Bad Movie - The Nice Guys, di Shane Black

Il Bad Movie della settimana è The Nice Guys di Shane Black, detective story affidata alla strana coppia Russell Crowe e Ryan Gosling

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Spoiler Alert

Black

Il motivo per cui il wonderkid dei buddy movie Shane Black, esploso con la sceneggiatura del poliziesco Arma Letale (1987), è passato alla regia è stato uno: la solitudine. Era stanco di essere l'unico abitante di una stanza mentre gli altri erano in tanti su un set. Non ne poteva più di spedire i suoi copioni a gente lontana mentre la mamma era l'unica che li commentava parola per parola con lui nella stanzetta. Lo sceneggiatore è lo scrittore dimenticato di un'opera poi firmata dal regista quando i suoi copioni prendono vita lontano da lui? Certo. Sicuramente così si sentì l'uomo che a 26 anni recitava la parte del nerd più cool della Storia del Cinema in Predator (1987) di John McTiernan, franchise di cui ora si sta occupando per riportarlo in vita a modo suo in cerca del portentoso risultato raggiunto dal primo episodio in cui la sua prima battutaccia da attore non faceva ridere Sonny Landham. Il wonderkid ebbe grande successo con le sue sceneggiature divertenti in mezzo a criminali, testosterone giustizialista e sparatorie a colpi di chiacchiere più che pallottole. Folgorato cinematograficamente da Night Shift - Turno Di Notte (1982) di Ron Howard (dove nasce l'astro comico dell'inquietante Michael Keaton) e formatosi leggendo Hammett & Chandler, vede in John Milius, William Goldman (Butch Cassidy) e nel Walter Hill di 48 Ore i suoi punti di riferimento. Prima che Tarantino porti il gangster movie ai pieni livelli di revisionismo postmoderno con Pulp Fiction (1994) e prima che Kevin Williamson si metta a giocare con le regole dello scary movie trasformando la paura in farsa con Scream (1996), Shane Black ha già scherzato con l'horror (Scuola Di Mostri, 1987) e provato a scrivere il suo personale + La Rosa Purpurea Del Cairo con Last Action Hero (1993) di John McTiernan, regista che lo aveva assai impressionato sul set di Predator regalandogli quella parte iconica da nerd palestrato dalla battuta facile. Dopo aver visto altri wonderkid (in primis Tarantino) prendere il suo posto ai party hollywoodiani e dopo aver avuto più di qualche problema con la bottiglia, Black ha il colpo di reni del fuoriclasse o anche solo di colui che nella giungla dei predatori hollywoodiani... vuole sopravvivere. Scomparso da fine anni '90, ritorna in vita nel 2005 dirigendo in Kiss, Kiss, Bang, Bang altri due ragazzi che ne sanno qualcosa di Hollywood ed eccessi come Robert Downey Junior e Val Kilmer. È la resurrezione e da quel periodo black se ne viene fuori solo uscendo dalla stanzetta e affrontando di petto la contemporaneità. Il nostro si getta nel cinecomic dirigendo l'interessante Iron Man 3. Ora la sua vecchiaia piace. Ora è considerato un saggio. Ora Black è diventato la Meryl Streep de Il Diavolo Veste Prada. Ora può essere...

Shane, il cavaliere della valle solitaria

Salutati ormai definitivamente depressione ed alcolismo, il nativo di Pittsburgh si getta con The Nice Guys in un buddy movie strampalato e colorato ammiccante alla detective story in una Los Angeles del 1977 dove la scritta Hollywood sulla collina di Mount Lee è in pessime condizioni (ci faceva jogging qualche chilometro più sotto il Charlton Heston di Terremoto nel 1974). La città è inquinata fisicamente e moralmente. Tutti sembrano un po' rincoglioniti, compresi i detective privati. Uno è profondamente traumatizzato dalla perdita della moglie, se ne va in giro sempre brillo, trascura la figlia, urla con la voce di una ragazzina ("Jesus!") e somiglia fisicamente all'Ispettore Clouseau de La Pantera Rosa. L'altro è un picchiatore o un fixer in nero nel senso che, senza licenza da investigatore, può minacciare o spaventare qualcuno se lo paghi sottobanco. Holland March (Ryan Gosling) e Jackson Healy (Russell Crowe) saranno costretti a lavorare insieme a un caso... per puro caso. C'è da ritrovare una ragazzona scomparsa (Amelia) mentre una ragazzina (Holly) li seguirà passo passo senza aver voglia di fare solo la comparsa. Holly (dentro il suo nome il concetto di sacro) è la figlia di Holland e, come sempre più spesso ci capita di vedere nel cinema proveniente dagli Usa da Money Monster a Where To Invade Next di Michael Moore, pare che rappresenti la voglia da parte di quel cinema di raccontare donne che prendano in mano la situazione diventando guide morali e politiche di un uomo stanco, cialtrone e forse un po' patetico. D'altronde il femminile è l'unico polo morale in questa strana Los Angeles del 1977. È lei che architetta la rivoluzione attraverso la realizzazione di un porno che riveli a tutti le malefatte del binomio industria & politica ("Tu hai fatto un film porno con la trama???") ed è sempre lei che cerca di convincere lui a non compiere più quel gesto definitivo che tanto ci piace vedere in un film di azione. Shane è cambiato. È sempre ironico ma meno macho e più autocritico. Non sembra più volere dei giustizieri ma dei cavalieri della valle solitaria. Uomini che riconoscano le loro fragilità con addirittura più introspezione e senso dell'umorismo rispetto al rabbioso e folle Martin Riggs di Arma Letale. Che tutto The Nice Guys sia un racconto Usa (l'ennesimo) sul potere della donna è rappresentato anche dal fatto che la classe dirigente incontrata dai nostri protagonisti sia colorata sempre di rosa da una efficace Kim Basinger, riunitasi qui con il Crowe di L.A. Confidential (1997).

The Nice Guys

I riferimenti erano Abbott & Costello, Bob Hope & Bing Crosby, Gene Wilder & Richard Pryor. Gosling insegue l'Ispettore Clouseau per tutto il film. Goffo, presuntuoso, superficiale, senza olfatto e sempre pronto a cadere e scivolare maldestramente da qualche parte (se Holland March deve rompere il vetro di una finestra per entrare in un posto... sarà facile che possa morire dissanguato dopo essersi tagliato con il vetro). Eppure, quando tutto sembra essere perduto per questo detective che strilla come una ragazzina, eccolo lanciarsi in intuizioni genialmente intuitive come il Rigby Reardon di Steve Martin della migliore parodia noir di sempre Il Mistero Del Cadavere Scomparso (1982) di Carl Reiner. Jackson Healy è invece un concentrato di complesso di inferiorità. Lui non possiede la licenza di Holland (dolcissimo Crowe quando esprime sincera invidia al riguardo) ed è rispetto all'altro il classico eroe naturale che non sa di esserlo visto che, a differenza dell'altro, ha molto preciso in mente cosa è giusto e cosa è sbagliato. In più è anche sobrio. Gli ci vuole solo un piccolo aiuto, magari incarnato dalla giovane donna Holly, per indossare con coscienza l'armatura da cavaliere che merita dopo quell'episodio che lo vide protagonista in un diner ("Per un breve momento mi sono sentito utile").

Conclusioni

Noi non sappiamo se in questi due nice guys tremendamente ridicoli e simpatici, perennemente in cerca di una guida morale femminile da seguire, Shane Black abbia inserito parte della sua vita avventurosa, il rapporto con la mamma o qualcuno dei suoi momenti più tristi quando si sentiva solo e abbandonato da Hollywood con l'eccezione del suo padre putativo Joel Silver (anche qui in produzione). Il progetto ha passato varie fasi nascendo nel 2001 come detective story ambientata nella contemporaneità per poi diventare un tentativo rifiutato da tutti di serie tv e infine assestarsi come quello che esce al cinema oggi: un buddy movie che gioca con il noir (la trama è volutamente incomprensibile e difficile da seguire) con meno solennità e più scanzonato divertimento rispetto al per certi versi simile Vizio Di Forma (2014) di Paul Thomas Anderson. Gosling e Crowe sono uno spasso assoluto. Che sapessero fare entrambi commedia lo sapevamo (Lars E Una Ragazza Tutta Sua per Ryan; L'Uomo Con I Pugni Di Ferro per Russell) ma che potessero formare insieme una coppia così esilarante... era al di là di ogni nostra più spinta fantasia o speranza.
Sarebbe bello rivederli in azione nei panni colorati, fragili e umani di Holland March e Jackson Healy.

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