Bad Movie - The Conjuring - Il Caso Enfield, di James Wan

Il Bad Movie della settimana è The Conjuring - Il Caso Enfield, nuova avventura occulta per la coppia di investigatori del paranormale Ed e Lorraine Warren

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Spoiler Alert

Ghost Story?

"Dopo tutto quello che abbiamo visto... nulla ci può sconvolgere". È una frase dalle molteplici letture quella di Lorraine Warren (Vera Farmiga) con cui si apre l'ultimo The Conjuring - Il Caso Enfield di James Wan. Si può tirare in ballo la lotta costante tra i Warren, investigatori dell'incubo alla Dylan Dog ma più timorati di Dio, ed entità extraterrene che possiamo banalmente chiamare fantasmi oppure si può leggere quell'affermazione da un punto di vista più psicologico, da dramma di coppia come se il loro stesso matrimonio, arrivato in una zona di pericolosa imperturbabilità, rischiasse qualcosa di più letale dell'incontro con uno spettro: la noia. In un prologo bello perché sfuggente nel tempo e nello spazio, li vediamo raggiungere inermi la casa Lutz di Amityville verso cui erano diretti alla fine dello splendido L'Evocazione - The Conjuring (2013) in cui avevano battuto non senza fatica la strega Bathsheba in Rhode Island nel 1971. Ad Amityville assisteremo alla genuina confusione di Lorraine, incapace di impedire gli omicidi del passato, sopraffatta dalla stratificazione del Male (Ronald DeFeo aveva ucciso prima dell'arrivo dei Lutz), doppia lei stessa dell'assassino e perplessa di fronte a qualcosa che sembra una suora cattiva che ce l'abbia con lei. All'inizio di The Conjuring - Il Caso Enfield i Warren sono pacati perché battuti. Lorraine si aggira per casa depressa (chi era quella suora?) mentre Ed (Patrick Wilson) dipinge i suoi incubi facendo dei quadri che inorridiscono la moglie (humour: "So di non essere Picasso ma non pensavo che fosse così male"). C'è bisogno di qualcosa che salvi la coppia.
Qualcosa che li sconvolga ancora una volta.

London Calling

La parte inglese del film si apre nel 1977 con i Clash e la loro London Calling. Enfield, ad essere precisi, è qualche chilometro a nord rispetto alla capitale inglese. La palette cromatica è più lugubre rispetto a quella degli States. Si sente il freddo di un tempo inclemente, la muffa di pareti umide e la rabbia di una madre divorziata con quattro figli, scaricata da un marito che si è pure portato via i dischi di Elvis Presley. La interpreta Frances O'Connor, esplosa come spiritosa lesbica in Amore E Altre Catastrofi (1996) e un po' crollata dopo la stucchevole mamma strappalacrime di A.I - Intelligenza Artificiale (2001). Qui è una Peggy Hodgson nervosa, dimessa, sfigata e in balia di povertà, mancanza di autostima e pure uno spettro di un vecchiaccio che pare non volersi togliere da quella che era la sua poltrona preferita. "È casa mia!" urla l'old ghost. Ci vogliono i Warren.

Love Story

Più ci pensiamo più ci sembra che The Conjuring - L'Evocazione sia tanto love story e poco ghost story. Intendiamoci: Wan ci sguazza e ormai sa manipolare al centesimo di secondo ogni sequenza in cui ad Enfield la famiglia Hodgson comincia ad assistere al manifestarsi di poltergeist. La Arri Alexa gira su stessa (vezzo di Wan ormai simpaticamente obbligatorio), il legno scricchiola, i fantasmi escono dal buio, il controcampo schiera spesso uno shock dopo lo stacco al montaggio. C'è meno ispirazione rispetto a L'Evocazione ma la mano del piccolo grande regista è ormai quella di un veterano dell'horror d'atmosfera. Più passano i minuti e più i Warren si ambientano in Inghilterra... più l'amore tra Ed e Lorraine prende il sopravvento sull'orrore facendo assumere al film un'identità tutta sua forse snervante per un horrorofilo ma non poco originale. Come in una commedia romantica scritta da Richard Curtis assistiamo a due dialoghi paralleli tra Ed e Lorraine con la piccola Janet Hodgson (è lei dei quattro figli di Peggy quella più presa di mira dallo spirito del vecchio) in cui i Warren, come se si trovassero da un consulente di coppia, parlano più della loro storia e dei motivi che li hanno portati a scegliersi l'un l'altro che non di altro. Scena assai interessante. Poi ci sono gli incubi, i colpi di scena (chi è più in pericolo? Gli Hodgson o i Warren?), Ed che si lamenta di non poter saltare addosso alla mogie di notte (li mettono a dormire in letti separati; Lorraine commenta spiritosa che grazie a questa astinenza il desiderio sarà ancora maggiore in futuro) e ancora Ed che riconquista il centro della scena come sensibile alpha man in grado di riportare in vita Elvis Presley in quella casa disgraziata dopo che l'ex marito di Peggy, come detto, aveva fatto piazza pulita degli album del King of Rock and Roll. Lorraine, nel frattempo, è sempre perplessa, taciturna e leggermente alienata (bravissima Vera Farmiga) apprezzando i tentativi del marito buontempone di spargere serenità nel salotto Hodgson mentre lei continua a pensare che le stia sfuggendo qualcosa.

Conclusioni

I fantasmi vogliono la fine dei Warren? Enfield è solo una trappola? Torna la suora come minaccia per la coppia e qui tutti fan di Wan possono veramente divertirsi. Il demone trans incrocio tra Marilyn Manson e teatro Kabuki è ancora una volta il fedele compositore Joseph Bishara come ai tempi sia del perfido Lipstick-Face Demon di Insidious che della malefica Bathsheba de L'Evocazione - The Conjuring? C'è una grande sorpresa e per chi ha un occhio veramente particolare... eccoci servito un link pazzesco con una creatura protagonista di un incubo raccontato in pieno sole dentro Mulholland Drive (2001) di David Lynch. Sappiamo quanto sia un regista amato da Wan insieme al Dario Argento di Profondo Rosso, reo di aver creato con Rambaldi quel bambolotto proveniente dal buio causa della fissazione di Wan per pupazzi e burattini.
La leggera frustrazione che abbiamo provato vedendo The Conjuring - Il Caso Enfield è legata proprio all'ennesimo mostro androgino della filmografia wanniana. Chi è Valak? Perché il cineasta è così avaro di informazioni? Dobbiamo aspettare un prossimo capitolo delle avventure dei Warren per placare la nostra curiosità? O uno spin off intitolato The Nun? Probabilmente è così. Perché questo film, di fatto, non è una ghost story conclusiva, anche solo temporaneamente, ma una love story dove Ed e Lorraine devono ritrovare la potenza di un amore che salvi la loro vita e quella degli Hodgson.
Riprendersi per mano.
Proprio come cantava Elvis.

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