Bad School - Cuore Selvaggio, di David Lynch

Il Bad School della settimana è il quinto lungometraggio di David Lynch: Cuore selvaggio. Un road movie scatenato, violento e sessualmente esplicito. Panico al Festival di Cannes

Condividi

Spoiler Alert

Wild

Tutto è ormai accelerato, fiammeggiante e lanciato su una strada le cui miglia vengono bruciate come una sigaretta aspirata selvaggiamente. In soli quattro mesi si entra nella produzione di Cuore Selvaggio dopo che Lynch ha letto il manoscritto di Barry Gifford (Wild At Heart: The Story of Sailor and Lula) mentre sta montando l'episodio pilota della prima stagione dello show tv Twin Peaks. Improvvisamente, e con una tempistica record, il 9 agosto 1989 siamo già sul set di un noir anche road movie, rilettura de Il Mago Di Oz e avventura erotica. La cittadina idilliaca di Velluto Blu ha lasciato il posto a un America rovente, bruciata dal sole e incendiata sessualmente dalla fuga spericolata di Sailor (un criminale romantico) e Lula (la sua pupa innocente), inseguiti dalla madre gangster di lei, ritratta dal regista come la Malvagia Strega dell'Ovest di Oz.

Stile

Gli insetti brulicanti sotto il prato perfetto lasciano il posto al dettaglio di mosche posate sopra il vomito di Lula sulla brutta moquette di uno scalcinato motel (trivia: l'inquadratura del film preferita da Lynch). La fuga bollente dei due (scopano duro, si raccontano storie bizzarre e succhiano voracemente sigarette) vede lei scimmiottare Marylin Monroe e lui giocare ad Elvis Presley (ricorda molto il Kit-James Dean de La Rabbia Giovane di Malick figlio a sua volta del Michel-Humphrey Bogart di Fino All'Ultimo Respiro di Godard) indossando una giacca di serpente (“Rappresenta il simbolo della mia individualità e la mia fede nella libertà personale”) e cantando Love Me Tender con il naso rotto in una chiusa della pellicola realmente da favola.

Conclusioni

Ormai il dado è tratto. Il “Jimmie Stewart venuto da Marte” come lo chiamava Mel Brooks è una star mondiale. Si comincia a usare il termine “lynchiano”. Chi lo ama e chi lo odia (Roger Ebert continua la sua crociata dopo il disgusto per Velluto Blu). Nicolas Cage è l'attore più hot con cui Lynch ha lavorato fino a quel momento. La sua prova è geniale nei panni di serpente di Sailor, influenzando fortemente il cinema e i personaggi di Quentin Tarantino (è un criminale fisico ma anche tremendamente chiacchierone). Mentre l'accoglienza non è unanime come per Velluto Blu (quasi 15 milioni di incasso a fronte di un budget da 10; nomination all'Oscar solo per Diane Ladd, madre cattiva di Lula e madre vera nella vita dell'attrice che la interpreta ovvero Laura Dern), il nostro Bernardo Bertolucci vede bene di gettare benzina sul fuoco. Cuore Selvaggio vince la Palma d'Oro al Festival di Cannes in mezzo a fischi e contestazioni grazie a un Bertolucci Presidente di Giuria impazzito per questa fuga violenta a base di sesso, parole, sigarette e vomito sulla moquette. L'artista disturbante di Eraserhead è diventato un'icona pop anche grazie alla sua love story da rotocalco con Isabella Rossellini. E cosa ci può essere di più pop, a questo punto, se non una serie televisiva? L'8 aprile 1990 Twin Peaks è arrivato nelle case Usa. Il 17 agosto 1990 Cuore Selvaggio viene distribuito in sala dopo il controverso trionfo di maggio a Cannes.
David Lynch è nella sua fase di pura onnipotenza. Inevitabile, e forse salvifico, un futuro possibile nuovo fallimento. Quando il regista tornerà in Concorso a Cannes due anni dopo... ad attenderlo non troverà amore.
Ma puro odio.

Continua a leggere su BadTaste