Bad School - 1941: Allarme A Hollywood, di Steven Spielberg

Il Bad School della settimana è 1941 - Allarme A Hollywood di Steven Spielberg. Fu realmente un flop come vuole la leggenda?

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Spoiler Alert

C'è John Wayne al telefono

"Sai... è stata una guerra importante e mi sembra che tu ti voglia prendere gioco di un conflitto che è costato migliaia di vite a Pearl Harbor. Io non scherzerei sulla Seconda Guerra Mondiale".

Era John Wayne al telefono con Steven Spielberg. Aveva ragione lui? Non si poteva scherzare a proposito dell'ultima guerra della nostra umanità in cui sappiamo per certo chi erano i Buoni e i Cattivi? Il copione di 1941 - Allarme a Hollywood, firmato Bob Gale e Robert Zemeckis, era effettivamente inquietante. Prendeva in giro la paranoia esplosa dentro gli States dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbor, dipingeva dei soldati come maniaci sessuali, presentava un esercito folle, raccontava americani sull'orlo dell'esaurimento nervoso pronti a far esplodere qualsiasi cosa, prevedeva numeri musicali estenuanti e ruote panoramiche di un luna park che rotolavano nell'Oceano Pacifico.
Spielberg cercava la commedia caotica dell'amicone John Landis. Voleva fare il suo Animal House o The Blues Brothers. Ne uscì fuori una grande sarabanda, piuttosto geniale alla regia ma anche pesantissima, incoerente, selvaggia e troppo, troppo, troppo lunga.
Il modello era Landis (i due all'epoca erano così intimi da scambiarsi cammei reciproci; qui Landis guida un sidecar senza barba e ricoperto di polvere) ma anche il kolossal comico da cast sconfinato Questo Pazzo, Pazzo, Pazzo, Pazzo Mondo (1963) di Stanley Kramer nonché il successone diretto da Norman Jewison Arrivano I Russi, Arrivano I Russi (1966).
Un sommergibile giapponese emerge in prossimità della costa californiana motteggiando la tensione de Lo Squalo (stessa musica di John Williams, stessa attrice della scena iniziale, stessi movimenti di macchina sulla spiaggia; alcuni pensarono che l'autoparodia fosse presuntuosa). L'obiettivo dei nipponici è bombardare Hollywood. Varia umanità californiana interagirà con loro e con la paranoia di un possibile attacco delle Forze dell'Asse sul suolo americano.
Ma chi sono i buffi personaggi di 1941 - Allarme A Hollywood?

Questo Pazzo, Pazzo, Pazzo, Pazzo Cast

Dan Aykroyd, John Candy, Frank McRae: sono un plotone guidato da Aykroyd, qui in bella versione leader militare carismatico o pastore religioso in grado di catturare l'attenzione della folla con il suo tormentone legato al fatto che non sopporta di vedere americani entrare in conflitto con altri americani. Un cosa che nel film accade spesso. Prenderà una botta in testa perdendo il senno.

John Belushi: è il Capitano "Wild" Bill Kelso, aviatore che stappa le bottiglie di Coca-Cola spaccandole sull'abitacolo del suo aereo. John Williams gli dedica il movimento musicale più bello e riconoscibile della colonna sonora del film. Kelso è pazzo e con una gamba mezza addormentata. Pare un duro ma potrebbe avere dei problemi di fronte alla vista del sangue. Belushi insistette per apparire anche per qualche secondo nel ruolo simile alla sua celebre parodia nel SNL di Don Vito Corleone.

Toshiro Mifune & Co: i soldati giapponesi del sommergibile sono forse la cosa più divertente del film. Li guida l'attore feticcio di Akira Kurosawa. Sanno che il sottomarino è in realtà una bagnarola (ma si adattano stoicamente), cercano con un certo entusiasmo da schiavi del fascino americano la mitica Hollywood da bombardare e sono pronti a mimetizzarsi sul suolo californiano nei panni di innocui alberelli (anche loro si mascherano da piante come il GGG dell'ultimo Spielberg in sala).

Tim Matheson & Nancy Allen: loro, poverini, provano a fare l'amore mentre sono in volo (lei si eccita solo così), venendo scambiati da tutti per un aereo giapponese. Matheson, bravissimo, ripropone l'Otter di Animal House mentre Nancy Allen, all'epoca moglie di Brian De Palma, è in forma smagliante. Estremamente gradevole tutto il loro episodio che incrocia quello di Belushi.

Robert Stack (sostituto di John Wayne): è il Generale Joseph W. Stilwell ovvero colui che sembra tutto d'un pezzo (Spielberg dà la linea alla Zaz per lo Stack de L'Aereo Più Pazzo Del Mondo) ma poi si commuove come un bambino vedendo al cinema Dumbo, compreso il numero politicamente scorretto degli uccelli neri visti come ammiccanti afroamericani (il film è pervaso da una palpabile tensione sociale tra bianchi e neri, nascosta tra le pieghe di un comune odio per tedeschi e giapponesi).

Treat Williams: uno dei personaggi più interessanti. È un soldato psicopatico che si passa la mano sulla faccia per cambiare repentinamente umore. È lui il simbolo perfetto di una nevrosi figlia della guerra che lo porterà a cercare di insidiare sempre più brutalmente l'eroina sentimentale del film.

Dianne Kay: la dolce biondina insidiata dal soldato Williams. Il modello era Goldie Hawn che Spielberg aveva esaltato in Sugarland Express.

Wendie Jo Sperber: una vera e propria bomba nei panni dell'amica corpulenta di Dianne Kay. In un film pieno di reggicalze trasparenti e gag su gambe di donne divaricate incastrate su corpi maschili... la presenza schiacciante, ma agilissima, della Jo Sperber si sposa a meraviglia con la voglia di fare da parte di Spielberg mostruosa comicità slapstick a velocità supersonica senza voler accelerare la pellicola come facevano i Keystone Cops.

Bobby Di Cicco: è Wally Stephens, follemente innamorato di Betty Douglas (Kay), odiato dall'amica corpulenta Maxine Dexheimer (Wendie Jo Sperber), inseguito con intenti maneschi per tutto il film dal soldato psicotico Chuck "Stretch" Sitarski (Williams). È protagonista di complicatissimi numeri musicali (il suo personaggio è legato al ballo). Doveva essere per Di Cicco la grande chance ma come romantic hero... manca la scintilla.

Christopher Lee: è un nazista antipaticissimo di nome Wolfgang von Kleinschmidt. Odia i giapponesi forse anche di più degli americani. Ma qualcuno si vendicherà della sua alterigia.

Ned Beatty: è il papà di Betty Douglas, protagonista con lei del momento forse più disturbante di tutto il film. Un padre si raccoglie con la propria figlia con l'obiettivo di catechizzarla circa una sua imminente uscita serale per andare al ballo organizzato per i soldati americani. Lei si aspetta che lui le vieti la promiscuità. Invece è il contrario. Pur di far felici i giovani maschi combattenti Usa, Ward Douglas consiglia a Betty di concedersi senza problemi e farli divertire alla prima richiesta esplicita. La sua casa cadrà a pezzi per via del posizionamento in prossimità della villa di un cannone che Ward comanderà personalmente. Finirà sempre più esaltato, insieme ai suoi pestiferi pargoli, dagli effetti catastrofici, ma altamente spettacolari e adrenalinici, della guerra vista come gioco irresistibile.

Slim Pickens: un taglialegna di nome Hollis P. Wood che ricorda perfettamente la sua tessera sanitaria (106432185) e sa essere un osso durissimo per i giapponesi una volta preso come prigioniero dentro il sommergibile. È l'omaggio letterale al Kubrick de Il Dottor Stranamore - Ovvero: Come Ho Imparato A Non Preoccuparmi E Ad Amare La Bomba (1964), altro punto di riferimento per Spielberg. Kubrick apprezzò non poco il film ma lo definì: "Grande ma non divertente".

Questi sono i personaggi principali. Poi nel film ci sono anche Murray Hamilton (il sindaco de Lo Squalo tanto odiato dal sindaco di New York Andy Garcia nel nuovo Ghostbusters è qui in un ruolo assai passivo), Eddie Deezen (il pioniere dei nerd al cinema grazie a Eugene di Grease è qui... un supernerd, addirittura ventriloquo), Warren Oates, Elisha Cook Jr.Penny Marshall (la sorella di Garry Marshall è una rappresentante matura che cerca di consigliare le giovani americane di fronte all'assalto dei soldati allupati), Mickey Rourke (un soldato semplice che vediamo anche brevemente dormire nel cortile dei Douglas), il futuro regista Andy Tennant e James Caan (in cammeo velocissimo).

Conclusioni

Il film non fu un flop disastroso come fu venduto alla stampa un po' come sta succedendo al GGG, in grado domani, parrebbe, di recuperare almeno i suoi 140 milioni di dollari di produzione (escluso il marketing). Certamente tutti si aspettavano di più in termini economici da un regista che aveva diretto Lo Squalo (1975) e Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo (1977). Spielberg non ha girato tante commedie pur non disdegnando di inserire momenti di leggerezza in parecchi dei suoi capolavori. 1941 lo vide provare a organizzare il caos di una gigantesca commedia corale d'azione per di più catastrofica dove la II Guerra Mondiale veniva ridicolizzata presentando degli americani folli, violenti, razzisti, psicotici, guerrafondai, ignoranti e tendenti a una pericolosissima anarchia. Di fronte però a un approccio così satirico, manca un punto di vista preciso da parte del regista (Landis è sempre stato più chiaro nelle sue posizioni politiche). Il limite del film è un'ipertrofia che soprattutto nella seconda parte rischia di ammorbare, più che divertire, lo spettatore.
Sette mesi di riprese (!), 35 milioni di dollari di budget, cast sconfinato, regista appena 32enne.
Un titolo non commerciale (solo 1941 in originale), un sommario respingente, due ore di durata (c'è anche una versione estesa) e una guerra che non sembrava ancora materiale da commedia scatenata (nemmeno in chiave satirica come il Vietnam mascherato da Corea per l'Altman di M.A.S.H.).
Forse aveva ragione John Wayne.

Anche se, come diceva Kubrick, la pellicola rimane "grande".

Anzi grandissima.

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