Bad School - Frankenstein Contro L'Uomo Lupo, di Roy William Neill

Il Bad School della settimana è Frankenstein Contro L'Uomo Lupo, primo importante scontro tra mostri di saghe horror riproposto, oggi, da Underworld: Blood Wars

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Spoiler Alert

5 marzo 1943

Se Freddy Krueger ha fatto una pessima figura (anche dal punto di vista morale) con Jason Voorhees e se Predator ha preso la "maturità" all'interno della sua comunità dando la caccia alla preda Alien (è necessario per ogni adulto mostrare il proprio valore cacciando la bestia spaziale)... è tutto merito di un film uscito nelle sale americane il 5 marzo 1943. Possiamo anche aggiungere che se Batman si è avvinghiato a Superman nel 2016 e King Kong si è preso a cazzotti con Godzilla sul fondale dell'Oceano Pacifico nel 1962 (ritorneranno a farlo nel 2020)... è ancora tutto merito di quel film del 1943. Titolo? Frankenstein Contro L'Uomo Lupo. Non schierava vampiri contro lupi mannari come in Underworld: Blood Wars. Metteva uno contro l'altro la creatura figlia di scienziati pazzi uscita dalle pagine di Mary Shelley e il mostro peloso vittima della luna piena ideato dallo sceneggiatore Curt Siodmak.
La prima veniva interpretata da un ungherese primo grande vampiro hollywoodiano con Dracula (1931) di Tod Browning, mentre il secondo aveva il faccione da operaio dei primi del '900 di Lon Chaney Jr.
Ancora una volta, era stata "colpa" di Curt Siodmak.

When Frank Met Wolf

Curt Siodmak, scherzando con il produttore nonché regista (proprio de L'Uomo Lupo del 1941) George Waggner, ipotizza uno sconclusionato film di incontro-scontro di mostri di casa Universal per sfruttare il catalogo della storica casa di produzione che, dal Dracula di Browning e dal Frankenstein di Whale, si era specializzata anche nel racconto cinematografico a base di creatura demoniaca uscita dalla grande letteratura gotica europea di fine XIX secolo. Il problema è che Waggner prende sul serio le battute di Siodmak ed ecco allora telefonargli poco dopo quella riunione per commissionargli, dietro lauto pagamento, lo script di Frankenstein Contro L'Uomo Lupo, pionieristico crossover di franchise in cui la saga di Frankenstein (arrivata al quarto film con Il Terrore Di Frankenstein del 1942) deve incontrare quella de L'Uomo Lupo (successone al botteghino a Natale del 1941 già con la prima avventura). La produzione è un grandissimo casino.

Sogni Mostruosamente Proibiti

Bela Lugosi (lo interpreta Martin Landau nel capolavoro di Tim Burton Ed Wood; vincendo un Oscar) si era rifiutato di interpretare la creatura in Frankenstein dopo il successone del suo Dracula. Poi però "l'ungherese", come lo chiamavano a Hollywood, aveva dovuto capitolare entrando nel franchise della cosa senza nome (come la chiama Stephen King), nei panni del servo assai cattivo Ygor ne Il Figlio Di Frankenstein (1939) e Il Terrore Di Frankenstein (1942), film in cui la creatura non aveva più il bel viso lungo e malinconico di Boris Karloff bensì il faccione da operaio di primi del '900... di Lon Chaney Jr., apprezzato nel 1939 in Uomini E Topi ed esploso l'anno prima come lupo mannaro ne L'Uomo Lupo dove Bela Lugosi, nel ruolo di Bela (!?), lo aveva morso per trasformarlo in un incontrollabile werewolf di fronte alla luna piena. La produzione di Frankenstein Contro L'Uomo Lupo pensa per un attimo di far fare sia la creatura che il lupo mannaro allo stesso lanciatissimo Lon Chaney Jr. (oggi si potrebbe vedi Tom Hardy in Legend) ma i problemi tecnici, per una macchina cinema del 1942, sono insormontabili. Il geniale truccatore Jack Pierce, padre del make up sia del macrocefalo Frankenstein che del pelosissimo Uomo Lupo, può essere utilizzato in doppia veste. Un attore... no. Allora si opta per il riciclo di Lugosi, il quale d'altronde, in voce, aveva già fatto parlare la creatura col faccione da operaio dei primi del '900 di Lon Chaney Jr. allorquando il perfido Ygor aveva assunto la personalità del povero mostrone non morto il quale interloquiva con la voce di Lugosi ma aveva l'aspetto di Lon Chaney Jr. ne Il Terrore Di Frankenstein (1942). Semplice no? Morale della favola horror: Lugosi in questo strano, e sperimentale, nuovo film sarà Frankenstein (con una certa fatica vista l'età e quindi sono evidenti tre controfigure al suo posto in più di un'inquadratura di lotta e non solo) mentre Lon Chaney Jr. tornerà a vestire i panni del povero Larry Talbot.
Il film può cominciare. Ma che fatica!

A Universal Picture

Lettere che scivolano soffusamente dall'alto. Fumo denso che sale da un alambicco. Musica tenebrosa. Morbido bianco e nero. Bela Lugosi è il quarto attore dei credits ma collocato nel secondo cartello dove non ha nemmeno il primo posto (spetta a Lionell Atwill) del quartetto con font più piccolo rispetto ai primi due del cartello precedente Ilona Massey e Patrick Knowles. Lon Chaney Jr. ha una cornice tutta sua senza nomi accanto accreditato "As The Wolf Man". Alla regia l'inglese proveniente dal muto Roy William Neill. La timeline strutturata dal grande Siodmak vede la storia partire quattro anni dopo sia L'Uomo Lupo che Il Terrore Di Frankenstein.
La pellicola funziona alla grande.

Road Trip

Larry Talbot (Lon Chaney Jr.), risvegliato nella sua cappella di famiglia da due profanatori di tombe (uno fugge, l'altro schiatta), scappa dal paesino gallese di Llanwelly (non esiste) per arrivare tramortito al Queen's Hospital di Cardiff (esiste). Purtroppo per lui, è sempre L'Uomo Lupo e cioè un signore gentile e delicato (nonostante il faccione da operaio dei primi del '900) che però si trasforma in un lupo mannaro a ogni luna piena (uccidendo chiunque gli capiti a tiro) per via di un morso ricevuto da una creatura a sua volta maledetta (vi ricordate di Bela?). Subito c'è uno scontro tra scienza (un dottore di nome Mannering vuole proteggere questo strano signore) e polizia (il poliziotto locale è giustamente sospettoso), mettendo in chiaro un tema di fondo di tanto cinema americano: il controllo dell'ordine pubblico viene spesso messo in secondo piano rispetto alla medicina che può trasformarsi in folle ricerca superomistica da mad doctor discendente da visionari come Prometeo, Ulisse e Icaro. La trasformazione avviene per dissolvenze incrociate (Landis-Rick Baker e Dante-Rob Bottin faranno la rivoluzione nel 1981 con la trasformazione in diretta in Un Lupo Mannaro Americano A Londra e L'Ululato) mentre Talbot si dispera e comincia la solita litania ("Sono un assassino!"), ancora più stizzito dal fatto di aver scoperto di essere immortale. La zingara dagli orecchini a cerchio Maleva, interpretata con la consueta e inconfondibile veracità dalla russa Maria Ouspenskaya, gli dice: "Conosco un uomo che ha il potere di aiutarti". Trattasi di un Frankenstein, nel senso di Ludwig, figlio di Harry (protagonista del primo Frankenstein) e fratello minore di Wolf (alcune scelte di nomi propri non aiutano proprio) il quale era stato al centro de Il Figlio di Frankenstein (1939). La coppia Maleva-Talbot si mette in viaggio dall'Inghilterra all'Europa centrale ed è sempre uno spettacolo: lei piccola e arzilla e lui grosso e tontolone (ma sempre dolcissimo). Arrivano a Visaria (non esiste) scontrandosi con indigeni razzisti ("Vecchia strega!") e incontrando un'avvenente Frankenstein (Elsa, figlia di Ludvig) che guarda subito Talbot con occhi famelici (ma lui non pensa al sesso; solo alla morte). Parteciperanno tutti a una sagra di paese canterina (c'è uno strano uomo coi baffi che si lancia nel numero musicale "Faro-la Faro-li") ma Talbot non resisterà a tentazioni lunari (uccide comunque una ragazza del posto per via della trasformazione). Arrivati nella tenuta abbandonata dei Frankenstein, parte la ricerca dei diari per capire, da parte di Talbot, come riuscire finalmente a morire.
È arrivato anche Mannering dal Galles. E non è una buona notizia.

Il Sordo Contro Il Cieco

Larry Talbot non ci sente mentre la creatura non ci vede. Il primo è testardo e cocciuto come un mulo (o lupo) nella ricerca dei diari di Frankenstein dove è convinto, affascinato dal punto di vista di Maleva, di trovare la soluzione ai suoi mali (ovvero la morte). La creatura invece è proprio cieca nel senso che non ci vede e infatti cammina con le braccia tese in avanti per non andare a sbattere a muri, persone o alberi. Talbot l'ha scoperta, liberandola, bloccata nel ghiaccio della tenuta Frankenstein e all'inizio tra i due c'è grande solidarietà politica tra mostri outsider (che carini mentre camminano uno sorreggendo l'altro), per poi finire a picchiarsi senza pietà. Perché? È tutta colpa del dottor Mannering dell'inizio del film, sempre più mad doctor con il passare dei minuti e convinto di poter aiutare sia la creatura che Talbot facendo degli esperimenti bizzarri su entrambi. In realtà è completamente impazzito per via di quella arroganza scientifica di cui si digitava prima. Sarà lui a potenziare inavvertitamente la creatura spingendola a scagliarsi contro tutto e tutti mentre si guarda beffardamente in giro (ora ci vede il maledetto!).

Duello

L'Uomo Lupo è agile, lucido (?), fa scelte morali e cerca sempre di raggiungere un punto alto da cui dominare la creatura per saltargli addosso (come farebbero i felini). La creatura è iraconda, ottusa ma, dopo essere stata potenziata dal mad doctor, più forte del lupo mannaro scagliandolo di qua e di là come fosse una piuma. The Wolf Man è buono (corre in soccorso di Elsa), mentre la creatura no, per niente. L'ultima immagine che avremo di loro nel film li vede ancora l'uno avvinghiato all'altro (l'uomo lupo si divincola sempre freneticamente dall'abbraccio statico della creatura) mentre la tenuta viene distrutta dall'acqua della diga fatta saltare dal locandiere Vazec.
Ad Elsa (con le treccione) e al mad doctor scemo Mannering non resta che guardare attoniti quella che è una bellissima catastrofe con acqua ottenuta attraverso dei modellini.

Conclusioni

L'eredità, dunque, è ovvia. I fan del film sono tanti, da John Landis a Joe Dante passando per Tim Burton. La critica all'epoca non fu nemmeno troppo sprezzante e il divertimento del pubblico convinse Hollywood che, per citare il Gene Wilder (un altro fan) di Frankenstein Junior, si poteva fare. I mostri di saghe horror, e tradizioni narrative diverse, si sarebbero potuti incontrare o meglio scontrare.
Il prossimo 8 giugno 2017 lo Universal Monsters Cinematic Universe sarà pronto a ripartire.
Ma tutto cominciò il 5 marzo 1943.

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