla grande un tagliaerbe

Altro forte punto in comune tra i due film: Wesley dovrà aiutare Bianca a cambiare fisicamente, alterandole il look allo scopo di trasformarla in un corpo più appetibile per il sesso opposto magari grazie a quella salopette jeans che lascia trasparire il bel seno di Bianca cominciando seriamente a confondere le certezze di Wesley. In Playboy in Prova la decisione della popular Cindy di aiutare il geek Ronald a trasformarsi fisicamente è più scaltra in sceneggiatura e non figlia del senso di colpa come per L'A.S.S.O. nella Manica (Wesley si sente responsabile di aver causato un problema a Bianca rivelandole di essere una "duff" e quindi vuole rimediare). Nell'ancora divertente film di Steve Rash del 1987 Ronald Miller affronta il materialismo degli anni '80 con la giusta dose di realismo: perché non offrire 1000 dollari, sudati radendo l'erba del vicinato, alla vicina di casa popular al fine di fingere di essere fidanzati per un mese, tempo sufficiente per entrare nelle grazie di tutti i vincenti del liceo grazie alla compagnia di Cindy? L'ideona della sceneggiatura di Michael Swerdlick (né lui né il regista Steve Rash hanno poi, ahinoi, confermato questi exploit di inizio carriera) permetterà al film di diventare una commedia sul conflitto di classe liceale (come si veste un popular? Come parla? Come si muove? Cosa può ottenere dalla vita e soprattutto dalle donne?) molto onesta, a tratti geniale sull'idea di conformismo sociale (la scena del ballo in cui tutti scimmiottano le movenze di Ronald solo perché lui è diventato popular) e sincera sulle crudeli dinamiche adolescenziali degne di doppi giochi e ipocrisie ben prima del franchise Cruel Intentions (1999) ispirato a Le Relazioni Pericolose (1988).

Il Tagliaerbe

Come è invecchiato Playboy in Prova? Benissimo. Patrick Dempsey sa cavalcare alla grande un tagliaerbe e lì seduto lo vedremo indossare un caschetto da colonialista (scena iniziale geniale grazie alla regia di Rash che gioca con il film di avventura inquadrando la testa di Dempsey tra cactus e piante come fosse un esploratore nella giungla), il basco da sfigato (oggi sembrerebbe un perfetto hipster) e un cappello da cowboy per il momento finale epocale in cui la cavalcata solitaria del nerd sul tagliaerbe verrà interrotta dall'amore inaspettato. Così cool vedere Dempsey cavalcare quel tagliaerbe da meritare una citazione dell'adorabile Emma Stone in Easy Girl (2010), film in cui sapete bene che il personaggio della Stone rimpiange quelle commedie adolescenziali degli '80 in cui i romantic hero erano John Cusack, Judd Nelson e, appunto, il nostro piccolo Woody Allen + JJ Abrams Patrick Dempsey.

Altri momenti iconici, per i cinefili soprattutto, vedono la fugace apparizione di Steve Franken come commesso annoiato di un negozio (sì: era il cameriere sempre più ubriaco che serve la scarpa su un vassoio a Peter Sellers in Hollywood Party di Blake Edwards), il futuro regista di ben otto (!) commedie con Adam Sandler Dennis Dugan come papà menefreghista di Ronald e il futuro vincitore di un Emmy nonché figlio del Dr. Male nel franchise Austin Powers Seth Green, irresistibile come fratello pestifero di Ronald all'epoca solamente tredicenne. Per palati meno fini non si possono non menzionare le due interessanti gag a base di peti (ma silenziose!) che siamo sicuri abbiano fatto morire dalle risate, e forse anche ispirato, uno spettatore quattordicenne di nome Seth MacFarlane (lo humour intestinale lo ossessiona nonostante la sua totale assenza in Ted 2) con il povero fratello di Ronald vittima delle flatulenze di Eric Bruskotter nei panni dello sportivo Big John.

Continua a leggere su BadTaste