Bad Movie - Hardcore!, di Ilya Naishuller

Il Bad Movie della settimana è Hardcore! di Ilya Naishuller, action movie tutto in soggettiva prodotto da Timur Bekmabetov. Videogame, action movie o scatenata fantascienza di serie B?

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Spoiler Alert

Oggettivamente

Quali sono le vostre preferite? Quali sono i punti di vista di una persona, o animale o mostro, che più vi piacciono nella Storia del Cinema? Iniziò tutto con Grandma's Reading Glass nel 1900. Eravamo il piccolo Willy, intento a scrutare con la lente di ingrandimento della nonna nell'ordine: giornale, orologio, uccellino in gabbia, occhio vispo e gattino meno vispo. Poi di altre soggettive ne sono arrivate tante nel corso degli ultimi 120 anni. Cattivoni del presente pronti ad essere futuri suicidi (Io Ti Salverò, 1945), spiriti incavolatissimi risvegliati da letture improvvide di Necronomicon così agili da fluttuare sinuosamente nel bosco entrando nella bocca urlante di Bruce Campbell (La Casa, 1981), luminari della medicina pronti a diventare futuri Mr. Hyde (Il Dottor Jekyll, 1931), maniaci assassini (L'Occhio Che Uccide, Black Christmas, Halloween, Profondo Rosso), reporter o documentaristi o videoamatori (tutto il found footage movie a partire dal capostipite Cannibal Holocaust), morti dagli occhi spalancati (Vampyr, 1932), scienziati future... mosche (L'Esperimento Del Dottor K, 1958).
La soggettiva può essere anche quella di un fantomatico narratore (Arca Russa, 2002) o di un'anima in volo come in Enter The Void (2009) di Gaspar Noé.
Di tutti gli infiniti modi di concepire la soggettiva cinematografica, Hardcore! di Ilya Naishuller pare tirarne in ballo essenzialmente tre:
1) Robocop, 1987 (il risveglio di Alex Murphy diventato Robocop con tanta gente che lo guarda dall'alto in basso, famelicamente curiosa di capire se la nuova "creatura" funzionerà).
2) Strange Days, 1995 (la scena della rapina al ristorante cinese con cui si apre il film grazie alla steadicam adrenalinica che sale per le scale e salta tra i tetti).
3) Una Donna Nel Lago, 1947 (si vede un poster in originale del film -Lady In The Lake- perché quell'adattamento prodotto Mgm di Robert Montgomery da Chandler fu uno dei più importanti, e discussi, tentativi di realizzare un film tutto in soggettiva dentro lo studio system hollywoodiano).

Soggettivamente

Hardcore! è un videogame? Suvvia. Ma ci mancherebbe altro. In questo modo si offenderebbero contemporaneamente i sempre più colti e fieri videogiocatori nonché i sempre più "vecchi" cinephile.
Hardcore! è un divertentissimo film di fantascienza dalla fiera anima punk, girato in soggettiva grazie all'agilità di sistemi di ripresa del presente (Go Pro 3). Come sapete l'hype era altissimo dopo il premio del pubblico alla Midnight Madness del Toronto International Film Festival del 2015. I distributori americani se lo litigarono a colpi di milioni di dollari convinti di avere per le mani un sicuro successone. Le cose non sono andate, e non stanno andando, come qualcuno aveva previsto che potessero e dovessero andare.
Ma è veramente colpa di questo scatenato film o di chi l'ha... sopravvalutato?

B Movie

Totalmente privo della ridicola seriosità di tanto brutto cinema fantastico del momento, l'esordio nel lungo del trentenne membro della band Biting Elbows Naishuller è, come sapete, la sua risposta alla sfida-opportunità lanciatagli dal regista-produttore Timur Bekmabetov circa il fatto di espandere a 90 minuti quella soggettiva così brutale e vitale vista nel videoclip Bad Motherfucker del gruppo del regista rocker, con lui alla regia. Ci piacciono i cineasti esperti che danno possibilità ai giovani (come Eli Roth che cambia la vita di Jon Watts proponendogli di fare realmente Clown dopo quel suo garrulo fake trailer), così come ci piacciono i registi che si divertono a sfidarsi come se la settima arte fosse un playground tra pazzoidi complici nella loro voglia di giocare (Le Cinque Variazioni di Von Trier/Leth è il miglior esempio di film-sfida).
Una volta accettata la proposta-sfida, Naishuller ha fatto quello che a tanti non piace: non si è preso sul serio.

Risvegli

Dopo aver assistito a una straniante scena di bullismo tra ragazzini yankee + Tim Roth (i più fisionimisti riconosceranno tra i bulletti che se la prendono con Henry il corpulento Cyrus Arnold, ovvero Derek Jr. in Zoolander 2), eccoci arrivare subito al risveglio di un cyborg molto stile Robocop del 1987. Noi siamo Henry. E non possiamo parlare. Tranne quei bulli... non ci ricordiamo niente. Una bella dottoressa, la quale ci confessa di essere anche nostra moglie, ci infila una fede, avvita braccio e gamba... poco prima che un pazzo vestito con maglioncino bordeaux a collo alto alla Giorgio Strehler del Piccolo di Milano... cerchi di ucciderci grazie a poteri telecinetici.

Let Me Down Easy

È chiaro che rispetto al videogame manca l'interazione. Ed è chiaro che se vogliamo vedere Hardcore! come il retorico e presuntuoso tentativo di fare la prima vera contaminazione tra gaming e cinema autopremiandosi da solo per il tentativo... allora è giusto che qualche videogiocatore possa sentirsi sminuito e giustamente vedersi rappresentato come un fruitore di prodotto interattivo audiovisivo più rozzo rispetto al cinephile. Ma c'è tutta questa prosopopea in Hardcore!? Assolutamente no. L'approccio e l'anima del progetto è di pura, vera e coerente simpatia fancazzista come i Crank di Neveldine/Taylor a partire dai raffinatissimi titoli di testa sadomaso con Let Me Down Easy degli Stranglers su sequenze in slo-mo di corpi che si fanno gioiosamente penetrare e colpire da pugnali e mazze da baseball.
Questi titoli sono il miglior biglietto da visita del film: il regista ci consiglia di lasciarci andare all'iperbolico carico di ultraviolenza (fisica e mentale) che vedremo nei successivi 96 minuti. Magari provando anche del piacere.

Il Viaggio di Henry

Dopo essere precipitato con una capsula sul suolo della Madre Russia da quel laboratorio sospeso in cielo dove si era risvegliato alla Robocop 1987... Henry continuerà ad essere al centro di mille colluttazioni e sparatorie tra uomini dotati di lanciafiamme, il misterioso cattivone con maglioncino bordeaux, bordelli pieni di coca e scanzonati numeri musicali sulle note di I've Got You Under My Skin di Sinatra. Forse incontrerà un alleato paraplegico in grado di sdoppiarsi in tanti cloni tutti buffi e diversi (grande prova attoriale di Sharlto Copley, citazione evidente del Jake Sully di Avatar a sua volta proveniente da Strange Days), forse scoprirà che la moglie è in realtà una femme fatale (ecco il collegamento con la tradizione noir di Una Donna Nel Lago) e sicuramente arriverà al bandolo della matassa di quel bizzarro flashback con bullismo + Tim Roth all'inizio del film.
Lo vedremo mai Henry in viso? Sì. E quel breve ghigno... è veramente esaltante.

Conclusioni

È pieno di sangue e fluidi corporei sia in camera che in sound design (i ragazzi degli anni '80... apprezzeranno). È animato da un villain assai carismatico (esilarante il suo discorso sulla passione russa per le mazze da baseball) di cui non sappiamo quasi niente (occhio a questo strepitoso Danila Kozlovsky, tra Kurt Cobain e Crispin Glover; esiste un fumetto sulle origini dell'indimenticabile Akan, qui utilizzato come avrebbero fatto dei surrealisti).
Hardcore! è divertente, eccitante e splatter.
Vogliamo anche provare un'ulteriore lettura? E se questo scalmanato filmettino fosse la metafora di una corsa affannata alla sopravvivenza di una nuova generazione russa di nati negli '80, completamente sradicati dal passato sovietico (Henry non ha praticamente memoria), e ormai consci del fatto che il loro paese sia solo ed esclusivamente un brutale campo di battaglia shoot 'em up dove tutti provano a farti fuori, vince solo il più spietato e i militari ti fregano pure gli accendini (scena adorabile collegata alla sincera e spesso derisa gentilezza del nostro amabile cyborg protagonista)?
E poi... dopo aver tirato le somme al box office e aver provato a capire se questo tipo di produzione potrà essere industrializzata dopo un inizio worldwide non proprio esaltante... ci chiediamo... Ilya Naishuller lo farà mai un altro film?
E se sì... in che modo?

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