Bad Movie - Thelma, di Joaquim Trier

Il Bad Movie della settimana è sorprendente Thelma di Joaquim Trier, contemporaneamente in grado di essere cinefumetto, horror e dramma familiare scandinavo

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Spoiler Alert
Thelma Sguardo di Satana?

Quello che apparentemente può sembrare un supernatural horror contro il fanatismo religioso e a favore dell'accettazione della propria sessualità (in questo caso omo), diventa nelle mani di un regista come Joaquim Trier qualcosa di addirittura più complesso e cinematograficamente ambiguo. Non ci sarebbe niente di male a limitarsi a un omaggio diretto a un capolavoro di letteratura-cinema come Carrie - Lo Sguardo Di Satana della coppia Stephen King & Brian De Palma se non fosse che Trier aggiunge come ingrediente del sospetto: e se la nostra eroina lesbica dotata di poteri che in confronto quelli telecinetici di Carrie erano niente (qui si parla di spostare le persone nella realtà oppure di farle scomparire del tutto) non fosse solo la vittima di due genitori fondamentalisti ma anche una supereroina in the making con il rischio di diventare arrogante?

Lasciala Entrare

L'attrice Eili Harboe (è nata una star?) riesce ad essere molto eclettica. È umile, scolaretta, campagnola (la sua Thelma è andata a studiare in città) ma le basta un taglio di luce diverso o uno sguardo più duro che eccola diventare morbida, vissuta e pericolosa. Il film di Trier è il suo show: eccola Thelma arrivare in città dopo un prologo al lago con suo padre quando lei aveva solo 6 anni in cui ti scandalizzi perché lui le punta il fucile contro durante una battuta di caccia (si può sparare brutalmente a un cane dall'elicottero come nell'incipit de La Cosa di Carpenter? Si può sventrare una giovane donna come all'inizio de Il Demone Sotto La Pelle di Cronenberg?). Scopriremo che è una vergine dotata di poteri paranormali pazzeschi collegati a un'epilessia di non precisata natura (forse la nonna era simile). Da piccola mostrò ai genitori la potenza mostruosa delle sue abilità ma Trier quel flashback più lungo e decisivo ce lo mostrerà solo oltre la metà del film. Prima ci ha portato per mano dentro un elegante supernatural horror affrontato con quella sensibilità scandinava che ci ha ricordato dei vampiri del palazzone anonimo accanto di Lasciami Entrare (2008) di Tomas Alfredson. Lì eravamo in Svezia mentre qui siamo soprattutto ad Oslo (anche se Trier mette pure pezzi di Goteborg come il Lanthimos che fonde Londra e Cincinnati ne Il Sacrificio Del Cervo Sacro). Thelma è una studentessa di biologia ripresa spesso dall'alto, come in Suspiria di Dario Argento (altra forte ispirazione), ma quello che le succederà trascenderà, diciamo, le scienze naturali. Questa piccola "Carrie" norvegese, schiacciata dal senso di colpa e controllata a distanza da genitori castranti, si innamorerà di una ragazzona norvegese come lei ma mulatta di nome Anjia (anche Lasciami Entrare faceva interagire due tipi di carnagione assai diversa), più disinibita e sicuramente meno vergine di lei.
Lesbismo + superpoteri + oppressione religiosa. Ma c'è un mistero. Si chiama Thelma.

Jesus Satan

Scherzando e invitata a imprecare per gioco dall'amica Thelma esclamerà quasi istintivamente: "Jesus Satan!". E se fosse una confessione? Cosa è accaduto realmente quando la nostra aveva 6 anni? Fece quella "cosa" al fratellino volontariamente oppure successe per caso? Ha mai lavorato sui suoi superpoteri? Quando ammette con il padre di sentirsi superiore agli altri (e quindi di peccare di arroganza), è sincera o sta mentendo cercando di tagliare corto? C'è un altro dialogo fondamentale sempre con quel padre che non sai mai bene se odiare o compatire o altro: lui un giorno le dice che Anjia non si è innamorata volontariamente di lei ma è caduta vittima (come altri in passato?) del suo charme stregonesco. Nell'unica oggettività che possiamo riconoscere in vita, quella cinematografica, abbiamo effettivamente visto Anja finire come uno zombi guidato a distanza sotto il palazzone della studentessa Thelma quasi sotto ipnosi. E quasi sotto ipnosi la vediamo terminare un film in cui la supereroina vessata un tempo dai genitori, repressa sessualmente, con pazzeschi poteri taumaturgici e ora finalmente libera e forte... ci fa veramente paura non solo perché è vestita di nero. Ma anche perché Anjia sembra sempre leggermente sotto ipnosi.

Conclusioni

Si può costruire un film attorno al tuo protagonista per poi metterlo in discussione negli ultimi minuti? Baciandosi tra signore ci si può trasmettere un parassita di forma fallica (come fa vedere Cronenberg ne Il Demone Sotto La Pelle) oppure anche un uccellino (Thelma lo vomiterà verso la fine del film). Abbiamo visto uno dei baci più belli di tutto il 2018 fino a questo momento: se lo scambiano Anjia e Thelma vicino al guardaroba del Teatro dell'Opera di Oslo durante un concerto di Philip Glass. Questi sono i baci che vogliamo vedere in una pellicola dove la componente sentimental-sessuale è cardine nella struttura del film. È lungo, variegato, dissonante (Thelma dopo sta male come avesse inghiottito qualcosa di fastidioso che infatti poi dopo sputerà).
Proprio come questo quinto film di un regista ancora tutto da scoprire ma di sconcertante e limpido talento.

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