Bad School - Babbo Bastardo, di Terry Zwigoff

Il Bad School della settimana è Babbo Bastardo di Terry Zwigoff, la turbolenta collaborazione del 2003 tra Fratelli Coen e Fratelli Weinstein

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Spoiler Alert

Ghost Director

Che fine ha fatto Terry Zwigoff? Dopo il flop di Art School Confidential ( 2006) non riesce più a mettere in piedi un film. All'inizio del nuovo secolo che stiamo vivendo... era tutto molto diverso per lui. Era un momento delicato e interessante. Zwigoff vestiva i panni dell'idiosincratico ex documentarista arrivato al successo attraverso la sua frequentazione di fumettari alternativi e adulti (Daniel Clowes), quando non proprio punk autolesionisti (Robert Crumb). A volte Hollywood, onnivora, intelligente e subdola come il Judge Hope del Rupert Everett dell'episodio Fifteen Million Merits di Black Mirror, è eccitatissima dal mettere al governo i rivoluzionari. D'altronde è uno schema capitalisticamente perfetto e dannatamente efficace, da Coppola e Lucas nei '70 a James Gunn dentro l'Universo Marvel oggi. Il freak Zwigoff, dunque, piaceva ai vincenti nelle stanze dei bottoni. Ecco dunque la chance di dirigere il suo quarto lungometraggio avendo come produttori esecutivi gli alieni più potenti dello showbiz (Ethan e Joel Coen) coinvolti nell'operazione attraverso due loro sinceri fan di nome John Requa e Glenn Ficarra, autori di un copione misterioso intitolato Bad Santa. In quella stanza già parecchio affollata entrarono anche come produttori e distributori Harvey e Bob Weinstein con la Dimension Film (sorella più commerciale della Miramax, gestita più da Bob che da Harvey). Ficarra e Requa scrissero la sceneggiatura per i loro idolatrati Coen Bros, i quali rifiutarono di dirigere il film (dissero: "Non giriamo film non scritti da noi") offrendolo invece a questo extraterrestre di nome Terry Zwigoff assurto a eccentrica ma solida fama grazie allo sconvolgente documentario Crumb (1994) e alla piccola rivelazione fiction Ghost World (2001) dove per la seconda consecutivamente, dopo The Hole (2001), recitava al fianco della Thora Birch lanciatissima da American Beauty (1999) un'attrice-spalla che avrebbe avuto molto più successo della povera Thora.
Nel caso di The Hole si trattava di Keira Knightley. Nel caso di Ghost World di Scarlett Johansson.
Bad Santa nasce dunque dall'incontro di due giovani strampalati coeniani che ora sono importanti registi di satire criminali (Ficarra e Requa) + gente stranissima (Zwigoff) + indy mainstream (Coen Bros) + squali sempre meno arthouse (Weinstein Bros).
La Miramax aveva ormai compiuto il peccato non originale: la vittoria di Miglior Film all'Oscar per Shakespeare In Love (1998). Era anche stata acquistata dalla Disney 10 anni prima la distribuzione di Babbo Bastardo. Ora voleva il grande pubblico.
In base a queste premesse... era ovvio che questo non sarebbe stato un film qualsiasi.

Babbi del Babbo

Il film di Zwigoff schiera come protagonista uno scassinatore alcolizzato e sessuomane (Willie Soke) costretto a impersonare Babbo Natale nei centri commerciali durante la nota festa dicembrina. L'idea fortissima è vedere Santa Clause dire tante ed articolatissime parolacce (su questo i Coen diedero una mano in sceneggiatura), pisciarsi addosso, offendere i bambini, lanciare bottiglie di whiskey contro le macchine nei parcheggi e provare a penetrare qualsiasi signora gli capiti a tiri (ha un debole per le "taglie forti"). Chi sono i Santa Clause scorretti più iconici prima di Willie?
1) Gene Hackman ne Il Braccio Violento Della Legge (1971) di William Friedkin: un poliziotto travestito da Babbo Natale scherza coi bimbi e poi due secondi dopo corre come un disperato per acciuffare un delinquentello per le strade di New York.
2) Dan Aykroyd in Una Poltrona Per Due (1982) di John Landis: l'ex geniale broker Louis Winthorpe III ruba un salmone a un buffet, punta la pistola agli astanti, si ubriaca, viene inondato dall'urina di un cane e non riesce nemmeno a suicidarsi. Il tutto sempre accompagnato dall'esilarante rumore dei campanellini attaccati al vestito bianco e rosso d'ordinanza
3) Robert Brian Wilson è il Babbo Natale che ti prende ad "asciate" e ti appende alle corna di un cervo imbalsamato in Natale Di Sangue (1984) di Charles E. Sellier Jr, mitico slasher padre di una delle saghe (5 film) più famigerate e insultate della Storia Del Cinema. Tutto derivava da un trauma subito da piccolo.

So Bad, But So Good

Ted e John sono d'accordo a definire così il loro amato guilty pleasure Flash Gordon (1980) in Ted (2012) di MacFarlane. Ma siamo poi proprio sicuri che questo protagonista scriteriato di Bad Santa, introdotto da un voice over chandleriano (i Coen avevano già usato l'attore Billy Bob Thornton come doppio di Humphrey Bogart in L'Uomo Che Non C'Era), sia così irrimediabilmente cattivo? Rivedere oggi, nel 2016, un successone del 2003 ai limiti del culto come Babbo Bastardo (ottimo titolo italiano)... è effettivamente molto interessante. Come il praticamente coevo About A Boy (2002) anche il film di Zwigoff schierava un uomo depresso salvato dall'innocenza dell'infanzia con la differenza che il rapinatore Willie Soke di Thornton trattava malissimo il corpulento Thurman Merman di Brett Kelly nella cui casa si sarebbe installato in assenza di mamma (defunta) e papà (carcerato). Ancora oggi convincono di Babbo Bastardo il turpiloquio creativo ("Fuck Me Santa" o "Scopami Babbo Natale"), le scene di sesso (quando Willie sodomizza una "taglia forte" in camerino, Zwigoff riprende la scena dal basso citando espressamente i giganti polpacci femminili tanto amate dal grande fumettista Robert Crumb) e il mondo della malavita (il collega criminale nano Marcus e Willie parlano di un certo Sovraintendente, il quale doveva essere il Boss che proteggeva l'incosciente Willie dalle ire del più controllato Marcus). È corretta anche la giusta lentezza con cui Willie cede, minuto dopo minuto, all'affetto per il piccolo Thurman, bollato inizialmente come "mongoloide", fino alla scena clou finale della consegna dell'elefante di peluche rosa mentre la Polizia lo crivella di colpi. Quello che ancora non convince di Babbo Bastardo sono dei momenti troppo estemporanei rispetto al continuum (l'aggressione del gay represso nel parcheggio), la lontananza del personaggio interpretato dal compianto Bernie Mac (è il responsabile della sicurezza dell'ultimo mall di Phoenix che Willie e Marcus dovrebbero svaligiare) dai due criminali per tre quarti di film, la recitazione caricaturale di John Ritter (morì due mesi prima della distribuzione in Usa) e un'eccessiva indulgenza nei confronti di Willie (troppo sesso e troppi pochi problemi per un uomo così problematico).

Conclusioni

L'eccessiva "dolce vita" condotta da Willie Soke per tutto il film ci porta alle conclusioni finali. Se il film risulta a volte disorganizzato e discontinuo... è perché ci fu maretta durante la produzione e il montaggio. I Coen discussero molto con Zwigoff perché non volevano Tony Cox nei panni di Marcus, il nemico-amico più intelligente e professionale di Willie. Forse poteva sembrare troppo un film dei Fratelly Farrelly? I Re del Grottesco (in quel periodo storico) avevano rivoluzionato la commedia facendo sì che in Io, Me & Irene (2000) Jim Carrey venisse mortificato, anche sessualmente, da un personaggio nano. Peraltro anche Tony Cox appariva in una piccola parte in quel film del 2000. Oltre a questo scontro su Cox, a Zwigoff venne richiesto di alleggerire il tono (lui voleva il film molto più dark). Furiosa litigata, infine, tra i Fratelli Coen e i Fratelli Weinstein per come montare e presentare il film al pubblico con, parole di Zwigoff, reciproci: "Vaffanculo!" a chiudere l'incandescente meeting tra i quattro Bros. Eppure, nonostante queste frizioni interne, Babbo Bastardo è ancora oggi un piccolo cult movie godibilissimo, grazie soprattutto alla sensibilità fuori dalla norma di Zwigoff e un enorme pilastro che tutto regge, sessualmente e non: Billy Bob Thornton.
Il suo Willie Soke è perfetto perché molto più perdente, nella recitazione, rispetto all'eccessiva "dolce vita" che il film gli fa fare. Willie ha sofferto e non è aggressivo come sembra.
Nel film diventerà faticosamente un babbo.
Sicuramente non è mai, anche nelle prime scene, un semplice bastardo.

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