Bad Movie - It Follows, di David Robert Mitchell

Il Bad Movie della settimana è It Follows di David Robert Mitchell, caso horror del 2014 ora finalmente nelle nostre sale. Che tipo di mostro ci presenta?

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Spoiler Alert
It

"Questa cosa ti seguirà". Veniamo a conoscenza di "esso" al ventesimo minuto. E poi non ci lascerà più fino a, letteralmente, l'ultima inquadratura. Il mostro di It Follows, piccolo grande successo horror del 2014 diretto da David Robert Mitchell è molto peculiare. È un fantasma non privo di consistenza corporea che deambula come uno zombi lento di Romero spezzandoti letteralmente le ossa attraverso una strana forma di sesso estremo senza penetrazione. Non tutti lo vedono. Solo quelli colpiti dalla sua maledizione presa per trasmissione sessuale. Veniamo a sapere qualcosa riguardo le sue caratteristiche attraverso le parole di alcuni personaggi del film, già a partire dal ventesimo minuto. Poi lo vediamo in azione. Quindi possiamo dire di conoscerlo attraverso punti di vista soggettivi (quello che il mostro è o non è attraverso i pensieri di un personaggio) e punti di vista oggettivi (cosa fa o cosa non fa davanti ai nostri occhi di spettatori).

Parole

Sono quelle di Hugh/Jeff il primo ragazzo frequentato romanticamente da Jay. È lui quello che ci offre le prime informazioni riguardo "it". Sostenendo che:

  1. Potrebbe assomigliare a qualcuno che conosci (e infatti lo vedremo nei panni di amici e genitori) o essere uno sconosciuto nella folla. Fingersi qualcuno di tua conoscenza, gli permette di avvicinarsi a te più facilmente. A volte farà in modo di somigliare a persone che ami solo per farti impazzire.

  2. Può somigliare a chiunque ma ce ne è uno solo. Ovvero... non attacca o lavora in gruppo.

  3. Te lo passi attraverso il sesso. Se qualcuno te lo ha affibbiato facendo l'amore con te, tu poi indirizzarlo verso un'altra persona sempre attraverso il sesso.

  4. Se la persona seguita dal mostro viene uccisa... il mostro torna a perseguitare colui o colei che tormentava precedentemente (da lì la preoccupazione da parte di Hugh/Jeff che Jay lo appioppi velocemente a un'altra persona) e in questo modo fino alla prima persona da cui è cominciato tutto. Chissà chi sarà mai il fondatore di questo incubo?

  5. Non conviene andare in un posto con una sola via d'uscita. Gli spazi aperti permettono maggiori vie di fuga.

  6. È lento ma non è stupido.

  7. Non lasciare mai che ti tocchi.

  8. La persona precedentemente maledetta continua a vederlo anche se l'ha passato a un altro essere umano.

Immagini

David Robert Mitchell è astuto. Non opta per il rigore quanto per l'onnipotenza registica. Mica scemo il ragazzo. Magari non passerà alla storia per la precisione (che avrebbe comportato anche difficoltà e privazioni) ma così si può togliere numerosi sfizi facendo un po' come gli pare.  A volte il mostro si vede, a volte no. Dipende tutto da quanto e come Mitchell vuole manipolarci in una scena. A volte "it" appare in un campo in modo oggettivo (senza cioè che la sua visione sia strettamente legata a un punto di vista di un personaggio) altre volte è visto solo attraverso la visione di uno dei malcapitati della vicenda. A volta la sua presenza o non presenza nel fotogramma varia all'interno di una stessa scena vedasi momento al lago in cui "it" assume le sembianze dell'amica dormigliona Yara (notevole Olivia Luccardi). Quando esce dai cespugli avvicinandosi lentamente verso la riva del lago, la vediamo. Ma quando afferra la ciocca di Jay... non la vediamo più (perché è più fico inquadrare una ciocca sollevata dal niente che non far veder "it" in forma di Yara prendere Jay per i capelli alle spalle). La ciocca è una delle cose più bizzarre che fa il mostro on camera e permette a Mitchell di giostrare un'effettistica divisa tra make up prostetico dello stimato Robert Kurtzman e vfx digitali con i tipi della Artea Film. Cosa combina nelle immagini il nostro "it"?

  1. Non ha un preciso dress code. A volte è in nudo integrale, altre volte no. Molto spesso è vestito di bianco (viene dall'aldilà?). Nel film lo vediamo sostanzialmente in dieci forme diverse. Dalla vecchia con la vestaglia, scarpe e calzini della prima apparizione mentre Jay è in classe ascoltando Il Canto Dell'Amore di J. Alfred Prufrock di T.S. Eliot al gigante in t-shirt e pantaloni, al ragazzino che entra nel buco in canotta e bretelle. La forma più curiosa è la ragazza post-violenza carnale (?) con calzino sì e calzino no che avanza pisciandosi addosso con vestitino rosso ciancicato, reggiseno mezzo strappato e l'urgente bisogno di vedere un dentista.

  2. Ha spesso gli occhi cerchiati di nero come gli zombi di Romero soprattutto de La Notte Dei Morti Viventi (il gigante ricorda molto il primo zombi al cimitero nel classico di Romero incontrato dai fratelli Johnny e Barbra).

  3. Non sono per forza deceduti i suoi involucri. A volte "it" assume le sembianze dei vivi come Greg, vicino di casa che in passato ci provò un po' troppo pesantemente con Jay, Yara, la mamma di Greg e il ragazzino in bicicletta che vive vicino casa e fa il guardone salendo sui tetti spiando Jay in mutandone e reggiseno.

  4. La forza varia. Può creare un buco in una porta di legno, scagliare a cinque metri di distanza un corpo (come fa con Paul dopo aver preso una "sediata" da lui nella scena al lago) oppure attaccarsi a una caviglia sott'acqua ma senza particolare vigore (immerso è meno forte?; ci torneremo). Nell'ultima apparizione sotto forma di papà di Jay, lo vediamo cercare a tentoni con il braccio sinistro un avversario a pochi centimetri da lui.

  5. Se ti tocca ti lascia dei segni come di bruciature. Se e come questi segni possano avere un effetto sui personaggi non lo sappiamo.

  6. Ti spezza le ossa del corpo in un surrogato di rapporto sessuale (non c'è penetrazione) senza spogliarti ma ricoprendoti di una sostanza viscida simile allo sperma.

  7. Durante il simil-atto sessuale letale, produce attorno a sé e alla vittima delle scariche elettriche.

  8. Sa spiccare dei balzi in avanti (la madre di Greg con Greg prima di possederlo senza via di scampo).

  9. Ha strane fissazioni con le ciocche di capelli biondi. A volte ne è così affascinato da sollevarle in aria senza attaccare la sua vittima. Non sappiamo perché lo faccia.

  10. Per entrare nelle case prima prova la maniglia (ricordi di vita borghese?), poi prende un sasso, rompe una finestra e si getta nel buco.

  11. Se vuole andare a fare la festa al suo prescelto e tu crei un eye contact (per vederlo devi aver essere stato precedentemente contaminato da lui), lui può ricambiare lo sguardo anche se poi continua imperterrito per la sua missione. Sa quali sono le sue priorità.

  12. Sanguina. Sia che si prenda una sediata in testa (in forma di Yara) sia un colpo di rivoltella (come papà di Jay).

  13. Resuscita. Yara, dopo che le sparano, si rialza (viene citato Lazzaro in quella poesia di T.S. Eliot). Nella forma del papà di Jay, invece, dopo la pallottola ricevuta in testa da Paul sott'acqua (complimenti per la mira) pare andare giù che è una bellezza. Il cloro tanto invocato sempre da Paul è efficace contro questo mostro? In acqua è più debole? Forse. In base a questa idea... ecco spiegato il lago di sangue che Jay vede propagarsi nella vasca poco prima dello stacco che porta all'epilogo.

  14. È lento ma non è stupido. Le parole di Hugh/Jeff vengono confermate dai fotogrammi. Eccolo infatti gettare lui per primo i congegni elettronici nella piscina facendo capire a Paul che il suo piano... gli è perfettamente chiaro.

Conclusioni

I genitori sono o morti, o dimezzati (c'è mamma ma non c'è papà) e sicuramente poco inquadrati. Se non in foto come fossero delle rappresentazioni simboliche dell'autorità, e protezione genitoriale del passato, piuttosto che concrete figure di guida esistenziale. Il gruppo di adolescenti protagonisti (Jay, Paul, Kelly, Yara, Greg) è quindi solo anche se sta a casa. Non c'è bisogno di farli andare nel cottage nel bosco come in La Casa (1981) o Cabin Fever (2002). Si è soli anche se mamma è a due metri da te. Interessante e inquietante. La presenza di questo "it" cambia la percezione della città. Un tempo c'erano dei limiti, dei confini sicuri scritti sulla mappa della tua vita da mamma e papà. Ora è tutto sovvertito. Se l'"it" ti può prendere ovunque (e Mitchell esaspera con la prima scena iniziale l'idea che anche il quartiere residenziale più controllato e protetto possa essere ora sotto attacco), allora non ha più senso ragionare su quale zona della metropoli sia più sicura o se quella periferia, ora, sia ancora così spaventosa come in passato (ecco quindi che i nostri eroi andranno e rifletteranno in nuovi luoghi un tempo inesplorabili anche solo dal punto di vista concettuale).

Mitchell ha realizzato una favola horror sulla crescita e sulle tensioni latenti all'interno di gruppi storici di amici utilizzando un mostro complesso e dalle tante sfaccettature come i suoi personaggi.

Kelly ama Greg il quale fa l'amore con Jay guardando però contemporaneamente anche il culo di Yara mentre Kelly e Yara soffrono lo strapotere sessuale di Jay con Paul che rosica costantemente sullo sfondo perché da sempre innamorato perso di Jay. Ma questo interessante "it"... è legato solo ad adolescenti o si occupa ogni tanto anche degli adulti?

E riguarda solo gli etero o coinvolge anche gli amanti omosessuali? La parzialità etero del mostro di It Follows sta spingendo alcuni buontemponi gay a sostenere che il film sia pro-omosessuali. Tesi divertente fin qui plausibile.

Insomma... che spasso questo film. Per provare anche solo a sperare di avere risposte ai tanti punti interrogativi del racconto... non ci resta che aspettare It Follows 2. Non realizzarlo, dopo tutto questo successo e dopo tutti questi misteri, sarebbe veramente incomprensibile.

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