Bad Movie - Transformers: L'Ultimo Cavaliere, di Michael Bay
Il Bad Movie della settimana è Transformers - L'Ultimo Cavaliere, delirante ma assai divertente quinta avventura di Autobot e Decepticon diretta da Michael Bay
Fun
Abbiamo visto il popcorn movie più divertente dell'estate 2017. Fino a questo momento. In attesa di capire se Spider-Man: Homecoming lo supererà in quanto a delirio, Transformers – L'Ultimo Cavaliere (negli anni '80 lo avrebbero intitolato Transformers V) batte senza troppa fatica sia l'ultimo pregevole Pirati dei Caraibi con un frizzante Jack Sparrow ringiovanito al computer che il primo, bruttino assai, capitolo Dark Universe La Mummia con Russell Crowe e Tom Cruise più incartapecoriti della Mummia stessa.
Li batte tutti perché è un film più pazzo, scintillante, ironico, fuori di testa e vitale. Non è poco.
Wittwiccan
Il personaggio più esaltante del kolossal da 200 milioni di dollari è tale Sir Edmund Burton interpretato con grande brio da Sir Anthony Hopkins (80 anni a dicembre di quest'anno). È l'ultimo, quasi completamente folle, membro della setta Wittwiccan di cui fa parte Stephen Hawking e in passato gente del calibro di Shakespeare e Mozart. Lo sapevate che i Transformers erano un passo dietro i Cavalieri della Tavola Rotonda nel V secolo d.C? Eravate a conoscenza del fatto che durante la II Guerra Mondiale gli Autobot erano dalla parte degli Alleati? Conoscevate la storia... dell'orologio che uccise Hitler (la più misteriosa e intrigante del film perché volutamente non svelata)? Posseduto da non pochi momenti di demenza senile Sir Edmund Burton è quello impegnato nello spiegone del film. Capirai... sarebbe come chiedere a Rocket Raccoon di condurre lezioni di gestione della rabbia. Nel poco decodificabile resoconto di Sir Burton, affiancato da un maggiordomo robot bipolare di nome Corgan preso subito in giro nel film perché pare la copia più sociopatica di C3PO, scopriamo che: 1) la professoressa di Oxford Viviane Wembly (Laura Haddock già apprezzata come madre morente di Peter Quill in arte Star-Lord) è la discendente del mago Merlino e ha un ruolo chiave nel recupero di un bastone magico in grado di evitare la collisione di Cybertron con il pianeta Terra 2) l'inventore senza brevetti texano Cade Yeager (ancora una grande prova da Average Joe simpatico oltre la media da parte di Mark Wahlberg) è il degno successore dei Cavalieri di Artù in quanto probo e degno di valore. Uno yankee come ultima risorsa per la Corte di Re Artù? Ebbene sì. Sai che soddisfazione per colore che cacciarono a calci nel sedere gli inglesi via dal loro paese alla fine del XVIII Secolo? Viviane e Cade sono molto diversi ma tra loro nascerà ben presto una divertente relazione di amore-odio condita da una evidente attrazione fisica reciproca cosa che, purtroppo, non abbiamo avuto il piacere di vedere e sentire tra Annabelle Wallis e Tom Cruise ne La Mummia di Kurtzman. A questa trama principale aggiungete che: Cybertron sta entrando in collisione con la Terra, Megatron vuole distruggere tutto e coglie l'occasione per farlo quando viene contattato dai militari del TRF per un doppio gioco non condotto in modo particolarmente intelligente, l'ex capo del Settore 7 Simmons (John Turturro) è bloccato a Cuba dove non gli mettono il ghiaccio nel mojito e Optimus Prime è stato sedotto e abbindolato dalla fluttuante divinità aliena Quintessa, la quale l'ha prima plagiato e poi trasformato nella brutta copia di sé ovvero Nemesis Prime.
L'adorabile Bumblebee, intanto, continua a non avere la sua vera voce. Per il momento.
Conclusioni
I transformers sono bellissimi da vedere in azione. Movimenti sempre più fluidi, scale di grandezza gestite alla grande dagli effettisti, scontri tra Autobot e Decepticon sgargianti e freschi perché esplodono colori ed effetti sonori saporiti grazie a un metallo urlante di feroce gioia. La sensazione è che questi giganti di metallo snodabili e adattabili a più forme siano sempre più a loro agio nei kolossal portati avanti con impegno e intelligenza da Michael Bay & Steven Spielberg in questi frenetici 10 anni dal primo Transformers del 2007 con Shia LaBeouf. Abbiamo pensato molto a Lovecraft ammirando la presenza scenica in cgi di questi ragazzoni. Se giganteschi robot possono essere gestiti sempre meglio dentro un kolossal a livello di rapporti di grandezza e loro movimenti nel frame... manca veramente poco, o forse non manca niente, per arrivare a mettere sullo schermo Grandi Antichi come Cthulhu e Tsathoggua o Esterni come Azathoth o Shub-Niggurath. Del Toro si è avvicinato non poco a Le Montagne Della Follia anche se i problemi rimangono (soprattutto di censura per questo tipo di tentpole). Transformers ci dice che anche l'Universo Lovecraft è pronto per arrivare davanti ai nostri occhi nella forma che Del Toro giustamente descriveva come big-scale horror. E se questi Transformers ci hanno rivoltato il cervello grazie alla loro voglia coatta di scatenarsi davanti ai nostri occhi... allora con quelli di Lovecraft potremmo perdere del tutto la sanità mentale. Proprio come uno sfortunato eroe degli orrori cosmici usciti dalla penna del solitario di Providence.