Bad Memories - Silver - Memorie d'argento
Bad Memories passa lo spolverino sull'argenteria: tutta la bellezza di Silver
Passai buona parte dell’estate 1999 in compagnia del gioco ma, una volta finito (spoiler: i protagonisti vincono, i cattivi vengono sconfitti e David riesce a riabbracciare la sua amata) non ci misi troppo a dimenticarmene, nel frattempo la confezione con disegnato sopra David armato di due spade e quel vecchio portatile sono andati perduti in qualche rinnovamento di casa dei miei genitori. Tuttavia Silver, in qualche modo, è sempre rimasto nel mio “subconscio videoludico”: avete presente quel luogo della mente in cui finiscono tutti i videogiochi che, per un motivo o per un altro, vi hanno segnati? Ecco, Silver è andato a piantarsi proprio li, insieme a Super Mario World, Yoshi's Island, il primo Metal Gear, Crash Bandicoot e pochi altri. Converrete anche voi che la cosa ha pochissimo senso così, complice una certa noia estiva e il caldone agostano ho ben pensato di rigiocare il titolo prodotto da Infogrames (nota per i meno anziani: Infogrames era un publisher francese che, dopo molte traversie, ha acquistato Atari e ne ha assunto il nome).
Una piccola nota tecnica: installare il gioco originale sui computer moderni è pressoché impossibile, Silver non risulta compatibile con nessuna versione di Windows superiore al 98 e, come se non bastasse, uno dei principali puzzle del gioco si basa sul numero di frame al secondo generabili dalla scheda video. Le VGA moderne sono troppo potenti e rendono quella particolare sezione impossibile da superare. Ma non bisogna disperarsi, il sempre ottimo GOG ha in catalogo proprio il nostro gioco, patchato per funzionare anche sull’hardware moderno e a un costo irrisorio. Rimane un solo scoglio: la localizzazione: in decisa controtendenza rispetto all’epoca, Silver gode di un ottimo doppiaggio italiano, con voci famose (purtroppo internet non mi ha aiutato nella ricerca del cast ma sono abbastanza certo che almeno due o tre doppiatori siano gli stessi dei principali cartoni animati Mediaset degli anni ‘90) e un buon livello recitativo. Purtroppo l’installer reperibile su GOG è solo in inglese ma, cercando le parole giuste su Google si trovano i file audio e i testi italiani senza troppa fatica.
"Schiacciata da controparti irraggiungibili, questa piccola perla europea si è persa negli anni, venendo dimenticata"[caption id="attachment_159596" align="aligncenter" width="600"] Silver - screenshot[/caption]
Forse però è un bene, Silver, con i suoi fondali prerenderizzati e i personaggi composti da pochi poligoni appartiene a un’era del gaming ormai finita, un tempo in cui i giocatori erano più pazienti e disposti a perdonare qualche piccola incertezza. Oggi il folle sistema di save point, affidati a un odioso “cronista” che si palesava quando pareva a lui, e la mancanza del lock on sui nemici non sarebbero mai perdonati. Ma è giusto così, Silver ha avuto la sua occasione e l’ha persa.
Rigiocandolo però forse ho capito il motivo per cui si è imposto così a fondo nella mia memoria: al contrario dei giochi di ruolo più impegnativi Silver non è quasi mai punitivo nei confronti del giocatore, non gli impone statistiche, decine di equipaggiamenti e armi sempre più complicate. Gli sviluppatori avevano intuito dove sarebbero andati i videogiochi ma, per limiti tecnologici e storici, non si sono potuti spingere fino in fondo. Fosse uscito dieci anni dopo avremmo celebrato il gioco Infogrames insieme a Mass Effect e Dragon Age ma, nel gaming come in politica, fare le cose giuste prima è come farle dopo, un esercizio divertente ma inutile.