Bad School - Cartoline Dall'Inferno, di Mike Nichols
Il Bad School della settimana è Cartoline Dall'Inferno di Mike Nichols, con Meryl Streep e Shirley MacLaine. Tratto dal romanzo autobiografico firmato Carrie Fisher
Cartoline Dal Passato
Lana Turner si offese (c'è una battuta che mette in discussione il suo talento, insieme a quello di Joan Crawford, come madre), Liza Minnelli si commosse ripensando al suo rapporto con la mamma star Judy Garland, Janet Leigh provò in tutti i modi a ottenere il ruolo di coprotagonista accanto a sua figlia Jamie Lee Curtis mentre Debbie Reynolds... fu rifiutata dal regista Mike Nichols per il ruolo della mamma dell'eroina del film Suzanne Vale nonostante il personaggio della mamma di Suzanne... fosse stato scritto e pensato con lei in mente fin da quel fortunato romanzo da cui il film fu tratto. Cartoline Dall'Inferno creò un certo scalpore a Hollywood. Il romanzo fortemente autobiografico firmato Carrie Fisher nel 1987 era diventato un best-seller (la Fisher avrebbe scritto il sequel The Best Awful There Is nel 2004). Il grande regista de Il Laureato, Comma 22, Conoscenza Carnale e negli '80 Una Donna In Carriera (quel successone con Melanie Griffith aveva rilanciato le sue quotazioni), mise in scena senza esitazioni il copione magnifico vergato dalla stessa autrice del libro. Ispirato al suo rapporto difficile con la mamma star Debbie Reynolds (esplosa con il musical Mgm Cantando Sotto La Pioggia) e alla sua relazione ancor più complicata con le sostanze stupefacenti, il romanzo della Fisher (esplosa con la Principessa Leila di Guerre Stellari) era stato accostato da Nichols alla prosa, nientemeno, di Gustave Flaubert.
Mamma dal cielo
Dopo aver rifiutato la Reynolds praticamente nei panni di se stessa e aver scelto invece nel cast Meryl Streep come alter-ego di Carrie Fisher e Shirley MacLaine (all'epoca aveva solo 15 anni di più rispetto alla Streep) come alter-ego di Debbie Reynolds... Nichols lavora a una delicata commedia agrodolce sui pericoli di Hollywood ricca di piani sequenza, scherzando immediatamente sulla difficoltà per un'attrice di mantenere la concentrazione lungo infinite scene senza stacchi in cui deve parlare molto. Certo... se l'attrice poi è anche cocainomane, reggere un piano sequenza può essere ancora più difficile. Cartoline Dall'Inferno si apre dunque con la quasi star Suzanne Vale (molti ricordano suoi vecchi successi come Nemico Pubblico e Una Notte Di Passi Perduti) commettere un errore dentro un dramma politico sulle dittature dell'America del Sud diretto da un Gene Hackman in versione Richard Donner (fu preso come punto di riferimento dall'attore). Litigando con delle forze di polizia locali particolarmente rudi, Suzanne dirà: "E non c'è MAMMA al mondo che salvi una causa come la vostra!". Il refuso tra MAMMA e MANNA è geniale (complimenti a Sergio Jacqueir nell'edizione italiana per essere passato a "manna" dal refuso originale che giocava invece con MONEY e MOMMY) perché mette subito davanti ai nostri occhi, e orecchie, il problema della protagonista di questo film: il rapporto con colei che la generò. Che la pellicola faccia emergere questo tipo di problema attraverso il lapsus freudiano di un'attrice... è ancora più raffinato e sottile a livello di sceneggiatura. Il film segue poi brillantemente Suzanne nei giorni successivi una brutta overdose dopo la quale la mamma ex star alcolizzata (ogni generazione ha la sua droga) la accoglierà di nuovo nella sua magione. La nostra eroina comincerà un percorso riabilitativo, ci sarà da finire quel bel film di piani sequenza, incontrerà una nuova fiamma piuttosto subdola (Dennis Quaid qui molto somigliante ad un aitante Harrison Ford, il quale ebbe con la Fisher una relazione durante le riprese di Guerre Stellari) e cercherà di interpretare al meglio la poliziotta in una volgare produzione di serie b (il modello reale? Hollywood Vice Squad, interpretato dalla Fisher nel 1986) dove tre produttori associati (uno di loro è Rob Reiner) avranno da ridire circa la sua recitazione più del regista leggermente distratto interpretato da Simon Callow (indimenticabile quattro anni dopo nel ruolo di Gareth in Quattro Matrimoni E Un Funerale).
Conclusioni
È leggermente discontinuo nella sua interezza ma Cartoline Dall'Inferno (1990) è ancora oggi una piacevolissima visione. La sceneggiatura della Fisher è arguta (assurdo che dopo sia stata utilizzata solo come script doctor senza avere altre chance importanti come questa), la canzone cantata da Shirley MacLaine "I'm Still Here" (composta da Steven Sondheim) semplicemente irresistibile e la scena finale con la figlia che trucca la madre in ospedale (le due si ritrovano dopo che mamma, ubriaca, ha preso in pieno un albero con la macchina diventando quindi autodistruttiva come la figlia) da pelle d'oca per quanto sono brave le due artiste nel costruire un momento di progressiva vestizione del vecchio genitore dopo che Suzanne l'ha trovata in ospedale confusa e senza parrucca. Streep e MacLaine percorrono strade già battute precedentemente con una verve tutta loro mentre è buffissimo vedere un'altra scena di dialogo a due senza stacchi in cui la divina Meryl incontra una giovanissima Annette Bening prima dell'esplosione di Rischiose Abitudini (1990) di Stephen Frears. Perché è un momento buffissimo? Perché la Bening sarebbe diventata una delle donne più chiacchierate e invidiate di Hollywood quando, solo due anni dopo quel minuscolo personaggio dentro Cartoline Dall'Inferno, avrebbe sposato lo scapolo d'oro della Mecca del cinema ovvero quel Warren Beatty... fratello più piccolo di una certa Shirley MacLaine.
Cartoline Dall'Inferno fu un discreto successo di pubblico, con recensioni entusiastiche da parte della critica (Roger Ebert giustamente sottolineò il gioco a due MacLaine-Streep come il cuore del film) e 2 nomination all'Oscar per Miglior Attrice per Streep (perse contro la Kathy Bates di Misery Non Deve Morire) e Miglior Canzone Originale ("I'm Checkin' Out" di Shel Silverstein) con una scatenata Streep in versione country.
Per la Fisher fu un momento d'oro. Dopo essere tornata in auge come attrice in Harry, Ti Presento Sally... (1989) di Rob Reiner, quel film di Mike Nichols fu la sua definitiva consacrazione anche come scrittrice/sceneggiatrice dopo gli anni bui della tossicodipendenza lungo tutti gli '80.
Oggi non abbiamo più il privilegio di vedere all'opera né Nichols (morto nel 2014) né Carrie Fisher (deceduta il 27 dicembre 2016) né sua mamma Debbie Reynolds (seguì la figlia il giorno dopo, 28 dicembre 2016).
Shirley MacLaine è ancora viva e vegeta. La potete trovare in sala nel bellissimo Adorabile Nemica.
Il paradiso può ancora attendere per questa magnifica artista di 84 anni.