Bad School - Clerks, di Kevin Smith

Nel 1994 esce nei cinema italiani Clerks - Commessi. Ed è subito cult movie. Come mai, dopo 22 anni, influenza ancora filmmaker come The Pills?

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Spoiler Alert

Era l'estate del 1994

"E al cinema usciva Pulp Fiction". Suggestivo ma non andò proprio così come dice Luca Vecchi in voice over all'inizio di The Pills - Sempre Meglio Che Lavorare, da giovedì 21 nelle nostre sale. Pulp Fiction uscì nei cinema Usa a ottobre 1994, dopo aver vinto la Palma d'Oro a Cannes a maggio 1994, mentre da noi in Italia addirittura si poté vedere non prima del 16 dicembre 1994. In quell'anno e in quel periodo uscì un altro film molto importante simbolo del momento d'oro che stava vivendo il cinema indy americano targato e sponsorizzato (sia in chiave distributiva che produttiva) Miramax dei fratelli Harvey e Bob Weinstein. Ci riferiamo a Clerks, girato in bianco e nero a 16mm poi gonfiato a 35mm, ambientato in un drugstore di una cittadina anonima del New Jersey, pieno di parolacce e dialoghi divertenti, costato solo 27 mila dollari (esclusa la postproduzione) e pronto ad incassare più di 3 milioni di dollari nel mercato interno. Ma il fenomeno di Clerks non è solo economico quanto piuttosto culturale. Come è possibile che, soprattutto in Italia (dove arrivò con un'eccellente edizione affidata per i dialoghi a Giuseppe Manfridi e per la direzione del doppiaggio ad Elisabetta Bucciarelli), questo film è stato amato da più di una generazione da quel lontano 1994, venendo ancora citato in conferenza stampa da Luca Vecchi dei Pills come padre spirituale, e concreto, dell'esordio cinematografico del gruppo comico romano? In quel magico 1994 Clerks prima era passato per il Sundance Film Festival, poi anche lui al Festival di Cannes dove Pulp Fiction conquistò la Croisette e infine, dopo essere stato presentato in anteprima anche al Toronto International Film Festival, uscì in edizione limitata a ottobre del 1994 in Usa e da noi in Italia il 4 novembre di quello stesso anno.

Quentin & Kevin

Tarantino e Smith erano simili. Molto appassionati di cinema pop anni '80 ritenuto anche trash (noto il serissimo amore di Tarantino, ad esempio, per Top Gun di Tony Scott e Cobra di George Pan Cosmatos con Sylvester Stallone), leggermente divisi anagraficamente (solo 7 anni più grande Quentin rispetto a Kevin), curiosi ed aperti nei confronti del cinema autoriale commercialmente marginale  (si spinge anche oltreoceano Quentin con la sua passione per la Nouvelle Vague mentre è più casalingo Smith con i suoi idoli arthouse Linklater, Jarmush, Lee e Hartley tutti rigorosamente entro i confini Usa e ringraziati alla fine del film). Smith arriva un po' più tardi rispetto al fratello più grande Quentin e infatti eccolo rendere omaggio al regista de Le Iene (1992) con la famosa inquadratura dall'interno del bagagliaio (stavolta l'eroe di Smith non prende dal vano posteriore del veicolo né corpi di poliziotti né pistole ma un meno scabroso telo bianco su cui scrivere "Vi posso assicurare che siamo aperti"). Sia Tarantino che Smith hanno commesso l'errore di essere stati commessi. Tarantino consigliava film nella mitica Video Archives di Manhattan Beach (a sud di Santa Monica; il luogo che ispirò Pynchon per la scrittura e parte dell'ambientazione di Vizio di Forma) mentre Smith era commesso proprio nel drugstore di Leonardo, New Jersey, dove poi avrebbe girato tutto il suo fulminante esordio. Tarantino era un californiano esuberante mentre Smith un frustrato abitante di uno degli stati più sfottuti degli Usa perché considerato il cugino di campagna rispetto alla limitrofa e più scintillante regione di New York.

Il Pigneto dei Pills è Leonardo per Kevin Smith

Se i The Pills sono i cantori di una spesso ignorata dal cinema italiano Roma Est (Pigneto, Giardinetti, Via Palmiro Togliatti, Centocelle, Casilino e Prenestino), Smith inventa il suo View Askewniverse (dalla casa di produzione View Askew dal logo osceno di proprietà sua e di Scott Mosier) ben prima del Marvel Universe di Kevin Feige e il centro di questo universo narrativo popolato da mille personaggi è proprio il suo sfigatissimo stato natale del New Jersey. Ispirazione? Richard Linklater lo stregò con Slacker nel 1991 convincendolo che quello che il regista texano aveva fatto con la sua amatissima Austin in Texas... lui poteva farlo a Leonardo in New Jersey.

View Askewniverse

Clerks, Generazione X (1995; film per cui Smith chiederà pubblicamente scusa a tutti colpendo positivamente il decano della critica Roger Ebert), In Cerca di Amy (1997), Dogma (1999), Jay & Silent Bob... Fermate Hollywood! (2001; in cui Smith recupera Mark Hamill ben prima di Kingsmen - Secret Service e ovviamente Star Wars - Il Risveglio della Forza), Clerks II (2006). Sono tutte regie di Smith ambientate nell'universo scurrile, avventuroso, epico e interconnesso del New Jersey. Non tanto tempo fa... in quella galassia molto, molto vicina... Dante Hicks (Brian O'Halloran) e Randal Graves (Jeff Anderson) passeranno una giornata molto particolare rispettivamente servendo i clienti al drugstore Quick Stop Conveniences e alla videoteca limitrofa RST Video.

Dante's Inferno

Dante Hicks (il cognome è già una generazione: i nati tra la seconda metà dei '70 fino ai primi '80 protagonisti del romanzo di Douglas Coupland del 1991 Generazione X) non dovrebbe quel giorno andare a lavorare (il viaggio inaspettato dell'eroe), puzza di lucido da scarpe ed è in crisi a livello esistenziale (non vuole tornare a studiare come gli consiglia la fidanzata Veronica pur sentendosi depresso come semplice commesso di drugstore) e sentimentale (l'ex fidanzata Caitlin è tornata in città e pare ci possano essere delle nuove possibilità con lei). Dante è l'eroe romantico in contrasto dialettico con il concetto di responsabilità. L'amicone d'infanzia Randal è il Mercuzio di Romeo e Giulietta o il Sancho Panza di Don Chisciotte ovvero... prosaico, terrigno, un po' pazzo e anarchico (in realtà non è così: alla fine Randal dimostrerà di essere addirittura ben più lucido e consapevole di sé stesso e Dante rispetto a quello che pensava l'amico). Nella storia delle sitcom il bar o il ristorante sono luoghi perfetti perché c'è un'unità aristotelica di luogo, tempo e azione mentre entrano ed escono clienti che possono essere nuovi personaggi. Gli 11 anni di programmazione in Usa di Cin Cin (dal 1982 al 1993) e il successone dal 1975 al 1985 di Alice (sitcom nata da Alice Non Abita Più Qui di Martin Scorsese) insegnano a Smith che anche un drugstore più servire allo scopo. La fotografia in bianco e nero è sì segno di risparmio economico ma, come nel caso della serie web The Pills (2011-2014), anche prova espressiva di anacronistica eccezionalità dell'eroe (l'ego del protagonista è in difficoltà e noi lettori/spettatori abbiamo bisogno sia così), marginalità sociale presentata in chiave meta (se tu sei in bianco e nero... sei già uno sfigato perché tutti gli altri prodotti audiovisivi attorno a te sono a colori), gioventù incazzata, malumore postadolescenziale, nuvoletta fantozziana sopra le teste dei protagonisti e visione della vita acerba e quindi portata al manicheismo (bianco vs. nero). Dante e Randal non amano i loro clienti, sono incavolati e sono scontrosi (i giovani tossici scozzesi di Trainspotting, nel 1996, sceglieranno di guardarci con sfida dal basso verso l'alto nella stessa identica collocazione dei protagonisti di Clerks nell'ottimo manifesto del film di Smith con scampoli di colore ad hoc).

Mumblecore ante litteram

Più di dieci anni prima che venga coniato il termine mumblecore per definire film low budget girati in digitale ed affidati alla parola senza star e azione esasperata, esploderà in Usa un film in bianco e nero di chiacchiera come anche erano, e sono, i gangsteristici Le Iene e Pulp Fiction di Tarantino. In Clerks Dante e Randal dovranno attraversare una giornata problematica assai come, ma in chiave meno politica, quella di Fa' la Cosa Giusta di Spike Lee (essere del New Jersey e in bianco e nero pare per Smith così minoritario da equiparare i suoi white trash heroes ai nervosi afroamericani di quelle torride ventiquattro ore a Brooklyn del capolavoro di Spike Lee). Tante, tante parole (anche estremamente scurrili; Smith e la Miramax dovranno lottare per avere la R e non NC-17 dalla Mpaa), qualche litigio e scazzottata, una partita di hockey su prato (però ambientata sul tetto del drugstore) finita prima del tempo, chiacchiere pop (ancora oggi brillante la polemica su se sia stato giusto o no da parte dei ribelli uccidere tutti gli operai "contractors" innocenti al lavoro su La Morte Nera alla fine di Episodio VI - Il Ritorno Dello Jedi), mille citazioni cinematografiche (da Indiana Jones e Il Tempio Maledetto a Lo Squalo di Spielberg), fantasmi della passata vita liceale di Dante, due buffi spacciatori più filosofici di quello che sembrano (il Silent Bob di Kevin Smith, forse in realtà uno jedi vista la famosa scena di Generazione X, e il Jay dell'amico ex eroinomane di Smith Jason Mewes, ormai pulito dal lontano 2010). I narratori nordamericani, si sa, possono tranquillamente mettere da parte i genitori (anche se la mamma di Kevin Smith fa un cammeo come cliente pazza) perché per la loro cultura un 22enne (come sono Dante e Randal) è già un uomo fatto e finito che deve realizzarsi a prescindere e indipendentemente dalla famiglia di riferimento. Un cineasta italiano sarebbe impossibilitato a fare questo come insegnano Ecce Bombo (Glauco Mari è il padre del ventenne Michele Apicella) e, appunto, The Pills - Sempre Meglio Che Lavorare (Giulio Corradini è il padre di Matteo). Smith rientra a pieno credito nella mitologia del regista esordiente che rischia molto per il suo debutto: gira di notte nel drugstore dove lavora di giorno per 21 giorni di seguito pur continuando a fare i turni da commesso (bella la soluzione di non poter alzare le serrande del Quick Stop per via di gomme da masticare infilate nelle serrature dei lucchetti), vende una propria preziosa collezione di fumetti, sfrutta un incidente assicurativo con una macchina e coinvolge amici e parenti per portare a casa la piccola produzione che raggiunge i 200 mila dollari di budget dopo la post.
Il successo della pellicola sarà mostruoso.

Legacy italiana

The Pills - Sempre Meglio Che Lavorare cita Clerks nel 2016. A 22 anni dalla sua uscita. Santa Maradona (2001) di Marco Ponti si rifece pesantemente a Clerks (il Bart di Libero De Rienzo era la copia italiana del sarcastico Randal) a già ben sette anni dall'uscita in sala del film di Smith. Clerks viene ancora considerato una pietra miliare della comicità giovane. In Usa... tutto fu più addirittura più grande per Mr. Smith.

Mr. Smith va a Hollywood

Oggi Kevin Smith è più un guru, un patrocinatore e commentatore piuttosto che un regista in piena attività?

Per i più giovani Kevin Smith è soprattutto quel signore sovrappeso con la barba e canoniche canotte di squadre Nba che parla di qualsiasi prodotto pop soprattutto proveniente dal mondo del fumetto. È anche quello sceneggiatore sfigato che ricorda di come fu licenziato da Jon Peters per la sceneggiatura del Superman di Tim Burton che non si fece poi più (ha avuto molto seguito nell'estate 2015 il doc The Death of "Superman Lives": What Happened? di Jon Schnepp) oppure quel signore così soddisfatto dal primo full trailer di Star Wars - Il Risveglio della Forza da mettersi a piangere e twittarlo a tutto il Pianeta Terra. Oggi Kevin Smith è più un guru, un patrocinatore e commentatore piuttosto che un regista in piena attività? Non proprio e attenzione a darlo per morto: dopo tante recenti delusioni come il terzultimo Poliziotti Fuori - Due Sbirri a Piede Libero (2010), e dopo le svolte action e thriller di Red State (2011) e Tusk (2014), il nostro quarantacinquenne Smith sta presentando in questi giorni la comedy/fantasy/horror Yoga Hosers (spin-off di Tusk) proprio in quel Sundance Film Festival che lo lanciò nel lontano 1994, tornato punto di riferimento del miglior cinema indy nordamericano dopo aver coccolato e sviluppato l'ottimo Whiplash al suo interno. E' stata una delusione la sua carriera hollywoodiana dopo Clerks? Il dibattito è aperto ma certamente Smith non ha mai più realizzato una pellicola così amata come quella che racconta le avventure di quella giornata del 1994 di Dante e Randal in principio dal finale amarissimo (Hicks doveva essere addirittura ucciso!) e molto poco commerciale.

Futuro

Smith vuole tornare dietro il bancone per Clerks III e dentro un mall per il sequel di Generazione X (MallBrats). I suoi vibranti personaggi del View Askewniverse sono stati sfruttati per fumetti, serie animate, videogame, podcast radiofonici e show tv. Una piccola miniera d'oro. Alla faccia di chi dice che il New Jewrsey non può servire da luogo mitologico. Ancora oggi i suoi commessi irritati dalle manie di clienti insopportabili rappresentano benissimo la frustrazione di varie generazioni, dall'Italia agli Usa, che non hanno mai trovato nel mondo del lavoro una piena e concreta realizzazione personale. Ecco forse il grande segreto di Clerks: presagire per tanti giovani del mondo occidentale della fine del XX Secolo... quello che diventerà il topic del XXI Secolo ovvero... il lavoro del '900 non c'è più, il lavoro non porta a realizzarsi come i nostri padri delle generazioni precedenti, il lavoro, per un ventenne (Usa) e trentenne (Italia) ti fa desiderare di non lavorare mai (The Pills).
Il lavoro che presto si trasformerà in qualcosa di ancora più sfuggente arrivando ad essere così diverso dai canoni novecenteschi da farci sembrare Dante e Randal ancora più preistorici.
Sarà anche per via di quell'antichissimo bianco & nero sgranato.

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