Bad Memories - Viewtiful Joe

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Il padre di Devil May Cry c'ha sempre saputo fare con gli action games, anche quelli 2D!

Qualche generazione fa, quando ancora Capcom era un’azienda che scommetteva su nuove IP, sono stati realizzati dall’ormai defunta Clover una serie di picchiaduro a scorrimento davvero originali, sia per stile che per meccaniche. Stiamo parlando dei Viewtiful Joe, il cuoi protagonista, Joe appunto, grazie ad un particolare bracciale guadagnava vari poteri ed era addirittura in grado di entrare nei film. Il primo episodio era inizialmente previsto soltanto per Nintendo Game Cube ma, a causa delle scarse vendite, è stato poi convertito con alcune aggiunte anche per Playstation 2. La serie si è quindi trasformata in titoli multipiattaforma e ben quattro episodi sono stati pubblicati, cadendo poi nell’oblio durante la generazione Wii - PS3 - XBox. In questa nuova puntata di Bad Memories andiamo quindi a riscoprire l'eroe Clover di rosso vestito e per l'occasione a raccontarci di Viewtiful Joe è il nostro Giacomo Quadrio, che curerà nelle prossime puntate altri titoli legati al panorama Game Cube.   Il primo episodio della serie Viewtiful Joe vede il protagonista doversi avventurare in varie pellicole cinematografiche per salvare la propria ragazza, Sylvia, rapita da un oscuro individuo. I poteri di Joe gli vengono affidati da un vecchio super eroe dei film, Capitan Blue, con i quali può modificare la pellicola in cui si trova rallentando il tempo, accelerandolo o effettuando altre operazioni come lo zoom. La struttura è quella di un action game 2D a scorrimento orizzontale ma con grafica tridimensionale, dotato di un particolarissimo stile visivo detto cel-shaded.    A dirigere il titolo è stato il famoso Hideki Kamiya, il padre di Devil May Cry e Bayonetta, che in Viewtiful Joe ha infuso tutto il suo grande talento realizzando un prodotto dalla struttura e dal sistema di combattimento davvero originali e pregni di sfida. Il gioco infatti richiede una certa abilità da parte del giocatore nello schivare i colpi ed infilare combo devastanti, poiché il livello di difficoltà è assai alto. Così alto da costringere Capcom a realizzare una riedizione su Game Cube nella quale il livello di difficoltà minimo è stato abbassato, in modo da permettere anche ai giocatori meno esperti di godere del prodotto. Il combat system però non è l’unico punto forte: i dialoghi folli e  le continue citazioni dal mondo del cinema si sprecano e regalano al giocatore un’atmosfera spensierata da b-movie davvero piacevole.la ricezione della critica fu particolarmente buona, ottenendo pareri più che positivi in un po’ tutto il mondo, ed anche il pubblico premiò il lavoro di Clover con vendite discrete, tanto che un secondo episodio venne messo in cantiere.    Viewtiful Joe 2 segna il definitivo abbandono dell’esclusività della serie su macchine Nintendo ed introduce alcune novità nel gameplay non da poco. Avremo la possibilità infatti di gestire non un personaggio bensì due, Joe e la fidanzata Sylvia, la quale è dotata a sua volta di specifici poteri. In questo secondo episodio la difficoltà viene ulteriormente limata e resa più accessibile, mantenendo però tutte le caratteristiche vincenti del battle system ed impianto di gioco.     La serie inizia però ad accusare qualche colpo nelle vendite: Viewtiful Joe non è un grande blockbuster in grado di vendere milioni di copie ed il terzo episodio viene pubblicato su Nintendo DS, dove di fatto il budget per realizzare giochi è nettamente inferiore che su console casalinga. Nasce così Viewtiful Joe: Double Trouble, nel quale il touch screen ricopre un ruolo importantissimo nell’economia del battle system grazie a poteri appositamente studiati per esso. Inutile dire che ancora una volta le citazioni dal mondo dei film e videogiochi sono continuate anche in Double Trouble, risultando particolarmente riuscite!Della serie è stato realizzato anche un anime arrivato anche in occidente dal quale è stato tratto un quarto videogioco. Viewtiful Joe: Red Hot Rumble è un picchiaduro ad incontri basato su questo cartone che riprende la struttura di giochi come Super Smash Bros. Vari lottatori si devono scontrare in un arena utilizzando i loro poteri speciali per vincere. Un titolo onesto ma che non brillava particolarmente per originalità o qualità.     Dopo Red Hot Rumble, di Viewtiful Joe se ne sono perse le tracce o quasi, ed il nostro povero Joe ha fatto soltanto alcune sporadiche apparizioni in altri titoli come per esempio Marvel VS Capcom 3. Un vero peccato visto che la qualità ed originalità di questo picchiaduro a scorrimento erano davvero notevoli.  Cosa rimane oggi di questo gioco? Hideki Kamiya è un genio indiscusso ed ha portato alcune idee vincenti del titolo in altri giochi. Uno fra tutti Bayonetta, dove il tempismo ed il battle system molto tecnico richiamano a tratti il gioco dell’ormai defunta Clover. Come non citare poi The Wonderful 101, dove il design di personaggi e mondo di gioco è davvero molto simile a quello fumettoso ti Viewtiful Joe. Non tutto è andato perso insomma, la domanda però sorge spontanea: Capcom riprenderà mai in mano la serie? A noi piacerebbe molto di si, anche solo per un remake in alta definizione da goderci su di una TV HD come fatto con Okami.
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