Bad School - Away From Her: Lontano Da Lei, di Sarah Polley

Il Bad School della settimana è Away From Her - Lontano Da Lei di Sarah Polley, splendido film sull'Alzheimer con un'indimenticabile Julie Christie

Condividi
Spoiler Alert

L'amore ai tempi dell'Alzheimer

Ella & John (The Leisure Seeker), i coniugi Sanzio (La Ragazza Del Lago) e Fiona & Grant (Away From Her - Lontano Da Lei). La prima coppia la trovate in sala ora nel bellissimo esordio in inglese di Paolo Virzì con le facce di Helen Mirren e Donald Sutherland. Le coppie numero 2 e 3, invece, risalgono agli anni 2006-2007 ma arrivarono nei nostri cinema a distanza di pochi mesi. Non avemmo il tempo di riprenderci dallo struggente menage tra Toni Servillo e Anna Bonaiuto ne La Ragazza Del Lago, dove lei non lo riconosceva più come marito nell'autunno del 2007, che ecco essere distribuito in Italia a febbraio del 2008 il debutto alla regia di una strana attrice, regista di fiction, documentarista e attivista politica canadese.

Sarah

Ve la ricordate la bambina briosa de Le Avventure del Barone di Munchausen (1988) di Terry Gilliam? Apprezzaste quella giovane donna in difficoltà ne La Vita Segreta Delle Parole (2005) di Isabelle Coixet? A volte vi chiedete che fine abbia fatto la grintosissima action star de L'Alba Dei Morti Viventi (2004) di Zack Snyder? Era sempre lei: Sarah Polley. A soli ventisette anni, decise di esordire dietro la macchina da presa nel lungometraggio drammatico con malattia adattando in prima persona per il cinema un racconto, come sempre doloroso e asciutto, di Alice Munro. Raccontava la storia di Fiona & Grant.

Julie

C'è una coppia di coniugi stagionati che vive felicemente in mezzo a un bosco dell'Ontario in pieno, crepuscolare, isolamento. Li vediamo cucinare serenamente, fare sci di fondo e vivere con gusto la casa calda e ben arredata. Fanno anche l'amore (in realtà sembra proprio che scopino come due ragazzini) ancora con un notevole gusto reciproco. Poi a Fiona (Julie Christie) viene diagnosticato l'Alzheimer (lo smarrimento durante lo sci di fondo ricorda il disorientamento di Julianne Moore nel bel mezzo del footing nel recente Still Alice). Il marito Grant (Gordon Pinsent con look bergmaniano alla Erland Josephson) la porta in una casa di cura dove lei dimenticherà i 40 anni di matrimonio e, forse, troverà un nuovo amore (Michael Murphy in un ruolo assai insolito per lui). Ci voleva una giovane artista della profondità e classe di Sarah Polley per affrontare un tema così duro con un tono incredibilmente leggero, tutto di sottrazione e sguardi ironici. Il film è come il personaggio di Julie Christie: imprevedibile, dolce, sensuale e intelligente. Piccoli dettagli del passato della coppia riemergono durante il difficile presente. Ad esempio: Fiona aveva dovuto perdonare tradimenti di lui quando Grant spopolava presso la gioventù femminile in quanto Professore Universitario altamente carismatico. La Christie quando interpreta Fiona ha 67 anni e porta con sé tutto il suo passato orgoglioso e rigoroso di tanto Free Cinema inglese (il suo ruolo cardine è in Darling, nel 1965, per la regia di John Schlesinger) e della impetuosa New Hollywood (lì spopola nel 1971 accanto a Warren Beatty ne I Compari di Robert Altman). Christie nel film usa le rughe e la vecchiaia come strumenti di una grande attrice per emozionarci e convincerci che la terza età, se portata con classe, ha una marcia in più. Perché rifarsi la faccia quando il segno del tempo può aiutarti ad affinare la tua arte di rappresentazione grafica dell'esistenza terrena?

Conclusioni

Erano la coppia di A Venezia... Un Dicembre Rosso Shocking (1973) di Nicolas Roeg (film amato dalla strana mamma ignorantona del poliziotto Dixon in Tre Manifesti A Ebbing, Missouri) e poi Julie Christie e Donald Sutherland sono diventati anche i protagonisti di due eccellenti film a tema Alzheimer. Lui è in sala ora con Ella & John - The Leisure Seeker di Paolo Virzì. Lei fece faville nel 2006 in Away From Her - Lontano Da Lei. Quello di Virzì è un film più ruspante. Quello della Polley fu un dramma più sofisticato (come il notevole Still Alice di Glatzer e Westmoreland). La Christie non portò a casa l'Oscar nonostante la candidatura (fu l'anno di Marion Cotillard per La Vie En Rose) mentre a Sutherland l'Academy non ha dato nemmeno la possibilità di concorrere quest'anno optando per l'Oscar alla Carriera (scelta estremamente penalizzante, e più che sospetta, nei confronti del nostro Virzì). Julianne Moore, come sapete benissimo, riuscì invece a vincere per Still Alice. E Sarah, giustamente candidata all'Oscar per Miglior Sceneggiatura Non Originale (vinsero i Fratelli Coen per Non È Un Paese Per Vecchi)? Dopo quell'esordio prodigioso alla regia, la canadese ha continuato a modo suo, senza sentirsi in obbligo di proseguire con ossessività una carriera dietro la macchina da presa al momento scarna.
Ma sappiamo che può e potrà stupirci in qualsiasi momento e a 39 anni di età... ci saranno sicuramente nuovi stimoli e occasioni. Come in quel 2006 con l'indimenticabile Away From Her - Lontano Da Lei.

Continua a leggere su BadTaste