Bad School - Animal House, di John Landis
Il Bad School ci riporta indietro nel 1978 a una confraternita universitaria di ragazzacci "padri" delle Bellas di Pitch Perfect 2. Si parla di Animal House
Andrea Bedeschi, Managing Editor
Perché è comunque importante per un giovane regista lavorare? La domanda può sembrare banale ma lo è meno di quello che sembri. John Landis era molto felice di dirigere Ridere per Ridere (1977) a quattro anni dal suo esordio ventitreenne con Slok (1973). Ma certamente non si aspettava che Katherine Wooten, segretaria di edizione di quel pazzoide esperimento a episodi con alla sceneggiatura David Zucker, Jim Abrahams e Jerry Zucker (ovvero la futura ZAZ), fosse così eccitata dal buon umore delle riprese del film da parlare così bene di Landis con il suo fidanzato dell'epoca Sean Daniel, il quale a sua volta stava cercando di mettere in piedi da giovane executive alla Universal uno strano film di ambientazione collegiale ispirato al mondo di intrattenimento nato dalla celebre rivista satirica National Lampoon. Tanto era l'entusiasmo della Wooten nel descrivere a Daniel quel giovane ventisettenne adrenalinico e dall'irresistibile senso dell'umorismo che il coetaneo executive della Universal Daniel (tra lui e Landis solo un anno di differenza) pensò di dare al regista di Ridere per Ridere la possibilità di convincerlo ad assumerlo per la regia di National Lampoon's Animal House. Il resto è storia. Lo assunse e quel giovane regista, al suo terzo film, diresse una delle commedie più belle e redditizie della Storia del Cinema. Quello che ci piace, tra le tante cose, di Pitch Perfect 2 è l'energia che si sente provenire dalla regista Elizabeth Banks, qui al suo quarantacinquesimo (!) film da attrice ma al suo esordio da regista. Ci ricorda proprio Landis questa ragazzaccia con la voce roca del 1974. Anche lei, come lui nel 1978, ha preso l'occasione al balzo e ce l'ha messa tutta per sfruttare la chance di iniziare alla grande la carriera di regista. Come in Pitch Perfect 2 anche Animal House schiera in campo dei collegiali, ma maschi, convocati spesso dalle autorità costituite per i loro comportamenti sui generis (c'è una scena dalle identiche inquadrature, da questo punto di vista, tra i due film), in lotta con un gruppo rivale (in Animal House la confraternita Omega mentre in Pitch Perfect 2 il gruppo a cappella tedesco Das Sound Machine; entrambi i collettivi antagonisti sono fisicamente perfetti e arroganti), affiatati dentro la loro confraternita. La cerimonia di iniziazione prevede di scandire il proprio nome (Animal House: I... state your name; Pitch Perfect 2: I... sing your name; in Animal House, però, nessuno dice il proprio nome) e poi giurare fedeltà alla fratellanza (o sorellanza). I nomi dei gruppi? Delta Tau Chi (Deltas) in Animal House e Bellas in Pitch Perfect 2.
Fratello Bluto & Sorella Fat Amy
I due film hanno in comune anche un altro asso nella manica: il mattatore. In Animal House era un signore di nome John Belushi già celebre per la trasmissione comica Saturday Night Live (1975-presente) nata in un certo senso, e vedete che tutto torna, dalle esperienze radio del National Lampoon. In Pitch Perfect 2 il fattore Belushi è Rebel Wilson.
Caratteristiche di John "Bluto" Blutarsky (Belushi) in Animal House: corpulento (idem Fat Amy.. pure di più), indisciplinato (idem Fat Amy), osceno (idem Fat Amy), volgare (idem Fat Amy), sessualmente vorace (idem Fat Amy), fortemente attratto da un opposto come la Mandy Pepperidge del gruppo Omega (idem Fat Amy con il Bumper dei Treblemakers), sovraccarico di autostima (idem Fat Amy) e infine... dal soprannome che è tutto un programma (Bluto da Elzie Crisler Segar creatore di Popeye; Fat Amy come dire... me lo dico da sola che sono cicciona).
War Movie
Landis chiede al compositore Elmer Bernstein (già otto nomination e un Oscar vinto durante la produzione del film) di creargli una musica da "film di guerra". Colpo di genio per il contrappunto cinematografico: perché una commedia non può suonare seria come un dramma? E se una colonna sonora marziale avesse l'effetto di rendere il tutto ancora più subliminalmente divertente? L'idea è assolutamente brillante e infatti tutto il film è intriso di militarismo. Dal perfido esponente Omega Douglas C. Neidermeyer (il quale se ne va in giro spesso e volentieri vestito da ufficiale militare e troverà una morte atroce in Vietnam per mano dei suoi stessi soldati) al celebre incitamento di Bluto per spingere i compagni Delta al contrattacco:
"Cosa? È finita? Hai detto finita? Non finisce proprio niente se non l'abbiamo deciso noi. È forse finita quando i tedeschi bombardarono Pearl Harbour? Col cazzo che è finita! E qui non finisce, perché quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare".
Ancora complimenti ai doppiatori italiani della Defis per l'edizione del 1978 (del nuovo doppiaggio del 2003... meglio non parlare) per aver tradotto il celebre proverbio di incerta origine: When the Going Gets Tough, the Tough Get Going nel perfetto per noi italiani: Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Il plurale di "duri" permette all'espressione di uscire di più dall'ambito di doppio senso sessuale. Divenne un tormentone nell'Italia degli anni '80. In Pitch Perfect 2 c'è la guerra? Certo. E i nemici sono tedeschi (Das Sound Machine) proprio come nella II Guerra Mondiale evocata non troppo lucidamente da John "Bluto" Blutarsky.
Animal Legacy
Lo scrivente è nato nel 1974 e ha passato tutti gli anni '80 a sentire di famigerati toga party organizzati a fini perversamente ludici. Toga party: li fanno ancora oggi negli anni 2000. Primo segno di grandezza. Poi... si sa che il successone del film di Landis aprì il filone del college movie e di quella che i nordamericani definiscono gross-out comedy (commedia oscena). La Rivincita dei Nerds (1984) e Porky's - Questi Pazzi Pazzi Porcelloni! (1982) sono pura, buona exploitation di Animal House. Negli anni il film ha conquistato anche quella critica che (tranne geni come Roger Ebert) aveva un po' snobbato questo capolavoro all'uscita in sala considerandolo volgarotto e superficiale. Oggi... il film è ancora travolgente. Resistere così solidamente al passare del tempo è segno di perfezione cinematografica come sosterrebbe Peter Bogdanovich (spesso citato da Landis in questa sua teoria legata alla resistenza al tempo dei veri capolavori della settima arte). Gli scarsissimi movimenti di macchina o sbrodolamenti virtuosistici (Landis è un regista sobrio ed essenziale), i taglienti stacchi al montaggio (bello che Eli Roth prenda il montatore di fiducia di Landis George Folsey Jr. per l'ottimo Hostel a ventisette anni di distanza da Animal House), la meticolosa caratterizzazione dei personaggi, il fortissimo sottotesto politico (il Gruppo Omega è l'ipocrita classe agiata, perbenista, intollerante e razzista; il Gruppo Delta è autoironia, solidarietà e accettazione del freak sociale), il ritmo trascinante delle scene a caratterizzazione musicale (The Blues Brothers non è lontano per Landis). Pitch Perfect 2 non arriverà ad occupare lo spazio di questo gioiello ma ci piace notare le tante vicinanze soprattutto legate al fatto che Landis realizzò una commedia con ragazzacci scatenati e la Banks... idem... ma in rosa. Anche le donne possono fare gross-out comedy e non solo dedicarsi alle storie d'amore cariche di saggia ironia e dolce sentimentalismo. Pensiamo di aver individuato un'artista con l'occhio di Landis per la performance comica (Rebel Wilson non è mai stata così potente così come Belushi non sarebbe mai stato, senza Landis, il mito cinematografico che divenne grazie a lui). Inoltre è l'importanza semantica e sociale del concetto stesso di commedia che accomuna Elizabeth Banks a un maestro come John Landis. Non è poco.
La Banks... è una dura che ha cominciato a giocare. Landis sarebbe fiero di lei.